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  • Ultima modifica dell'articolo:6 Gennaio 2022

Quali sono le reali differenze tra squali, mante e razze? Vediamo insieme cosa lega questi animali straordinari.

Squali e razze appartengono ad un grande gruppo denominato condroitti che si è evoluto più di 400 anni fa. Ad oggi esistono 50 specie di squali e ben 650 di razze. Ma cosa hanno veramente in comune squali, mante e razze? Beh, tutti gli squali e razze condividono alcune caratteristiche fondamentali.

Hanno uno scheletro cartilagineo, forte e flessibile. la natura cartilaginea dello scheletro non è indice di primitività, ma un adattamento secondario. Praticamente questi pesci hanno mantenuto questo tipo di scheletro in quanto il sostegno del corpo è possibile, in acqua, anche senza la presenza di uno scheletro più robusto in osso.

Le differenze tra squali e razze

Una razza alla fin dei conti, altro non è che uno squalo appiattito. Le razze hanno lo stesso scheletro flessibile, schiacciato e allungato e le pinne pettorali sono sviluppate in “ali”

La pelle di entrambi è rivestita da piccoli dentelli cutanei che riducono la resistenza con l’acqua e rendono questi animali più veloci e reattivi.

Tutti gli squali e razze hanno i  denti – anche quelli che mangiano il plancton! Ma negli squali filtratori i denti sono minuscoli e non utilizzati per l’alimentazione. I denti di squalo variano in dimensioni e forma in base a ciò che mangiano. Alcuni hanno denti piatti per schiacciare i gusci dei molluschi, altri hanno denti più acuminati per afferrare prede veloci.

Sia gli squali che le razze hanno le branchie. La maggior parte ne hanno 5 ma alcune specie 6 o addirittura sette.  Sia squali e razze hanno le branchie. La maggior parte ne hanno cinque, ma alcune specie di squalo ne hanno sei o addirittura sette. Su uno squalo branchie si trovano su entrambi i lati della testa, mentre nelle razze si trovano sul lato inferiore del corpo.

Le branchie sono piene di vasi sanguigni, che assorbono l’ossigeno dall’acqua di mare. Questo è il loro meccanismo per respirare. Alcune specie devono continuamente nuotare per far entrare acqua nelle branchie e ricambiare così l’ossigeno. Altre specie possono pompare acqua di mare  nelle loro branchie aprendo e chiudendo la bocca, il che significa che possono sedersi sul fondo del mare per lunghi periodi di tempo.

I sette sensi degli squali e delle razze

  • Vista – alcuni possono vedere a colori , la maggior parte può vedere al buio.
  • Olfatto – Riescono a percepire odori prima di altri animali marini.
  • Udito – hanno un udito eccellente e possono sentire i suoni provenienti da miglia di distanza.
  • Tatto – i denti e la pelle sono pieni di terminazioni nervose.
  • Gusto – Riescono con un morso a capire se la preda è da ingoiare o da “risputare”.
  • Pressione – Lalinea laterale permette loro di rilevare variazioni di pressione dell’acqua, in modo che possano percepire onde emesse dalla preda o dal predatore.
  • Elettrorecezione – Possiamo definirli pesci elettrici. Grazie a tanti minuscoli pori  sulla loro testa, gli squali sono in grado di rilevare il più piccolo dei campi elettrici – anche il battito cardiaco di un  pesce nascosto sotto la sabbia!

Tutti questi sensi combinati insieme rendono squali e razze i supremi predatori dell’oceano.

Marcello Guadagnino

Web Editor : Marcello Guadagnino, biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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