La stella gorgone – Astrospartus mediterraneus

La stella gorgone – Astrospartus mediterraneus

La stella gorgone Astrospartus mediterraneus, è un echinoderma bentonico e sedentario che vive tra i 30 ed i 500m di profondità. Abitante del coralligeno la stella gorgone la si ritrova spesso su gorgonie rosse o spugne.

Ripiegato all’indietro, l’ Astrospartus mediterraneus appare come un ammasso di appendici intrecciate e filiformi. La dimensione varia da 6 a 20 cm. Specie fotofobica (che non ama la luce), la stella gorgone vive in zone buie in corrispondenza di forti correnti. Le 10 braccia della stella sono ramificate più volte, quasi a sembrare più un corallo che un echinoderma.

Da notare che Astrospartus mediterraneus appartiene alla classe degli Ofiuridi (e non dei Crinoidi) la cui simmetria pentaraggiata si osserva sul disco centrale.

Astropartus mediterraneus è un filtratore microfago attivo che cattura particelle organiche e piccoli animali planctonici grazie alla rete circolare formata dalle sue braccia. 
L’Astropartus mediterraneus attende di aver catturato una quantità sufficiente di particelle di cibo per formare a spirale le sue braccia una dopo l’altra. Questo accade spesso al mattino presto dopo aver catturato le prede durante la notte.

Morfologia

Corpo costituito da disco pentagonale con un diametro di 6/8cm. Dal disco pentaraggiato si dipartono le 10 braccia che come già detto si ramificano sino a formare una fitta rete utile a frenare il viaggio di piccoli organismi planctonici.

La riproduzione

Questo animale è gonocorico . L’emissione dei gameti e la fecondazione avvengono in acqua, le larve inizialmente planctoniche si attaccano al substrato.

Origine del nome scientifico

Astrospartus : dal latino [aster] = stella; e [spartum] = sparto, una specie di giunco ​​o vimini

mediterraneus : dal latino [mediterraneus] = che vive in mediterraneo

Raro da incontrare in immersione, la stella gorgone non ama la luce ne tantomeno i flash delle macchine fotografiche. SI consiglia ai fotosub per tanto, durante le immersioni notturne, di ridurre l’illuminazione. Si consiglia di non disturbare questo animale che non si incontra frequentemente e che reagisce particolarmente alla luce, come a qualsiasi altro disturbo.
Durante le immersioni notturne, evitare di accende i fari direttamente o se possibile ridurre l’illuminazione.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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