Il Pagro comune è uno sparide presente in Mediterraneo, mar Nero ed in Oceano Atlantico. Vive su fondali sabbiosi talvolta misti a Posidonia, lo si ritrova anche su zone rocciose. Presente tra i 5 ed i 250m di profondità, il pagro è un pesce solitario, si avvicina a basse profondità durante l’estate per poi in inverno immergersi in zone più profonde (sono gli esemplari più grandi a raggiungere grandi profondità).
Il pagro raggiunge gli 80cm di lunghezza ma la taglia media è di 15/40cm.
Come la maggior parte degli Sparidi, il pagro ha un corpo compresso. Di colore rosa, il pagro presenta talvolta sui fianchi dei puntini blu.
I giovani presentano sul dorso delle spesse bande trasversali rosse. Si nota anche anche un’area scura tra gli occhi.
La dorsale, molto lunga, può essere ripiegata; le pinne pettorali hanno una macchia scura alla base; la pinna anale ha da 7 a 9 raggi e 3 spine. La pinna caudale , di colore rosa scuro, è frastagliata con punte bordate di bianco bluastro . Tutte le pinne possono avere riflessi più o meno blu.
La testa ha un profilo inclinato e convesso , con fronte adunco all’altezza degli occhi. Il muso è corto e arrotondato. Le mascelle, provviste di grossi denti caniniformi (4 in alto e 6 in basso), seguiti da denti più piccoli, sono molto potenti. Le squame sono ctenoidi*.
C’è un grosso rischio di confusione con il pagello comune, Pagellus erythrinus , vi rimandiamo all’articolo sulla differenza tra pagro e pagello
Può eventualmente essere confuso anche con il dentice comune ( Dentex dentex ), che ha la fronte meno bombata e che non presenta una macchia bianca sulla pinna caudale.

Il pagro è un pesce carnivoro, che si nutre principalmente di crostacei (gamberi, granchi, ecc.), e di molluschi bivalvi o cefalopodi.
Il pagro non è un predatore come il dentice. Le alghe non fanno parte della dieta del pagro, anche se potrebbe accidentalmente ingoiarle mentre si nutre sul fondo.
È una specie ermafrodita proterogina (prima femmina poi maschio), la cui maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 3 anni (circa 24 cm). La riproduzione avviene da aprile a giugno, quando gli adulti risalgono dalle acque profonde. Le uova di 1 mm di diametro si sviluppano in superficie. I giovani si avvicinano alla costa da una taglia di 1,5 cm, si possono poi osservare dai mesi di giugno-luglio, principalmente nelle praterie di Posidonia.

Il pagro, scientificamente noto come Pagrus pagrus, è un pesce osseo appartenente alla famiglia Sparidae. Conosciuto per la sua carne pregiata e il suo valore commerciale, il pagro è una specie di grande importanza per la pesca e l’acquacoltura nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale.
Questo pesce è piuttosto diffidente.
Abbastanza solitario, viene incontrato solo occasionalmente dai subacquei, anche se non è raro. I giovani sono molto più frequenti durante il periodo estivo.
Descrizione Morfologica
Aspetto Generale
- Forma del Corpo: Il pagro ha un corpo robusto e ovale, leggermente compresso lateralmente. Questa conformazione gli conferisce una forma idrodinamica, ideale per nuotare in acque aperte e tra i fondali rocciosi.
- Colorazione: La colorazione del pagro varia dal rosa al rossastro, con sfumature argentee sui fianchi e il ventre. Gli individui giovani presentano spesso macchie scure lungo i fianchi.
Pinne
- Pinne Dorsali: Il pagro possiede una lunga pinna dorsale divisa in due parti: una parte anteriore spinosa e una parte posteriore più morbida.
- Pinne Pettorali e Ventrali: Le pinne pettorali sono relativamente grandi e appuntite, mentre le pinne ventrali sono più piccole ma robuste.
- Pinne Caudale: La pinna caudale è biforcuta e potente, permettendo al pesce di effettuare rapidi scatti in caso di pericolo.
Dentatura
Il pagro è dotato di denti robusti e affilati, adatti a frantumare i gusci dei molluschi e dei crostacei di cui si nutre. La mascella è forte e ben sviluppata, con una fila di denti caniniformi seguita da denti molariformi più larghi.
Habitat e Distribuzione
Distribuzione Geografica
Pagrus pagrus è distribuito principalmente lungo le coste dell’Oceano Atlantico orientale, dal Canale della Manica fino al Sud Africa, e nel Mar Mediterraneo. È stato osservato anche nelle acque del Mar Nero.
Habitat
Il pagro predilige fondali rocciosi, barriere coralline e zone sabbiose fino a profondità di circa 250 metri. Spesso è trovato vicino a formazioni rocciose subacquee e relitti, dove può trovare rifugio e nutrirsi.
Alimentazione
Dieta
Il pagro è un predatore onnivoro con una dieta varia che include:
- Molluschi: Come cozze, vongole e seppie.
- Crostacei: Come granchi e gamberetti.
- Pesci: Piccoli pesci ossei e occasionalmente cefalopodi.
Comportamento Alimentare
Il pagro utilizza i suoi potenti denti per frantumare i gusci delle sue prede. È un cacciatore attivo che spesso esplora i fondali marini in cerca di cibo, mostrando una preferenza per le aree ricche di strutture complesse come rocce e coralli.
Riproduzione
Ciclo Riproduttivo
Il pagro è una specie ermafrodita proteroginica, il che significa che gli individui iniziano la loro vita come femmine e successivamente possono trasformarsi in maschi. Questo cambiamento avviene solitamente quando raggiungono una certa dimensione o età.
- Stagione Riproduttiva: La riproduzione avviene principalmente durante i mesi primaverili ed estivi.
- Fecondazione: La fecondazione è esterna, con le uova e lo sperma rilasciati nell’acqua dove avviene la fertilizzazione.
Sviluppo
Le uova sono pelagiche e si schiudono in larve che fluttuano nel plancton prima di stabilirsi sul fondo marino e metamorfosarsi in giovani pesci. La crescita dei giovani è relativamente rapida nei primi anni di vita.
Importanza Economica e Culturale
Pesca
Il pagro è una specie di grande importanza commerciale. Viene catturato con diverse tecniche di pesca, tra cui reti a strascico, palangari e lenze. La sua carne è apprezzata per il sapore delicato e la consistenza tenera, rendendolo un pesce molto richiesto nei mercati ittici.
Acquacoltura
L’acquacoltura del pagro sta diventando sempre più diffusa, con tecniche avanzate che permettono di allevare questo pesce in ambienti controllati. Questo non solo aiuta a soddisfare la domanda di mercato, ma contribuisce anche alla conservazione delle popolazioni selvatiche.