Cobia : la nuova frontiera della pesca sostenibile?

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Preda ambita della pesca sportiva oggi il pesce cobia sta pian piano conquistando i mercati ittici d’ Europa dopo aver già occupato un posto di rilievo nei banconi delle pescherie dei Caraibi.

La pesca intensiva ha spopolato i mari di tutto il mondo. Il mar Mediterraneo oramai è quasi un deserto sottomarino ed il pesce che troviamo sui banconi dei mercati proviene da allevamenti intensivi. Un esempio ne sono la Tilapia ed il Pangasio, due pesci allevati in Asia in condizioni  incompatibili con il loro benessere e soprattutto con la salute dei consumatori. Oggi i mercati cercano di offrire prodotti ittici provenienti da allevamenti responsabili come il pesce Cobia. Il Cobia (Rachycentron canadum) è un pesce diffuso il Mar Rosso e nelle costiere tropicali e subtropicali. Un pesce con un profilo longilineo che puo’ raggiungere i 2 metri e pesare sino a 80 Kg. Rapido e muscoloso, il cobia è conosciuto come preda della pesca sportiva. Oggi il cobia viene allevato a scopo alimentare in allevamenti in mare aperto. Le carni hanno un buon sapore e sono consumate sia a filetti che affumicate. Questo pesce pelagico solitario possiede delle carni delicate ricche di grassi Omega3, DHA e EPA.

pesce cobia

Cobia, il pesce del futuro ?

Potrebbe trattarsi di una soluzione per alleggerire il carico che ha la pesca professionale sugli stock ittici. Una specie in ottima stato di conservazione e che non soffre lo sforzo di pesca. Allevato o prelevato in mare, il pesce cobia in pochi anni rischia fortemente di ritrovarsi sul banco del vostro pescivendolo di fiducia.

Un pesce dal rapido accrescimento che viene allevato in ambienti naturali con cibo naturale e controllato.

Il Cobia in Mediterraneo

Specie non presente in Mediterraneo, il cobia è già stato pero’ segnalato lungo le coste di Israele nel 1986.

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