Nelle oscure profondità del coralligene, prevalentemente sui soffitti delle sporgenze o nelle grotte, si trova Haliclona mediterranea, un’affascinante specie di spugna marina conosciuta con il nome di Spugna a canne d’organo. Questa creatura delicata è spesso avvistata a profondità comprese tra i 10 e i 50 metri, dando vita a un biotopo affascinante e poco esplorato.
Descrizione dell’Ecosistema: Haliclona mediterranea assume la forma di tubi più o meno alti, che possono raggiungere altezze comprese tra gli 8 e i 30 centimetri. Questi tubi possono intrecciarsi o fondersi tra loro, con estremità più o meno aperte. La sommità di queste strutture si conclude con ampi osculi, con diametri che possono raggiungere i 2 centimetri. È possibile distinguere chiaramente la cavità interna della spugna, con pareti perforate da numerosi osculi esalanti. Il colore di questa spugna è uniformemente rosa, variando in intensità tra gli individui. La sua consistenza è morbida, delicata e spugnosa, priva di viscosità. La superficie è regolare ma estremamente fragile, soggetta a lacerazioni facilmente.
Specie Simili: Alcune specie simili includono Haliclona cinerea, che differisce per la sua superficie reticolata e il colore che varia dal grigiastro al viola scuro. Haliclona viscosa, invece, ha una forma più simile a cuscini, con tubi meno alti, e si distingue per la sua consistenza appiccicosa al tatto e la sua tendenza a rompersi in modo viscido.
Alimentazione: Le spugne sono animali filtratori, nutrendosi di microparticelle come batteri, alghe unicellulari e detriti organici, con dimensioni generalmente non superiori a 3 micron. Il flusso d’acqua necessario è creato dal movimento delle cellule cigliate specifiche delle spugne, chiamate coanociti.
Riproduzione e Moltiplicazione: Le spugne si riproducono sia sessualmente che asessualmente, attraverso il germogliamento o la produzione di frammenti staccatisi dalla spugna madre. La riproduzione sessuale di H. mediterranea avviene in settembre, con embrioni fragili di colore bianco.
Biologia Diversificata: Le spicole, sottili e curvate, formano una struttura a maglia regolare con una lunghezza media di 90 µm. Haliclona mediterranea perde il suo caratteristico colore rosa quando immersa nell’alcool.
Origine dei Nomi: Il nome scientifico, Haliclona, deriva dal greco [hal-] = sale, marino, e [clôn-] = ramo, giovane germoglio, approssimativamente significante “piccolo ramo, piccolo ramo marino.” Il termine mediterranea indica l’origine geografica, specificamente del Mar Mediterraneo.