La rana pescatrice inverte i ruoli e da preda diventa pescatore.

La rana pescatrice vive su fondali sabbiosi o fangosi a profondità elevate. Anche se possiamo ritrovarla dai 30 metri in poi, ama vivere tra le tenebre degli abissi dove con pazienza aspetta che le sue prede “abbocchino” al suo “amo”.

La rana pescatrice, nome scientifico Lophius piscatorius, e’ diffusa nel Mare del Nord, in Atlantico, in Mediterraneo e nel Mar Nero. Raggiunge i 2 metri di lunghezza e puo’ pesare sino a 60 Kg. Il suo aspetto fisico non le rende giustizia. Considerato un mostro degli abissi, la rana pescatrice e’ dotata di una bocca assai grande rivolta verso l’alto. I denti della rana pescatrice sono acuminati, capaci di serrarsi e tranciare di netto la preda.

La rana pescatrice e la sua “canna da pesca”

Illicio della rana pescatrice

Per predare la rana pescatrice ha evoluto una tecnica di caccia avanzata. Dopo aver scavato il fondale ed essersi infossata per nascondersi, lascia l’illicio sporgere sul fondo, “sventolato” dalla corrente marina. Grazie ad un’appendice che si trova sulla testa chiamato Illicio, la rana pescatrice aspetta che la preda sia attirata da quest’appendice che funge da esca. Una volta che la preda, incuriosita, si avvicina la rana pescatrice spalanca la bocca ingoiando il malcapitato.

La riproduzione della rana pescatrice

La rana pescatrice si riproduce tra gennaio e giugno. La femmina deposita le uova in aggregati gelatinosi che diventano larve pelagiche in breve tempo.

La pesca della rana pescatrice

Anche se a volte puo’ essere preda dei palamiti di fondo, la rana pescatrice rimane catturata dalle reti a strascico. E’ un pesce abbastanza facile da trovare al mercato, ma le dimensioni non sono quasi mai enormi, normalmente sui banconi si trovano esemplari dai 2 ai 5 Kg.

La pesca sportiva

Non e’ preda target della pesca sportiva ma a volte puo’ cadere in trappoli nei bolentini di profondità, soprattutto di notte, momento in cui la rana pescatrice va in caccia.

La rana pescatrice in cucina

Considerato come pesce pregiato per le sue carni bianche, la rana pescatrice viene commercializzata fresca congelata o surgelata. Il sapore delle carni puo’ variare in base alla dieta del pesce. Al mercato la possiamo anche trovare con il nome di coda di rospo.

Al mercato possiamo trovare la rana pescatrice a prezzi spesso altalenanti. In periodi di abbondanza il prezzo scende al di sotto dei 10 euro al Kg, ma puo’ facilmente arrivare a superare il 30 euro nei mercati del Nord Italia.

Curiosità: il “ruggito” della rana pescatrice

Sembra uno strumento musicale la rana pescatrice, che riesce a riprodurre ben 5 diversi tipi di suoni. il pesce pescatore, che vive in ambienti profondi riesce ad emettere ruggiti, fischi e grugniti. Questi suoni hanno incuriosito gli scienziati dell’ ISPRA, centro di ricerca portoghese che hanno provato a dare una spiegazione a questo fenomeno. Sarebbero i maschi ad emettere la maggior parte dei suoni, soprattutto nella stagione degli amori , forse un modo per farsi trovare dal partner nonostante la forte capacità mimetica della specie.
Una volta avvenuto l’accoppiamento e predisposto le uova nel nido, la femmina di rana pescatrice difende la progenie sino alla schiusa delle uova. Per evitare che qualche “malintenzionato” si avvicini ai nascituri, la mamma emette un suono che simile ad un ruggito allontana i predatori in caccia.

Il sistema “vocale” della rana pescatrice funziona come una cornamusa. E’ la vescica natatoria a far da cassa si risonanza e a dare vita ai suoni prodotti dalla rana pescatrice. Stesso metodo è utilizzato dalla corvina, che strofinando la vescica natatoria con le pareti dello stomaco emette dei suoni durante i rituali amorosi. Insomma, pur stando nascosta sotto la sabbia, la rana pescatrice riesce a “farsi sentire”.

Marcello Guadagnino

Web Editor : Marcello Guadagnino, biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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