Il sarago fasciato – Diplodus vulgaris

Il sarago fasciato – Diplodus vulgaris

Il Sarago Fasciato (Diplodus vulgaris) è una specie di pesce appartenente alla famiglia degli Sparidi, popolando le acque dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo. La sua presenza si estende dai fondali rocciosi a una profondità di circa venti metri, ma può occasionalmente essere avvistato anche in acque più profonde, formando imponenti banchi in pieno oceano.

Questo articolo esplorerà dettagliatamente l’habitat, le caratteristiche fisiche, le abitudini alimentari e il ciclo riproduttivo del Sarago Fasciato, sottolineando le sue distinzioni da altre specie simili di sargo e i suoi ruoli cruciali negli ecosistemi marini. Dalla sua vita pelagica durante le prime fasi di crescita fino alla formazione di banchi gregari di adulti.

Il Sarago Fasciato conduce una vita pelagica fino a una lunghezza di 1 cm. I giovanili si trovano a basse profondità (massimo 2 o 3 metri), sui fondali rocciosi poco profondi (da 1 a 2 metri). I giovani del sarago a testa nera sono anche abbondantemente presenti nei porti, su frangiflutti e nelle lagune. Il sarago fasciato è una specie molto comune nelle rocce fino a una ventina di metri di profondità, scendendo raramente al di sotto dei 50 metri. Gli adulti si trovano anche nei porti e su frangiflutti, anche se meno frequentemente rispetto al sarago maggiore, e raramente frequentano le lagune. Si incontrano anche in acque libere, in branchi che talvolta possono raggruppare un gran numero di individui.

DESCRIZIONE

Il sarago fasciato adulto ha generalmente una lunghezza compresa tra 15 e 30 cm, con i più grandi che possono raggiungere i 45 cm. Il corpo è ovale e lateralmente compresso, di colore argenteo. È caratterizzato da due bande nere: una dietro la testa che scende fino a metà fianco, l’altra copre il peduncolo caudale fino alla base della parte posteriore della pinna dorsale. L’intensità di queste bande varia a seconda del biotopo e dello stato d’animo del pesce. Ha circa una quindicina di strisce gialle orizzontali sul corpo, mentre le pinne pelviche sono nere. La testa è piuttosto appuntita, con una piccola bocca.

SPECIE SIMILI

Non c’è possibilità di confusione grazie alle sue due bande nere. Tuttavia, ci sono quattro altri saraghi che si incontrano frequentemente:

  1. Sarago maggiore (Diplodus sargus): Di dimensioni simili al sarago a testa nera, ha solo una macchia nera rotonda sul peduncolo caudale, che non raggiunge il bordo inferiore.
  2. Sparaglione (Diplodus annularis): Più piccolo rispetto al sarago a testa nera, di solito non supera i 20 cm. Ha una macchia nera a forma di anello sul peduncolo caudale.
  3. Sarago faraone (Diplodus cervinus), noto anche come sarago tamburo: Più grande del sarago a testa nera, presenta 5-6 larghe bande trasversali brunastre.
  4. Sarago pizzuto (Diplodus puntazzo): Anch’esso più grande del sarago a testa nera, ha una sola macchia nera a forma di anello sul peduncolo caudale, con muso e labbra appuntiti.

ALIMENTAZIONE

Il Sarago Fasciato si nutre di vermi, crostacei, molluschi e persino di ricci di mare. Possiede molari robusti capaci di rompere gusci, carapaci e test.

RIPRODUZIONE

Raggiunge la maturità sessuale all’età di 2 anni (17 cm). Sperimenta un cambio di sesso, con i maschi che diventano femmine più avanti (è ermafrodita protandrico). La riproduzione avviene in autunno, ad ovest, un po’ più tardi nell’est del Mediterraneo (fino a gennaio). Le uova e le larve sono pelagiche e rimangono nel plancton per circa un mese prima di raggiungere la costa durante l’inverno.

DIVERSITÀ BIOLOGICA

Il sarago fasciato è il sarago più gregario, raramente lo si trova da solo. I grandi individui formano generalmente banchi con altri individui di grosse dimensioni, non necessariamente della stessa specie, talvolta con saraghi maggiori(D. sargus) o con salpe (Sarpa salpa). I giovanili sono pesci argentati durante la fase planctonica, e le macchie nere sulla testa compaiono quando raggiungono una lunghezza di 1-2 cm. Il sarago fasciato, quando è vicino al fondo, può essere attratto dai subacquei, anche se è difficile avvicinarsi quando è in un banco, in acque libere.

STATO DI CONSERVAZIONE E REGOLAMENTAZIONI VARIE

Secondo l’ultimo testo dell’Unione Europea del 21/12/2006, la cattura di individui di meno di 18 cm è vietata, indipendentemente dalla tecnica utilizzata.

ORIGINE DEI NOMI

  • Origine del nome italiano: Il suo nome deriva dalla banda nera che ha sulla nuca.
  • Origine del nome scientifico: Diplodus: dal greco [diplo] = doppio e [odous] = dente. Due forme di denti. La dentatura presenta su entrambe le mascelle incisivi piatti e taglienti e molari arrotondati in più file. vulgaris: dal latino [vulgaris] = comune, abituale, vulgare, banale.

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