La Tilapia, il pesce piu’ consumato al mondo

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Il pesce piu’ consumato al mondo e’ la Tilapia. Vediamo cosa si nasconde dietro questo pesce poco conosciuto e tanto consumato.

Con il termine Tilapia vengono indicate diverse specie di pesci appartenenti alla famiglia dei ciclidi. In particolare questo termine indica la specie Oreochromis niloticus conosciuta come Tilapia del Nilo. La Tilapia e’ un pesce che si presta ottimamente ad essere allevata. In Africa, in Asia ed in America del Sud e’ una delle principali specie allevate e, a livello mondiale risulta essere la seconda specie piu’ allevata dopo la carpa. Un pesce low-cost di grande interesse economico amato dagli allevatori ed odiato dai consumatori.

Un pesce nato da incroci artificiali

La Tilapia e’ il risultato di incroci artificiali che riesce a vivere anche in acque salate. Capace di crescere in maniera abbastanza veloce, la Tilapia e’ prevalentemente vegetariana e puo’ arrivare a pesare sino a 6 Kg di peso. La Tilapia e’ un pesce molto resistente che riesce a vivere anche in acque inquinate, i costi per l’allevamento sono inoltre bassissimi ed ecco svelato il motivo per cui la Tilapia e’ entrata di prepotenza sui mercati europei.

Già 4000 anni fa la Tilapia veniva allevata in Egitto. Ma soltanto il secolo scorso, durante la seconda guerra mondiale la Tilapia e’ stata conosciuta in Europa quando i coloni belgi ed Inglesi hanno deciso di cibarsene per sostituirla alla carne (rara da trovare durante il periodo bellico). Il suo arrivo come prodotto d’allevamento e’ datato comunque al 1990 con una vera e propria esportazione nei nostri mercati parallela all’arrivo del pangasio. In America la Tilapia è tra i 10 pesci piu’ consumati, soltanto nel 2010 negli USA sono state vendute circa 215.000 tonnellate di Tilapia.

La tilapia si riproduce facilmente e frequentemente. Le femmine possono deporre centinaia di uova ogni mese. Questo alto tasso di riproduzione è un vantaggio per gli allevatori, poiché assicura una fornitura costante di pesce. Rispetto ad altre specie di pesci d’acquacoltura, la tilapia è relativamente resistente alle malattie. Questa caratteristica riduce la necessità di trattamenti antibiotici e altri interventi medici, rendendo l’allevamento più sostenibile e meno costoso. Ci sono stati casi in cui la tilapia è risultata contaminata da sostanze come mercurio o residui di antibiotici. È importante acquistare tilapia da fonti affidabili che seguano pratiche di allevamento sostenibili e regolamentate.

Un primato rubato a trota e salmone

Sino al 2004 erano salmoni e trote i  pesci piu’ venduti al mondo. Oggi e’ arrivata la Tilapia. Questo pesce e’ allevato in particolare in Cina, il principale fornitore sul mercato internazionale.

Allevamenti inquinati e mangimi a base di OGM

La carne di Tilapia se allevata in condizioni ottimali non e’ pessima. Sono gli allevatori che hanno fame di denaro ad allevare questo resistentissimo pesce in condizioni a volte incompatibili con il loro benessere e soprattutto con la salute dei consumatori. Acque inquinate e nutriti con mangimi mescolati a feci di pollame o di suini sono eccezioni ma i pesci allevati in tali condizioni possono arrivare sui nostri piatti anche a nostra insaputa. E, sebbene volessimo evitare l’acquisto di questo pesce, puo’ essere arduo il suo riconoscimento. Non rara la truffa dei filetti di Tilapia venduti come filetti di pesce persico dal quale e’ quasi indistinguibili o addirittura del piu’ pregiato filetto di cernia.

I pro ed i contro della Tilapia

PRO: La Tilapia e’ un pesce poco costoso, forse il prodotto ittico con il prezzo piu’ basso sul mercato. Il suo gusto e’ delicato, non molto forte e non ha particolari odori. Diverse associazioni americane consigliano la Tilapia nelle diete delle mense scolastiche almneo una volta a settimana.La carne di questo pesce ha una bassa esposizione al mercurio: Essendo la Tilapia un pesce vegetariano non tende ad accumulare mercurio nelle carni. Ogni 100 grammi di di prodotto cotto sono presenti 128 calorie e 26 grammi di proteine. Inoltre e’ un pesce ricco di vitamine del gruppo B e di minerali come fosforo, potassio e selenio.

CONTRO: Bassi valori di acidi grassi del tipo Omega-3 dovuti alla dieta prevalentemente vegetariana. Mangini a base di mais e soia che permettono al pesce di crescere abbastanza rapidamente con costi sostenuti a discapito della salute umana (recenti studi dimostrano che le tilapie nutrite con mangimi a base di farine vegetali possano portare all’insorgenza di malattie cardiache, artiti, asma ed altre malattie autoimmuni. ). Un rapporto tra acidi grassi omega-3 ed acidi grassi omega-6 troppo elevato ancora una volta potenzialmente pericoloso per la salute umana. Qualità non sempre accettabili: come già visto, se il pesce allevato in condizioni naturali ed in acque non inquinate il pesce puo’ essere consumato. Purtroppo non sempre questo accade incidendo sia sulla qualità del prodotto che nella fiducia del consumatore.

Valori nutrizionali TILAPIA cotta – quantità per 100g

A questo punto lasciamo decidere a voi se acquistare o meno la Tilapia. Ma siete proprio sicuri che un prodotto Mediterraneo (possibilmente proveniente da pesca sostenibile ed a miglio zero) non sia piu’ salutare ed anche piu’ saporito?

  1. Origine e diffusione: La tilapia è originaria dell’Africa, ma è stata introdotta in molte altre parti del mondo per scopi alimentari. Oggi è coltivata in molti paesi, inclusi gli Stati Uniti, il Brasile, la Cina, l’Egitto e molti altri.
  2. Caratteristiche fisiche: La tilapia è un pesce di medie dimensioni, solitamente di colore grigio o marrone. Ha una forma ovale e un corpo piatto, con pinne dorsali e anali lunghe. Può crescere fino a raggiungere dimensioni comprese tra i 15 e i 60 centimetri, a seconda della specie.
  3. Specie di tilapia: Esistono diverse specie di tilapia, tra cui la tilapia del Nilo (Oreochromis niloticus) e la tilapia del Mozambico (Oreochromis mossambicus), che sono tra le più comuni. Altre specie includono la tilapia del Mar Rosso (Oreochromis aureus) e la tilapia del Kenya (Oreochromis leucostictus).
  4. Alimentazione e ambiente: La tilapia è un pesce onnivoro che si nutre di piante acquatiche, alghe e piccoli organismi. È in grado di adattarsi a una vasta gamma di habitat d’acqua dolce, compresi fiumi, laghi, stagni e persino canali di irrigazione. La sua tolleranza a diverse condizioni ambientali e la sua capacità di crescere rapidamente sono alcune delle ragioni per cui è ampiamente coltivata.
  5. Coltivazione della tilapia: La tilapia è una delle specie di pesce più coltivate al mondo. Viene allevata in acquacoltura, sia in ambienti intensivi come stagni e laghi artificiali, che in sistemi chiusi come serbatoi e recinti. La sua rapida crescita, la resistenza alle malattie e l’adattabilità alla dieta sono alcune delle ragioni per cui è così popolare tra gli allevatori.
  6. Valore nutrizionale: La tilapia è una fonte ricca di proteine ​​di alta qualità e contiene anche importanti nutrienti come vitamine del gruppo B, vitamina D, selenio e omega-3. Tuttavia, il contenuto di grassi omega-3 nella tilapia è generalmente inferiore rispetto ad altri pesci, come il salmone.
  7. Controversie: Negli ultimi anni, sono emerse alcune controversie riguardanti la coltivazione intensiva della tilapia. Alcuni studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle pratiche di allevamento, come l’uso eccessivo di antibiotici, l’inquinamento delle acque e la mancanza di condizioni igieniche adeguate. È importante scegliere fonti affidabili e sostenibili per l’acquisto di tilapia.
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2 risposte

  1. Bravi, è apprezzabile indagare in merito all’allevamento insalubre e divulgarne le risultanze ad uso degli ignari consumatori.

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