La differenza tra perchia e sciarrano

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Due pesci appartenenti allo stesso genere ed alla stessa famiglia, perchia e sciarrano sono due pesci molto simili tra loro. Ecco quali sono le principali differenze.

Perchia e sciarrano sono due pesci molto facili da osservare. In pesca, in apnea o durante un’immersione subacquea a tutti noi è capitato di veder nuotare questi pesci in pochi metri d’acqua. Entrambe le specie infatti abitano le zone costiere anche se (raramente) possono immergersi sino a profondità piu’ elevate.

La perchia ed lo sciarrano sono due specie legate filogeneticamente. Entrambe appartengono infatti alla famiglia dei serranidae ed al genere serranus. In Mediterraneo esiste anche una terza specie molto simile che non verrà descritta in questa guida: il serrano sacchetto (Serranus hepatus).

Dove vivono lo sciarrano e la perchia?

Questi due piccoli pesci popolano il Mar Mediterraneo, il Mar Nero e la parte orientale dell’Oceano Atlantico. Amano vivere tra praterie di Posidonia o tra fondali rocciosi dove vanno alla ricerca del loro cibo preferito: i resti del pranzo del polpo. In particolare la perchia la si puo’ osservare in zone dove qualche polpo ha fatto la sua tana. La perchia infatti attende che il polpo termini il suo pasto per cibarsi degli scarti lasciati dal mollusco. Entrambi comunque predano piccoli latterini e piccoli crostacei.

Lo sciarrano (serranus scriba)

Lo sciarrano rispetto alla Perchia possiede una bocca piu’ grande. Il colore è piu’ scuro, tendente al bruno. Lo sciarrano presenta una caratteristica particolare, cioè una macchia di colore azzurro posizionata ventre. La coda ed il peduncolo caudale sono di colore giallo. In piu’ lo sciarrano presenta delle caratteristiche linee arancioni ed azzurre simili ad una scritta sul dorso, da qui infatti il nome della specie Serranus scriba. Lo sciarrano non supera mai i 30 cm di lunghezza ed un peso di 500 grammi. Si tratta di una specie ermafrodita sincrona (uova e sperma arrivano a maturazione contemporaneamente). Le uova sono poi deposte tra le rocce nel periodo estivo.

La pesca dello sciarrano

Si tratta di una specie che non ha grande interesse economico anche se viene catturato con frequenza da reti da posta e nasse. In cucina viene utilizzato unicamente per le zuppe di pesce.

La perchia (Serranus cabrilla)

A differenza dello sciarrano la perchia presenta un colore rossastro con 7-8 larghe fasce irregolari brune più o meno scure. A metà del corpo è presente una fascia chiara longitudinale. Non supera mai i 35 cm di lunghezza ed i 500 grammi di peso.Si tratta di un pesce con abitudini diurne, la notte invece si nasconde sul fondo cercando di mimetizzarsi con l’ambiente per scampare ai predatori notturni come gronghi e murene. Nel suo DNA insiste un carattere piuttosto aggressivo a dispetto delle piccole dimensioni. Non esita infatti ad attaccare il nemico in caso di pericolo.

La pesca della perchia

Stessa sorte dello sciarrano: viene spesso catturata da reti da posta e nasse. E’ un pesce molto conosciuto dai pescasportivi per la voracità con cui attacca le esche da pesca che siano esse naturali oppure artificiali. Le carni hanno un buon sapore ma vista la taglia questo pesce non ha valore di mercato. Viene utilizzato in cucina per zuppe.

Come riconoscere gli sciarrani

Pesci tipici delle acque costiere gli sciarrani sono spesso preda dei bolentini ma è anche facilissimo avvistarli in snorkeling semplicemente con maschera e tubo a pochissimi metri di profondità. Ancora piu’ facile è avvistarli al mercato in cassetta di pesce proveniente da pesca con il tramaglio o ancora con i palamiti leggeri per saraghi.

Gli sciarrani sono dei pesci tipici degli ambienti rocciosi misti a posidonia, presenti nelle acque temperate mentre piu’ rari nelle acque fredde. In particolare si contano circa una trentina di specie del genere serranus, ma in Mediterraneo le specie avvistate con piu’ frequenza sono 3: la perchia (Serranus cabrilla), lo sciarrano comune (Serranus scriba) e lo sciarrano sacchetto (Serranus hepatus).

Il nome sciarrano sembra derivi dalla presenza delle spine dorsali a forma di una sega che ha dato il nome prima di serrano e poi di sciarrano.

Il Serranus cabrilla conosciuto come perchia e’ un pesce solitario tipicamente diurno. La notte vive nascosto dove prova a mimetizzarsi per non farsi predare da predatori notturni. Si nutre di piccoli pesci, piccoli crostacei e di cefalopodi. La riproduzione avviene tra la primavera e l’estate. Le carni della perchia sono ottime ma questo pesce e’ considerato povero e non ha un grande valore di mercato a causa della taglia che raramente supera i 25cm di lunghezza.

Il Serranus scriba conosciuto come boccaccia e’ comunissimo in Mediterraneo ma lo si puo’ trovare anche in Atlantico ed in Mar Nero. Ama vivere tra le praterie di Posidonia sino a 40m di profondità dove si nutre di latterini e piccoli molluschi. Anche il serranus scriba supera raramente i 25cm di lunghezza. E’ un pesce spiccatamente territoriale e tende a difendere il suo habitat dalle intrusioni di altri sciarrani. Specie ermafrodita sincrono, si riproduce nei periodi caldi (primavera-estate). La boccaccia viene predata dallo scorfano rosso.

Lo sciarranus hepatus o sciarrano sacchetto, puo’ scendere in profondità sino ai 200 metri in particolari in ambienti ad alta sedimentazione. Si tratta del piu’ piccolo serranide del Mar Mediterraneo, infatti la misura standard e’ di 15cm e raramente raggiunge i 25cm. Come la boccaccia, il sacchetto é un pesce territoriale che tende a difendere il proprio habitat. Viene pescato in abbondanza con reti di tipo tramaglio e nasse.

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