Cassiopea mediterranea – Cotylorhiza tuberculata

Cassiopea mediterranea – Cotylorhiza tuberculata

Cotylorhiza tuberculata, comunemente noto come medusa uovo fritto, è una specie di medusa appartenente alla famiglia delle Cepheidae. Questa medusa è diffusa nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale, e può essere avvistata lungo le coste delle regioni costiere in estate e in autunno.

La medusa uovo fritto deve il suo nome comune alla sua forma piatta e tondeggiante, simile a un uovo fritto. Il suo corpo è costituito da un ombrello trasparente e piatto, di colore giallo-brunastro o rosato, con un diametro che può raggiungere i 35 centimetri. Lungo il bordo dell’ombrello sono presenti otto tentacoli lunghi e sottili, di colore rosa o viola, che possono raggiungere i 2 metri di lunghezza. Inoltre, la medusa uovo fritto presenta numerose verruche sulle superfici superiori e inferiori dell’ombrello, da cui spuntano piccoli tentacoli ramificati.

La medusa uovo fritto è una specie predatrice, che si nutre principalmente di piccoli pesci, crostacei e zooplancton. Per catturare le prede, la medusa utilizza i suoi tentacoli, che sono coperti da cellule urticanti chiamate cnidociti.

Nonostante il suo nome comune, la medusa uovo fritto non è pericolosa per gli esseri umani. Tuttavia, può causare irritazioni cutanee e reazioni allergiche in alcune persone sensibili al suo veleno. In caso di contatto con la medusa uovo fritto, è consigliabile risciacquare immediatamente la zona interessata con acqua salata.

Simbiosi

Cotylorhiza tuberculata è una specie di medusa che può instaurare relazioni di simbiosi con altri organismi marini. In particolare, è nota la simbiosi che questa medusa intrattiene con le zooxantelle, piccoli organismi fotosintetici che vivono all’interno dei tessuti dell’ombrello della medusa.

Le zooxantelle producono energia tramite la fotosintesi, e la medusa uovo fritto ne beneficia utilizzando questa energia per il suo metabolismo. In cambio, la medusa fornisce alle zooxantelle una protezione contro i predatori e una maggiore esposizione alla luce solare, necessaria per la fotosintesi.

Questa relazione simbiotica tra la medusa e le zooxantelle è vantaggiosa per entrambe le parti, e contribuisce a mantenere l’equilibrio ecologico dell’ambiente marino in cui la medusa vive. Tuttavia, l’intensità della simbiosi può variare a seconda delle condizioni ambientali, come la temperatura dell’acqua e la disponibilità di nutrienti.

Inoltre, C.tuberculata può instaurare relazioni di commensalismo con altri organismi marini, come i pesci tra cui i tracuri che si rifugiano tra i suoi tentacoli per sfuggire ai predatori. In questo caso, la medusa non ottiene alcun beneficio dalla presenza dei pesci, ma non subisce alcun danno.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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