La cernia bianca – Epinephelus aeneus

La cernia bianca - Epinephelus aeneus

La cernia bianca (Epinephelus aeneus), conosciuta anche come cernia dorata, è un pesce appartenente alla famiglia dei Serranidae. È una delle specie di cernia più diffuse nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, apprezzata per la sua carne prelibata e oggetto di pesca sportiva e commerciale.

Caratteristiche Morfologiche

La cernia bianca ha un corpo robusto e massiccio, con una forma leggermente allungata e compressa lateralmente. La testa è grande e massiccia, con una bocca ampia dotata di labbra carnose e mandibole forti, munite di numerosi denti aguzzi che consentono di afferrare saldamente le prede. Gli occhi sono piuttosto grandi, adatti per la visione in ambienti poco illuminati.

La colorazione del corpo varia dal grigio chiaro al brunastro, con riflessi dorati o bronzei, da cui deriva il nome di “cernia dorata“. Il dorso è generalmente più scuro, mentre i fianchi possono presentare una colorazione sfumata o macchie più chiare, e il ventre è di colore bianco o bianco-giallastro. Le pinne sono di solito più scure rispetto al corpo, con tonalità che vanno dal marrone al nero. La pinna dorsale è unica, con raggi spinosi nella parte anteriore e raggi molli in quella posteriore. La pinna caudale è arrotondata.

Gli esemplari di cernia bianca possono raggiungere dimensioni notevoli: la lunghezza media è di circa 60-80 cm, ma gli esemplari più grandi possono superare 1,5 metri di lunghezza e pesare oltre 50 kg.

Distribuzione e Habitat

La cernia bianca è diffusa principalmente nelle acque del Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Atlantico orientale, dalla costa sud-occidentale dell’Europa (Portogallo e Spagna) fino all’Africa occidentale, compreso il Golfo di Guinea. Predilige le acque temperate e calde, tipiche delle zone subtropicali.

Questo pesce si trova prevalentemente su fondali rocciosi o misti di sabbia e fango, a profondità variabili che vanno dai 20 ai 200 metri, anche se gli adulti possono vivere a profondità maggiori, fino a 300 metri. La cernia bianca è una specie bentonica, che preferisce vivere vicino al fondo marino, spesso in prossimità di anfratti, grotte o strutture rocciose che offrono riparo e rifugio.

Alimentazione

La cernia bianca è un predatore opportunista che si nutre principalmente di pesci più piccoli, crostacei (come granchi e gamberi) e cefalopodi (soprattutto polpi e calamari). È una cacciatrice solitaria che utilizza la sua capacità di mimetizzarsi e la sua pazienza per tendere agguati alle prede. Grazie alla sua bocca ampia e alla forza delle sue mascelle, è in grado di catturare e inghiottire prede di dimensioni considerevoli rispetto alla sua taglia.

Riproduzione

larve di Epinephelus aeneus

La cernia bianca è una specie ermafrodita proteroginica, il che significa che gli individui nascono inizialmente come femmine e, con l’età o a seconda delle necessità della popolazione, possono trasformarsi in maschi. La riproduzione avviene generalmente tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, quando la temperatura dell’acqua è più calda.

Durante il periodo riproduttivo, le cernie bianche si riuniscono in gruppi per la deposizione delle uova. Le femmine rilasciano le uova in acqua aperta, dove vengono fecondate dai maschi. Le uova sono pelagiche, cioè galleggiano nella colonna d’acqua fino alla schiusa. Le larve sono trasportate dalle correnti marine fino a raggiungere le coste, dove iniziano la loro crescita.

Importanza Economica

La cernia bianca è molto apprezzata per la qualità della sua carne, bianca, soda e dal sapore delicato, ed è una specie di grande importanza sia per la pesca commerciale che per quella sportiva. Viene catturata principalmente con palangari di fondo, reti da posta e ami da traino. Inoltre, è uno degli obiettivi principali dei pescatori sportivi, che la considerano una delle prede più ambite per le sue dimensioni e la sua forza.

La pesca della cernia bianca, tuttavia, deve essere gestita con attenzione. La specie è vulnerabile alla sovrapesca a causa del suo lento tasso di crescita, della sua lunga aspettativa di vita e del suo comportamento riproduttivo. Le popolazioni di cernia bianca hanno subito un declino in diverse aree del Mediterraneo a causa della pesca eccessiva e della distruzione dell’habitat.

Conservazione

Attualmente, la cernia bianca è classificata come “Vulnerabile” dalla Lista Rossa della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). La specie è minacciata da diversi fattori, tra cui la pesca eccessiva, il cambiamento climatico e la perdita di habitat. In alcune regioni, sono state introdotte misure di gestione sostenibile, come limiti di cattura, regolamentazione delle dimensioni minime e periodi di chiusura della pesca durante la stagione riproduttiva, per garantire la sopravvivenza della specie nel lungo termine.

Curiosità

  • La cernia bianca può vivere fino a 30 anni o più, diventando sempre più grande con l’età.
  • È considerata un “super predatore” nei suoi ecosistemi, controllando le popolazioni di altre specie marine e contribuendo all’equilibrio degli ecosistemi bentonici.
  • La cernia bianca può cambiare il suo comportamento in risposta alla pressione di pesca; in aree dove la pesca è intensa, tende a diventare più schiva e difficile da catturare.
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