Da “salviamo le balene” a… “Balene, salvateci!”Oggi non è più questione di salvare i grandi cetacei perché è la missione di pochi romantici ambientalisti,ma (anche) per motivi completamente diversi. Prende le mosse da qui il nuovo libro, dal sottotitolo “I cetacei visti da un’altra prospettiva”, di Maddalena Jahoda, biologa e divulgatrice, specializzata in tutela dei grandi vertebrati marini.
Senza nulla togliere al loro fascino, questi meravigliosi e sorprendenti animali si stanno rivelando un pilastro fondamentale dell’equilibrio degli oceani e quindi del pianeta, e potrebbero aiutarci addirittura ad eliminare i gas serra. E forse è giunta l’ora di cambiare il nostro modo di vederli.
Balene e delfini sono gli organismi del mare che più ci assomigliano; accanto alla tradizionale divulgazione scientifica, nel libro scopriamo che molti hanno anche una storia da raccontarci, storie che non solo assomigliano ma spesso si intrecciano con quelle umane. Anche per orche, megattere, capodogli ogni individuo è unico e insostituibile; hanno legami che durano tutta la vita, una cultura tramandata dalle nonne, e la morte di un congiunto è un avvenimento che sconvolge: balene e delfini sono molto più simili a noi di quello che credevamo, non solo dal punto di vista biologico ma anche per la loro cultura e i loro “valori”.
Il libro segue il primo della stessa autrice, “Le mie balene” e nasce sempre dalla sua esperienza ultra-trentennale di ricerca e tutela dei cetacei – un’attività non sempre compresa da tutti, tanto è vero che tra un capitolo “serio” e l’altro si scontra, con umorismo e un pizzico di autoironia, con aneddoti ed equivoci quotidiani su animali così poco conosciuti nel nostro Paese.
“Balene salvateci! – I cetacei visti da un’altra prospettiva” edito da Mursia, disponibile su Amazon
Approfondimenti sugli argomenti trattati, e aggiornamenti su https://www.facebook.com/lemiebalene/ e sul blog di www.maddalenajahoda.it