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Grongo, murena e anguilla: le differenze

Le differenze tra il grongo, la murena e l’anguilla. Tre pesci dall’aspetto simile ma con caratteristiche e stili di vita differenti.

Tre pesci “serpentiformi” accomunati dalla caratteristica di ricordare i serpenti durante il nuoto. Gronghi, anguille e murene appartengono all’ordine degli anguilliformi. Pesci spesso privi di pinne ventrali con una pinna anale allungata e invece piccole pinne pettorali. Murena e grongo sono pesci marini, non si puo’ dire la stessa cosa per le anguille che migrano in oceano soltanto per riprodursi invece dopo aver vissuto tutta la vita in acque dolci.

Tre pesci molto simili morfologicamente ma che non hanno lo stesso interesse economico. Infatti e’ soltanto l’anguilla ad essere riconosciuta come “pesce pregiato”. Il grongo e la murena son o spesso considerate catture accessorie anche se la loro carne e’ comunque ottima.

Il Grongo

Grongo

Conosciuto piu’ volgarmente come gronco, si tratta di un pesce che viene pescato prevalentemente con i palamiti, le reti a strascico o le reti da posta. Al mercato si trovano solitamente esemplari da 1-2 chilogrammi anche se il grongo puo’ arrivare a pesca anche 70 chili. E difficile invece trovare esemplari piu’ grandi, questo perche’ il grongo ha carni interessanti ma poco conosciute e viene spesso venduto dopo essere stato spellato come palombo o altri pesci di piu’ alto interesse economico.  Il grongo e’ un pesce abbastanza grasso e, anche se ricco di spine, e’ ingrediente indispensabile nelle zuppe di pesce, nel cous cous siciliano e nel caciucco alla livornese. Inoltre il grongo e’ anche di interesse per la pesca sportiva. La pesca al grongo viene praticata a surfcasting in particolare la notte, quando il pesce esce dagli anfratti per andare a cacciare con il buio.

La murena

Murena

Un aspetto inquietante, una bocca fornita di minuscoli dentelli ad uncino capaci di strappare i tentacoli di un polpo o il dito di una mano. Le murene vivono in acque relativamente basse, alla ricerca di cibo tra le rocce e la posidonia. Come il grongo, la murena e’ un pesce notturno e territoriale, si nutre di polpi, pesci e piccoli crostacei. Come nelle altre due specie citate, nella murena sono presenti delle tossine presenti nel sangue capaci di provocare l’emolisi. Tali tossine si attivano solamente dopo che la murena ha morso la preda, dunque sono innocue se la murena viene ingerita. La murena e’ un pesce ricco di spine e per tanto poco apprezzato. Nell’antica Roma invece la pensavano diversamente, tanto che la murena era uno dei piatti piu’ prelibati. I primi pesci ad essere allevati sembra siano stati proprio le murene. Si racconta che per dare un sapore ancora piu’ gustoso alle carni i romani le nutrissero con carne umana.

La murena, preda tipica dei palamiti di fondo viene utilizzate per zuppe di pesce. Pesce ricco di spine, soprattutto nella parte della pinna anale, e’ apprezzata in Sicilia ed in Sardegna dove viene cucinata anche a tranci.

L’anguilla

Anguilla

L’anguilla e’ un pesce che passa buona parte del suo ciclo vitale in acque dolci. Non supera mai i 3 Kg di peso ed il metro e mezzo di lunghezza. E’, tra i tre, il pesce piu’ apprezzato in cucina. A tal motivo negli anni 30-40 sono nati i primi allevamenti di anguille in Italia. I piu’ celebri si trovano sicuramente nelle valli di Comacchio, ma viene allevata anche con grande interesse a Lesina. In natura invece viene catturata con le nasse, i cogolli e un particolare tipo di lenza chiamata mazzacchera.  Le carni dell’anguilla sono molto grasse ma ottime da gustare.

Si cattura con vari tipi di reti, nasse e lenze, tra cui la “mazzacchera“, un tipo di lenza senza amo innescata con una “corona” di lombrichi. Le carni sono squisite ma molto grasse. In Italia viene consumata prevalentemente nel periodo natalizio e sono le femmine (che raggiungono dimensioni maggiori) ad essere messe in vendita sui mercati. Si tratta di una specie minacciata e registrata come “in pericolo critico” nella lista rossa IUCN. Il motivo risiede in un eccessivo sforzo pesca ma anche l’inquinamento delle acque tende ad ostacolarne la prosperità della specie.

Come riconoscere anguilla, murena e grongo.

Per riconoscere i tre pesci basiamoci sui colori, e’ il carattere distintivo piu’ semplice da memorizzare. Anche se poi con un osservazione piu’ attenta ci si puo’ rendere conto  la forma del capo e’ differente nelle tre specie. Il grongo  presenta una colorazione grigia (anche se alcuni possono avere una tonalità marrone) sul dorso e bianca sulla pancia. E’ presente una fila di macchie bianche allineata alla linea laterale. La pinna dorsale puo’ avere un bordo nero. La Murena tende invece ad avere tonalità di marrone ma e’ cosparsa di macchie gialle tipiche che tendono ad essere predominanti sul colore di fondo. L’anguilla invece cambia il colore durante alcune fasi del ciclo vitale. E’ comunque il piu’ scuro tra i tre pesci. Il ventre e’ spesso argentato. Se il colore del dorso tende ad essere bruno allora si tratta di un esemplare giovane, se invece il colore si scurisce ed e’ tendente al nero allora si tratta di un esemplare adulto pronto alla fase migratoria verso il mare.

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