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Specie Aliene nel Mediterraneo: Un Nuovo Scenario per i Nostri Mari

La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzata non solo da specie indigene, ma anche da specie aliene introdotte principalmente attraverso attività antropiche come il traffico marittimo, l’acquacoltura e l’acquariofilia, oltre che attraverso corridoi artificiali come il Canale di Suez. Il recente opuscolo dell’ISPRA, curato da Luca Castriota e Manuela Falautano, mette in luce l’importanza di riconoscere e monitorare queste specie per proteggere il nostro ambiente marino.

L’Impatto delle Specie Aliene

Le specie aliene possono essere favorite dai cambiamenti climatici e da condizioni ambientali alterate, diventando invasive e rappresentando una minaccia per l’ecosistema, l’economia e la salute umana. La comunità scientifica ha sottolineato l’importanza della “citizen science” o scienza dei cittadini, che coinvolge il pubblico nella raccolta volontaria di osservazioni per supportare i ricercatori.

Specie Aliene da Riconoscere

L’opuscolo dell’ISPRA fornisce un’utile guida per riconoscere le nuove specie potenzialmente osservabili e pescabili nei nostri mari. Eccone alcune di particolare interesse:

  1. Caulerpa cylindracea : Un’alga verde indopacifica che può interferire con le attività di pesca e alterare le carni dei pesci che se ne cibano.
  2. Cassiopea andromeda : Medusa tropicale leggermente urticante, presente anche in aree portuali.
  3. Rhopilema nomadica : Medusa dell’Oceano Indiano, estremamente urticante e problematica per il turismo e la pesca.
  4. Physalia physalis (Caravella portoghese): Idrozoo coloniale molto urticante con tentacoli che possono raggiungere decine di metri.
  5. Callinectes sapidus (Granchio blu): Originario dell’Oceano Atlantico, è commestibile ma può causare danni alla molluschicoltura e alla pesca.
  6. Lagocephalus sceleratus (Pesce palla maculato): Altamente tossico al consumo, con un morso doloroso.
  7. Pterois miles (Pesce scorpione): Possiede spine velenose molto pericolose per l’uomo.

Cosa Fare in Caso di Avvistamento o Cattura

L’ISPRA incoraggia chiunque avvisti o catturi una di queste specie a:

  • Fare una foto o un video dell’esemplare.
  • Annotare la località, preferibilmente con coordinate geografiche.
  • Prendere nota delle caratteristiche dell’ambiente circostante e altre osservazioni utili.
  • Ove possibile, congelare l’esemplare.
  • Informare l’ISPRA all’indirizzo email: alien@isprambiente.it.

La partecipazione attiva del pubblico è fondamentale per monitorare e gestire l’espansione delle specie aliene nel Mar Mediterraneo. Conoscere queste specie e sapere come agire in caso di avvistamento è il primo passo per proteggere il nostro prezioso ecosistema marino.

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