Uomini appollaiati su altissime pertiche, conficcate sui fondali marini. Questo è l’insolito metodo di pesca tipico della cultura cingalese.
Alla ricerca costante dei più particolari metodi di pesca,dopo aver raccontato la pesca con la guffa, la pesca dei gamberetti a cavallo e ancora la pesca con i cormorani, siamo incappati in un reportage fotografico veramente magnifico che racconta la pesca con la pertica nello Shi Lanka. Un insolito metodo di pesca tipico delle culture dello Shi Lanka conosciuta anche con il nome di pesca sul trespolo. Le foto realizzate a Kogala, sono lo specchio di come l’uomo, in base al territorio ed alle sue risorse, possa pescare in maniera veramente sostenibile.
Appollaiati sul trespolo
La pesca con la pertica rappresenta un antico rituale che ha plasmato le comunità costiere attraverso generazioni. Questa tecnica affonda le sue radici nelle acque del subcontinente indiano, offrendo una prospettiva affascinante sulla relazione tra l’uomo e il mare.
Storia e Significato Culturale
La pesca con la pertica ha una storia ricca e profonda che si snoda attraverso il tessuto culturale dello Sri Lanka. Utilizzata da comunità di pescatori lungo le coste dell’isola, questa tecnica ha fornito un mezzo vitale per il sostentamento e ha plasmato il rapporto delle persone con il loro ambiente marino.
Strumenti e Tecniche
Il cuore di questa pratica risiede nelle pertiche artigianali, lunghe e resistenti, realizzate con materiali locali come il legno. I pescatori, spesso eredi di antiche tradizioni, padroneggiano l’arte di maneggiare queste pertiche con destrezza, utilizzandole per guidare, colpire o intrappolare i pesci in acque basse.
In alcune varianti della tecnica, le pertiche sono posizionate strategicamente lungo i fondali sabbiosi o nelle lagune, pronte a cogliere l’attimo in cui il banco di pesci si avvicina. Altri pescatori possono muoversi attivamente nell’acqua, spingendo le pertiche contro il fondale per disturbare i pesci e spingerli verso le reti o le trappole.
Sintonia con la Natura
La pesca con la pertica non è solo una pratica, ma un dialogo antico tra l’uomo e la natura. I pescatori si affidano alla loro conoscenza intuitiva del mare, alle correnti e ai comportamenti dei pesci per garantire il successo della cattura. Questa simbiosi tra uomo e ambiente sottolinea l’importanza di conservare non solo la tecnica stessa, ma anche gli ecosistemi marini che la sostengono.
Sfide e Innovazioni
Nonostante la bellezza intrinseca di questa tradizione, la pesca con la pertica affronta sfide moderne. Cambiamenti ambientali, inquinamento e pressioni antropiche mettono a rischio la sostenibilità di questa pratica. Tuttavia, comunità locali e organizzazioni stanno cercando di preservare questa tecnica tramandata, implementando pratiche di pesca sostenibile e coinvolgendo le nuove generazioni per garantire la continuità di questa forma d’arte marina.
La pesca con la pertica nello Sri Lanka è più di una semplice tecnica di pesca; è una testimonianza di una connessione profonda tra l’uomo e il mare. Preservare queste antiche pratiche non solo conserva il patrimonio culturale, ma promuove anche la sostenibilità e l’equilibrio negli ecosistemi marini. Attraverso l’attenzione, il rispetto e la tutela di queste tradizioni, possiamo garantire che la pesca con la pertica continui a intrecciare le storie delle comunità costiere nello Sri Lanka per le generazioni a venire.