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La differenza tra pesce azzurro e pesce bianco

Cosa distingue il pesce bianco dal pesce azzurro? Si tratta di una classificazione scientifica? Quali sono le principali differenze?

Diciamo subito che la terminologia usata per indicare queste due categorie non è per nulla scientifica ma è stata usata in passato nel gergo culinario per indicare pesci magri e quindi meno accessibili (pesce bianco) e pesci invece alla portata di tutti (pesce azzurro). Questa terminologia oggi è assolutamente errata, in quanto il pesce azzurro considerato meno pregiato a tal punto da essere conosciuto anche come “pesce povero” risulta spesso avere dei valori nutrizionali superiori al pesce bianco.

pesce azzurro e pesce bianco

Il pesce azzurro prende questo nome perché il colore del dorso di questi pesci è tendente all’azzurro. Si parla della maggior parte dei pesci pelagici come sardine, sgombri, alici, aringhe  ma anche lampughe e palamite.

Con il termine pesce bianco invece si indicano i pesci con carni bianche come spigola, orata, cernia, dentice, saraghi, ombrine e corvine ma anche i pesci piatti come la sogliola. Tutti pesci saporiti con carni sode e di colore tendente al bianco a differenza di pesci azzurri dove i vasi sanguigni sono numerosi nella muscolatura e che irrorano le carni dandone un colore più scuro.

Differenze al mercato

Ancor oggi il “pesce bianco” ha un prezzo superiore al pesce azzurro, il motivo è che questi pesci spesso solitari che vivono sul fondo sono più difficili da pescare a differenza dei banchi di sardine che si catturano in massa. La pesca della spigola e del dentice ad esempio viene praticata con palamiti di fondo o con le reti da posta e le catture non sono mai numerose.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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