La stella serpentina si trova su fondali rocciosi ma anche su fondali sabbiosi-fangosi, da pochi metri fino a 4000 metri di profondità. Si tratta di un organismo fotofobo (teme la luce) che si incontra quasi esclusivamente sotto le pietre, nelle fessure, ovunque l’oscurità prevalga. Molto spesso, sono visibili solo i suoi bracci spinosi tra gli altri organismi bentonici (spugne, ascidie…).
DESCRIZIONE: La stella serpentina è un’ofiura estremamente diffusa il cui disco centrale raggiunge i 2 cm di diametro. La lunghezza di ciascuno dei suoi 5 bracci può arrivare a 7 cm. Il colore è estremamente variabile: bianco, giallo, arancione, verde, blu, rosa, rosso. Spesso i bracci presentano un’alternanza di segmenti di due colori diversi e sono molto spinosi (14 spine per segmento, cioè 7 su ogni lato di ogni segmento). Queste spine sono trasparenti.
SPECIE SIMILI: Ophiothrix quinquemaculata: specie esclusivamente mediterranea, che ha un disco centrale di 15 mm e 12 spine articolate per segmento.
Nota su Ophiothrix fragilis : Alcuni autori ritengono, vista la grande variabilità di questa specie in termini di forme e colori, che potrebbero esistere effettivamente 8 specie diverse!
ALIMENTAZIONE: Le La stelle serpentine sollevano 2 o 3 dei loro bracci perpendicolarmente alla corrente per trattenere le particelle alimentari. Sono organismi filtratori passivi. I piedi ambulacrali trasportano poi queste particelle verso la bocca situata al centro del disco. Sono anche capaci di nutrirsi di piccoli invertebrati come vermi e piccoli crostacei.
RIPRODUZIONE : La specie è gonocorica (i sessi sono separati). Le uova vengono rilasciate in acqua e danno origine a larve planctoniche caratteristiche. Queste larve alla fine si depositano sul fondo e si trasformano in ofiure adulte. La metamorfosi dei giovani avviene preferibilmente sulle spine degli adulti, il che spiega in parte la densità di alcune popolazioni in determinate aree.
DIVERSITÀ BIOLOGICA: In alcune aree, dove la corrente è forte e quindi l’apporto di particelle alimentari è elevato, è possibile trovare raduni di ofiure di diverse migliaia di individui al metro quadrato (fino a 10.000, in più strati).
Origine del nome scientifico Ophiothrix: dal greco [ophis] = piccolo serpente, dal greco [thrix] = pelo: i bracci dell’ophiure si ondulano come piccoli serpenti pelosi. fragilis: dal latino [fragilis] = fragile.