il Salento è terra di magia. Il mare offre scorci magici soprattutto per quanto riguarda la pesca.
L’Adriatico, Casalabate, marina di Squinzano, Salento, ‘mare di mezzo’, fra il Parco di Rauccio e la riserva di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi. E’ in questo scorcio di navigazione che comincia l’avventura di Andrea e Antonio, salentini DOC appassionati pescatori del luogo, stacanovisti della pesca a traino, in tutte le salse.
A pesca nel Salento. Con le vacanze salentine alle porte e con i barbeque da impreziosire con le specialità di mare delle grandi occasioni, gli amici salentini, col colpo in canna sempre pronto, all’alba di un freddo mattino , prendono il largo, cercando il ‘fondo’ ideale per catturare, a bolentino, il ‘ vivo’ da sacrificare sull’altare della dea bendata, agognanti, come in tutte le loro uscite, predatori famelici e corpulenti…giunti sulla secca, praticamente senza esca (a volte, purtroppo, accade anche questo!), calano delle lenze, i cui terminali risultavano innescati da comunissimi pesca-cciatori ( necessità fa virtù, in mare ancor di più! ); a un certo punto, qualcosa fa vibrare la lenza di Andrea…è uno sciarrano, disperazione del pescatore a bolentino, grande risorsa rivelata per i nostri amici! s’accende la luce et voilà…l’innesco è servito, la catena del sacrificio è appena cominciata. I tranci ( che nel frattempo erano stati minuziosamente preparati e allamati ) del ‘disprezzato’ sciarrano divengono, in men che non si dica, preda succulenta di tombarelli affamati…e da lì il gioco è fatto: il vivo è pronto per essere innescato, la ‘traina’ ritrova, in pochi istanti, lo smalto delle migliori battute di pesca.
Il combattimento
Il primo dentice da circa 4 kg non da tanto lavoro di pompaggio. Dopo aver ferrato l’amo, i nostri amici riescono a portarlo a bordo in meno di 10 minuti con una cooperazione degna di chi sa cosa sta cercando. Il secondo dentice invece è piuttosto combattivo per cui i passaggi di canna fatti in maniera accurata avvengono ogni 10 minuto (giusto per provare il brivido…) dopo 20 minuti anche il secondo pesce viene gradinato e messo a bordo. Foto di rito e rientro in porto per i nostri amici, contenti per una battuta che non era partita nel migliore dei modi. La pesca alla traina in basso Adriatico ha lunga tradizione.Sono tanti i pescasportivi che si sono convertiti a questa tecnica negli anni, andando alla ricerca delle migliori attrezzature e dei migliori hot spot di pesca. Dentici, cernie e ricciole rappresentano sicuramente le specie target di questa pesca ma non mancano incontri con barracuda mediterranei, tonnetti e grosse lampughe.
Dentici Salentini: la ricetta
Adagiare i tranci di dentice in salamoia di olio, sale e pepe, ben distese, e per almeno un ora. In un tegame, mettete mezzo bicchiere d’olio; la polpa di 300 gr. di pomodori; 4 spicchi d’aglio tritati; sale e pepe; adagiate i tranci di dentice coprendoli col pomodoro, e su ognuna sistemate 2 olive nere snocciolate e spezzettate. Spargere sul tutto abbondante prezzemolo tritato ed una decina di foglie di basilico. Incoperchiate ed si infornate, a fuoco moderato, per 30-40 minuti