I poriferi, o spugne, sono un gruppo di organismi acquatici che comprendono circa 5.000 specie diverse. Questi animali sono stati studiati per lungo tempo e sono stati oggetto di interesse scientifico fin dall’antichità. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono i poriferi, come vivono e alcune delle loro caratteristiche più interessanti.
Cos’è un porifero?
I poriferi sono animali acquatici multicellulari che si nutrono per filtrazione. I poriferi si distinguono dagli altri animali per la loro mancanza di tessuti specializzati e di organi. Invece, il loro corpo è composto da cellule indifferenziate che possono assumere diverse funzioni.
I poriferi hanno una struttura interna complessa, composta da canali e pori che permettono la circolazione dell’acqua. L’acqua entra attraverso i pori del corpo della spugna e passa attraverso una serie di canali interni prima di essere espulsa attraverso un’apertura chiamato osculo. Durante questo processo, le particelle di cibo e altri nutrienti vengono filtrati e assorbiti dalle cellule (coanociti) della spugna.
Come vivono i poriferi?
I poriferi si trovano in tutti i tipi di habitat acquatici, dalle acque salate alle acque dolci e persino alle acque termali. Tuttavia, la maggior parte delle spugne si trova in acque poco profonde come le barriere coralline o le scogliere.
Le spugne possono vivere come organismi solitari o formare colonie di individui. Quasi esclusivamente sessili, le spugne producono spermatozoi e ovocellule.
Caratteristiche dei poriferi
Le spugne sono note per avere molte caratteristiche uniche, tra cui:
- Sono tra gli animali più antichi sulla Terra: le prime spugne risalgono a circa 600 milioni di anni fa, durante il periodo Ediacarano.
- Sono dotati di un sistema di difesa molto efficiente: alcune specie di spugne producono sostanze chimiche che servono a difendersi dagli altri animali marini.
- Sono importanti per l’ecosistema marino: le spugne contribuiscono alla formazione di habitat ed aree di nursery per organismi marini.
- Sono utilizzati nell’industria: le spugne sono state utilizzate per la produzione di prodotti come spugne da bagno, filtri, e materiali isolanti.
Ecologia
Il phylum Porifera è composto quasi esclusivamente da specie acquatiche filtratrici, bentoniche e sessili, principalmente marine. Questi organismi si trovano diffusi in tutti i fondali, dai tropici ai poli, fino a profondità abissali. Anche se la maggior parte delle spugne vive in mare, esistono anche alcune specie d’acqua dolce, rappresentate dalla famiglia Spongillidae (Demospongie), che abitano i fiumi e i laghi di tutti i continenti, ad eccezione dell’Antartide.
I poriferi possono vivere in modo solitario o costituire colonie dense che diventano importanti habitat per comunità animali e vegetali. Le loro cavità possono ospitare numerosi organismi simbionti come piccoli crostacei, alghe unicellulari, cianobatteri, funghi e altri microorganismi che possono costituire fino al 40% del volume della spugna. Questi organismi possono contribuire in maniera significativa al metabolismo dell’ospite, ad esempio, alla fotosintesi o alla fissazione dell’azoto.
In alcuni casi, le spugne instaurano una curiosa associazione mutualistica con altri organismi. Ad esempio, alcune specie di paguro si accrescono sulla spugna Suberites domuncula, che a sua volta si sviluppa sulla conchiglia di gasteropode utilizzata come protezione dal crostaceo. In questo modo, la spugna trae vantaggio ottenendo mobilità dal paguro ed evitando così di riempirsi di sedimento, mentre il paguro evita di essere predato grazie allo sgradevole gusto e odore del porifero. Inoltre, la Suberites domuncula si accresce attorno al nicchio ed al paguro, consentendogli di vivere tutta la vita all’interno della stessa conchiglia e evitando così di esporre l’addome molle ai predatori durante il cambio di conchiglia.
Altri esempi di associazione mutualistica includono i crostacei del genere Spongicola, che vivono come commensali all’interno di Ialospongie, ma una volta cresciuti, rimangono intrappolati nella cavità della spugna che, in genere, ne ospita una coppia costretta a rimanere “fedele” per tutta la vita.
Nonostante la loro importanza nell’ecosistema marino, le spugne fanno parte della dieta di molti organismi marini, come pesci, anellidi, molluschi, echinodermi, ecc. Ad esempio, studi sulla dieta della tartaruga marina Eretmochelys imbricata hanno dimostrato che essa è costituita per il 70-95% da spugne della classe Demospongiae, in particolare da specie appartenenti agli ordini Astrophorida, Spirophorida e Hadromerida.