La pesca delle sardine in Mediterraneo

La pesca delle sardine è una delle tecniche di pesca piu’ antiche del Mediterraneo. Una tecnica di pesca che ancora oggi viene praticata dal Sud Italia sino in Liguria per la cattura delle sarde.

Le sardine (Sardina pilchardus), pesci pelagici conosciute ed apprezzate su tutto (o quasi) il pianeta, si riuniscono in banchi numerosi. La pesca delle sardine avviene con la stessa tecnica con cui vengono pescate le acciughe. Reti dette volanti e reti a circuizione chiamate lampare.

Sicilia e medio-basso Adriatico sono le zone di pesca delle sardine. Molto apprezzate le sardine pescate con la lampara in primavera, ma comunqe la pesca della sardina viene praticata durante tutto l’arco dell’anno.

pesca delle sardine

La pesca tradizionale della sardina nel Mediterraneo, praticata con la lampara e la rete a circuizione, è una tecnica diffusa da secoli, legata a ritmi stagionali e alla biologia della sardina. La sardina europea (Sardina pilchardus) è un pesce pelagico di piccole dimensioni, che vive in banchi e si sposta vicino alla superficie durante la notte, rendendo la pesca notturna particolarmente efficace.

 

La lampara è una particolare lampada utilizzata nella pesca notturna, principalmente per attirare pesci pelagici come sarde e alici, cefalopodi come i calamari e altre specie marine. Si tratta di una fonte di luce intensa montata su piccole imbarcazioni o piattaforme galleggianti e diretta verso l’acqua. Il fascio luminoso attira i pesci in superficie, rendendoli più visibili e facilitando la cattura.

Tradizionalmente, la lampara era una lampada a petrolio o ad acetilene, ma oggi si utilizzano lampade alogene o LED, che offrono maggiore efficienza e visibilità. La tecnica di pesca con la lampara è particolarmente diffusa nel Mar Mediterraneo, e spesso viene utilizzata in combinazione con reti circolari, dette reti da lampara, per catturare i pesci attirati dalla luce.

La pesca

La tecnica prevede l’uso di una lampara, una potente fonte di luce che, posizionata sopra l’acqua, attira le sardine verso la superficie. La luce intensa disturba il loro senso dell’orientamento, mantenendole aggregate in un banco. A questo punto, i pescatori circondano il banco con una rete a circuizione (o rete da lampara), che si chiude intorno ai pesci come una sorta di “borsa”. Una volta chiusa la rete, le sardine vengono sollevate e raccolte in grandi quantità.

La pesca della sardina viene effettuata da un’imbarcazione chiamata imbarcazione madre e da imbarcazioni satellite di dimensione minore (spesso non superano i 4 metri ). Tali imbarcazioni prendono il nome di lampara o lampa, per il fatto che a bordo si trovino delle lampade alimentate da piccoli motori diesel a scoppio che servono a creare una fonte luminosa in grado di innescare la risalita del plancton ed in tal maniera riunire le sardine, ma anche altre specie come acciughe e calamari sotto la barca. Le lampare possono essere trainate o calate dall’imbarcazione madre una volta raggiunto lo spot di pesca. Una volta individuato il banco grazie all’ecoscandaglio le lampare accendono le luci e inizia la pesca delle sardine che dura solitamente una notte intera. Una volta radunato il pesce sotto la lampara, e ritenuto che il banco di sardine o acciughe sia sufficientemente grande per cominciare la pescata, le imbarcazioni si radunano sopra il punto esatto, le lampare spengono le luci e una rete a circuizione viene calata per fino a circondare il pesce radunato.

 

Un capo della rete che si trova a bordo dell’imbarcazione madre viene trasportato da una seconda imbarcazione. Man mano che la rete viene calata, rimarrà con la parte superiore in superficie grazie ai ai sugheri, invece la parte inferiore distenderà la rete verso il basso appesantita dai piombi, creando una trappola per le sardine che vi rimarranno bloccate come dentro un sacco.

L’imbarcazione madre, grazie ad un sistema di tiraggio delle reti alimentato dal motore della barca, comincerà a salparle, pian piano, sino ad arrivare ad avere un sacco poggiato su una delle sponde della barca. Il pesce allora verrà raccolto grazie a dei retini o coppi, che raccoglieranno il pescato ai dei contenitori di plastica con acqua di mare e ghiaccio.

La qualità delle sardine pescate con la lampara è medio alta. Durante le fasi della pesca, le sardine non subiscono stress meccanico, ne tanto meno viene manipolato.

La pesca delle sarde con la lampara può essere praticata durante tutto l’arco dell’anno, fatta eccezione per le notti di luna piena.

Il maltempo ed il mare mosso creano difficoltà agli operatori, che sono limitati ad andare a pescare le sardine con la lampara soltanto in condizioni meteo favorevoli.

Le sarde venivano pescate in passato, anche durante lo stadio giovanile. La pesca del bianchetto, vietata da alcuni anni, permetteva di catturare con delle reti da traino le sardine allo stadio giovanile.

Produzione annua

Secondo dati recenti della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), la pesca della sardina nel Mediterraneo rappresenta una delle maggiori fonti di pesce azzurro, con circa 450.000 – 500.000 tonnellate di sardine catturate ogni anno a livello globale. Nel Mediterraneo, la sardina costituisce fino al 60% del pesce azzurro catturato.

La pesca con la lampara si concentra principalmente nei mesi estivi e autunnali, quando le sardine si avvicinano alla costa e sono più facili da localizzare.

Le sardine catturate hanno una taglia media di 10-15 cm e un peso di circa 15-25 grammi. La regolamentazione prevede un minimo di 11 cm di lunghezza per evitare la cattura di esemplari troppo giovani e proteggere la riproduzione della specie.

A livello scientifico, la pesca a circuizione con lampara è considerata relativamente selettiva e sostenibile, poiché tende a ridurre il rischio di bycatch (cattura accidentale di altre specie) e a impattare meno sui fondali marini rispetto ad altre tecniche.

Consumo e Mercato

La sardina è un alimento tradizionale in molte cucine mediterranee, soprattutto in Italia, Spagna e Grecia. In Italia, viene utilizzata per preparare piatti tipici come sarde alla beccafico, sarde in saor o semplicemente grigliate. Sul mercato italiano, la sardina fresca può variare di prezzo, ma generalmente si attesta tra i 5 e 10 euro al chilogrammo, a seconda della qualità e della zona di pesca.

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