Grande e potente pelagico, il tonno é forse la preda piu’ sognata dai pescatori. La pesca al tonno non é per nulla una pesca semplice, ha bisogno di muscoli, attrezzature robuste robuste e di una barca veloce e spaziosa per poter affrontare tutte le situazioni, anche le più difficili.
La pesca sportiva al tonno ricordiamo che é regolamentata da un decreto legislativo che stabilisce periodi e quote assegnate per la pesca sportiva. Ad oggi gli stock del tonno rosso sono sotto protezione ed in continua evoluzione motivo per cui la regolamentazione cambia di anno in anno a seconda delle TAC (totale ammissibile di cattura).
La pesca al tonno rosso
Sono diverse le tecniche di pesca per il re del mare. In questo articolo mi limito a descrivere la tecnica di pesca più comune in Italia. Si tratta della pesca a drifting, una tecnica di pesca arrivata in Italia dagli Stati Uniti negli anni 40 e 50, gli anni d’oro della pesca al tonno, quando le popolazione di questo tunnide erano floride in tutti i mari e oceani del pianeta.
La pesca del tonno a drifting permette la cattura di questo possente pesce grazie alla tecnica della cosiddetta “strisciata”. Per la pesca a drifting infatti si utilizza la pastura come richiamo. Sono sardine, sgombri e alacce che gettate in mare nel senso della deriva permette ai tonni di avvicinarsi alla nostra imbarcazione e di ferrare una delle esche calate in acqua.
Quando cominciare a pasturare ?
Una volta individuato il punto di pesca cominciate a pasturare gettando in mare in maniera costante senza lasciare intervalli di tempo a vuoto le sardine intere o a pezzetti. Questa praticata deve essere effettuata in genere alle prime ore dell’alba sperando che i tonni che si trovino in zona si avvicinino alla vostra imbarcazione nella mattinata. Potete pasturare a mano (un lavoraccio) oppure potete munirvi di pasturatori elettronici che tagliano e gettano in mare le sardine automaticamente. Per una giornata di pesca consiglio di acquistare tra 20 e 30 Kg di sardine congelate per la pastura. Questi ultimi sono comunque costosi, se volete invece un prodotto manuale affidabile ecco il tritasarde manuale. Perfetto per creare richiamo per i pesci ad un prezzo piu’ che onesto.
Come disporre le canne in acqua ?
Se dotati di una imbarcazione spaziosa potete mettere in mare sino a 4 canne da pesca. Il terminale non avrà piombo ma sara munito di un solo amo ad occhiello di tipo circle adatti per la pesca al tonno rosso.
Idealmente i terminali dovranno sondare profondità differenti. Se muniti di 4 canne da pesca la cosa migliore da fare sarà di posizionare la prima intorno ai 50 metri di fondale, una seconda a 30 metri e una terza più in superficie intorno ai 15/20 metri. La quarta canna invece potete disporla direttamente in superficie innescando un esca viva differentemente dalle altre tre che saranno innescate con la sardina. Per mantenere la profondità desiderata si dovrà mettere un galleggiante sulla lenza. Per semplicità potete legare un palloncino ad aria con un elastico sulla lenza. Una volta il combattimento cominciato il palloncino scoppierà e sarà semplice levare l’elastico dalla lenza.
Per fare del vivo potete calare in mare una canna da barca montata con un sabiki per la cattura degli sgombri. Una volta catturato il pesce potrete innescarlo all’amo cercando di mantenerlo in vita e metterlo in acqua delicatamente per far si che continui a nuotare e diventi una efficace esca per il tonno.
La deriva
Dal momento in cui cominciate a pasturare la barca deve essere lasciata in balia della deriva per creare una sorta di striscia di sardine che crea una corsia preferenziale per i tonni in caccia.
L’attrezzatura per la pesca del tonno
- La canna deve essere robusta e potente capace di poter affrontare combattimenti con esemplari che possono anche superare i 100 Kg di peso. La canna ideale per questa tecnica di pesca é una canna lunga tra i 2 e 2.20m con una potenza da 50 sino a 80 libbre. Gli anelli della canna devono essere preferibilmente a carrucola per poter dare al filo la libertà di scorrere a grande velocità senza riscaldarsi o rovinarsi durante le partenze del pesce.
- Il mulinello classico per la pesca al tonno é un mulinello da traina a tamburo rotante con freno a leva. Scegliete mulinelli di grossa taglia con bobine capienti. Evitate i mulinelli con freno a stella o mulinelli con guidafilo, i mulinelli da tonno sono semplice e robusti. La bobina deve essere caricata con almeno 500metri di nylon.
- In bobina io preferisco il nylon ma si possono utilizzare anche dacron e trecciato. Cercate di utilizzare delle lenze spesse da 0.70 a 0.90mm di spessore o con un carico di rottura di 80 libbre.
- Gli ami come già detto devono essete di tipo circolari o a becco d’aquila di dimensioni tra 4/0 e 10/0 preferibilmente a gambo corto e ad occhiello.
L’azione di pesca ed il combattimento
Durante la pasturazione le canne devono restare in acqua. Soltanto alla partenza di una delle canne comincia l’azione di pesca.
Per prima cosa lasciate al pesce prendere del filo (non dimenticate di aprire il freno del mulinello), mettete a bordo le altre canne pescanti per evitare che il pesce possa ingarbugliare le lenze e “rompere” durante il combattimento. Solamente dopo che il pesce ha terminato la prima partenza potete ferrare e cominciare il combattimento con azioni di pompaggio.
Attenzione all’ultima ripartenza
Il tonno metterà tutta la sua forza nell’ultima ripartenza, questo accade quando il pesce percepisce la sagoma della chiglia della barca. Il “rush” sarà potente ed aumenterà il rischio di perdere il pesce. Non perdete la concentrazione e restate calmi, avrete il tempo per festeggiare.
La pesca al tonno é divertente ed appassionante.
Osservate pero’ le regole e se siete in periodo di divieto rilasciate il pesce. Non lo farete solamente per voi ma per i vostri figli che domani potrebbero vedere la pesca del tonno rosso soltanto in fotografia o raccontate dai nonni.