E’ arrivato il momento di correggere le ingiustizie storiche e restituire i diritti dovuti agli operatori della piccola pesca.
Bruxelles, 16 Novembre 2016 – La piattaforma LIFE (Low Impact Fishers of Europe) invita Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell’Atlantico a stabilire un piano di gestione per gli operatori della piccola pesca relativo alla pesca al tonno rosso.
In un documento dettagliato inviato alla ICCAT, LIFE chiede l’assegnazione delle quote per gli operatori della piccola pesca, una pesca sostenibile a basso impatto ambientale e con un elevato valore sociale.
L’incontro svolto a Vilamoura in Portogallo dal 14 al 21 novembre, dove erano presenti i 51 membri dell’ ICCAT, ha visto ancora una volta protagonista il tonno rosso atlantico e il suo circuito economico. Un indotto che ha letteralmente messo inginocchio la piccola pesca davanti alla grande ed incontrollata industria che opera con reti a circuizione e palamiti fatti da centinai di migliaia di ami.
50 anni di ICCAT
Nata nel 1966, quest’anno ICCAT festeggia il suo 50° compleanno. In un primo momento ICCAT era nata per favorire gli interessi dei pescatori, negli ultimi anni invece si e’ trasformata in un vero e proprio controsenso. Le politiche di protezione del tonno sono state addirittura etichettate come “una vera disgrazia“.
Adesso l’azione da intraprendere da parte di ICCAT deve essere quella di garantire che gli sforzi fatti in questi anni dai pescatori non siano stati vani . Un vantaggio non solo dalla parte della pesca industriale (il vero motivo della scomparsa dei tunnidi). Quello che e’ necessario e’ una gestione separata tra la pesca industriale e la piccola pesca costiera. Dal 2006 la pesca del tonno in Spagna e Francia si e’ gravemente ridotta. Un passaggio di quote spesso poco chiaro verso le grandi aziende di pesca e mancanza di controlli. Questa e’ stata la ricetta per la crisi della piccola pesca.
In Mediterraneo la pesca con le reti a circuizione rappresenta una vera e propria minaccia per gli stock di tonno e per l’ambiente marino. La sua espansione ha contribuito inoltre allo sviluppo della pesca illegale. I piccoli tonni vengono comunque catturati e immessi all’interno di gabbie per l’allevamento intensivo dove vengono foraggiati sino all’ingrasso.
La pesca del tonno rosso
La pesca del tonno rosso e’ uno dei mestieri piu’ antichi e nobili. Praticata per millenni nel bacino Mediterraneo, si tratta di una pesca che ha prosperato sino a metà del 1900, prima di vedersi sopraffatta dalla pesca industriale massiva cominciata agli inizi degli anni sessanta.
La soluzione proposta da LIFE e, sostenuta dalla leggi europee, e’ quella del buon senso: distribuire le quote in modo equo, con piu’ attenzione verso la pesca sostenibile, dando la possibilità ai pescatoria rtigianali di poter utilizzare attrezzi da pesca sempre piu’ selettivi e soprattutto a basso impatto ambientale.
La pesca eccessiva da parte della grande industria ha causato la morte di tantissime piccole imprese (vedi le tonnare del Mediterraneo). Iccat si trova davanti ad un bivio: restaurare un antico equilibrio e ridare vita alle piccole imprese di pesca o continuare a foraggiare la grande industria?
Una risposta
Finalmente qualcuno che ci difende….braviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii