Nel bel mezzo del vasto spazio tra la Sicilia e la Tunisia, a circa sessanta miglia dall’isola di Marettimo, si trova un tesoro subacqueo poco conosciuto ma incredibilmente affascinante: Il Banco di Skerki. Questa dorsale subacquea, articolata in quattro distinte risalite di roccia, giace in acque internazionali, lontana dalle rotte commerciali e avvolta da un alone di mistero che ha alimentato le fantasie di subacquei e avventurieri.
Il nome stesso, Banco di Skerki, è avvolto in un’aura di incertezza. Alcuni lo chiamano Scherchi o Esquirques, ma il poeta Virgilio lo nominava “Are”, attribuendogli una storia leggendaria di isolotti emergenti che romani e cartaginesi si spartivano. Le informazioni su questo banco sono rare e frammentarie, rendendo la sua esplorazione ancora più affascinante per gli appassionati di subacquea.
La sua storia è segnata da sconvolgimenti tellurici ed eruttivi risalenti all’epoca dei romani, che hanno plasmato la piattaforma sommersa nel corso dei millenni. Le isole vulcaniche come Pantelleria e le catene sommerse come Scherchi testimoniano i mutamenti della regione. Il banco Skerki, è diventato famigerato durante la seconda guerra mondiale, quando le forze alleate e dell’Asse si scontrarono nella cosiddetta “Rotta della Morte”, provocando l’affondamento di oltre cento navi, principalmente italiane.
Il misterioso Skerki-Banks svela la sua imponente presenza dalle profondità marine, risalendo da un abisso di 200 metri fino a emergere a soli 40 centimetri sotto la superficie dell’azzurro Mediterraneo. Questa incredibile elevazione, segnata sulle carte nautiche come Scoglio Keith, aggiunge un ulteriore tocco di enigma a questo luogo affascinante. Mentre la sua sommità affiora quasi impercettibilmente dalle acque, il banco Skerki si rivela come una vera e propria catena montuosa subacquea, nascondendo sotto la superficie un mondo di storia sommersa e avventure marine. Questa particolare conformazione del fondale aggiunge una dimensione unica all’esperienza subacquea, rendendo ogni immersione una scoperta continua di segreti e meraviglie che emergono dalle profondità marine.
Lo Scoglio Keith, emergendo a soli 30 centimetri sotto la superficie del Mar Mediterraneo al largo del Banco Skerki, rappresenta un punto di riferimento cruciale. Segnato sulle carte nautiche, questo scoglio testimonia la forza e la presenza di una catena montuosa subacquea, oltre a rappresentare un’icona di pericolo per i navigatori, incanalando la curiosità e l’emozione di chi si avventura in queste acque misteriose.
Oggi, Il banco Skerki è avvolto in un silenzio quasi surreale, lontano dagli occhi dei pescatori tradizionali e dalle rotte commerciali, un luogo incontaminato e selvaggio. La sua difficoltà di accesso, dovuta alla distanza dalle coste e alle mutevoli condizioni meteomarine, lo rende un’esperienza riservata solo a pochi temerari. Le correnti fortissime e le burrasche invernali hanno conservato intatti numerosi relitti subacquei, testimonianze silenziose di epoche passate.
Gli appassionati di subacquea, sono coloro che osano sfidare questo banco subacqueo. E’ possibile incontrarvi sporadicamente pescatori tunisini alla ricerca di spugne e aragoste. Il banco Skerki, paradossalmente, si presenta come un inaspettato vivaio, dove la temperatura mite delle acque, la ricca fauna favoriscono la riproduzione, addirittura, del Grande squalo bianco.
Il banco Skerki si presenta come un santuario segreto nel cuore del Mediterraneo, un luogo che, nonostante la sua difficoltà d’accesso, attira gli animi coraggiosi desiderosi di esplorare l’ignoto e di immergersi nelle profondità di una storia sommersa. Con il suo fascino misterioso e la sua bellezza incontaminata, lo Skerki-Banks rimane uno dei tesori nascosti del Mediterraneo, pronto ad essere scoperto da coloro che osano sfidare le correnti e ad avventurarsi nelle sue profondità.
Cosa si pesca al Banco Sherki ?
Il Banco Skerki è noto per la sua varietà e ricchezza di vita marina, e la pesca in quest’area offre diverse specie marine. Tuttavia, è importante notare che l’accesso al banco è limitato e riservato principalmente a subacquei esperti o a spedizioni specializzate, mentre le attività di pesca sono rare a causa della sua posizione remota e delle condizioni meteomarine impegnative.
Tra le specie ittiche che possono essere incontrate nelle acque del Banco Skerki ci sono diverse varietà di pesci pelagici, come tonni, barracuda e sgombri. La presenza di formazioni rocciose e coralli attrae anche pesci di fondale, come cernie, saraghi e murene.
Per quanto riguarda la pesca commerciale, alcuni pescatori possono essere occasionalmente avvistati alla ricerca di pesci di fondale catturati con i palamiti. La sua posizione isolata e le condizioni marine impegnative rendono questa zona un santuario quasi incontaminato, offrendo agli appassionati di subacquea l’opportunità di esplorare un ambiente marino unico e ricco di storia.