Tanuta: lo studio che rivela quali esche la attirano di più

Tanuta: lo studio che rivela quali esche la attirano di più

La tanuta (Spondyliosoma cantharus), un pesce osseo della famiglia degli Sparidi, è ben noto ai pescatori del Mediterraneo per la sua carne pregiata e per il suo comportamento gregario. Nonostante la sua presenza sia ancora abbondante in molte zone costiere europee, rendere la sua pesca più selettiva e sostenibile è una delle sfide dell’attuale gestione delle risorse marine.

Uno studio francese condotto nel Golfo di Quiberon (Bretagna) ha analizzato in dettaglio il comportamento della tanuta di fronte a diverse esche, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle trappole da pesca (nasse), strumenti passivi a basso impatto ambientale e nei palamiti.


🎣 Dieci esche messe alla prova

I ricercatori hanno testato 10 tipi di esche, selezionati sulla base di studi precedenti e interviste con pescatori professionisti e sportivi: vermi marini, cozze, cannolicchi, gamberetti, seppie, polpi, granchi, esche artificiali e la “strouille” (una pastura composta da sabbia, olio di pesce, sangue e acciughe).

Utilizzando una telecamera subacquea senza trappola, il team ha osservato il comportamento delle tanute davanti a ogni esca, valutando tre indicatori:

  1. Numero di pesci attratti all’ora
  2. Tempo di permanenza vicino all’esca
  3. Probabilità di “attacco” all’esca (comportamento alimentare)

🥇 E la vincitrice è… la cozza

Le tanute hanno mostrato il maggiore interesse e il comportamento alimentare più marcato verso le cozze, seguite da krill, granchi vellutati e gamberetti. L’esca peggiore? Le esche artificiali: nessuna tanuta ha mostrato interesse.

🔍 Curiosamente, alcune esche hanno generato solo interesse ma non un vero tentativo di nutrizione (come la “strouille” e le cozze in rete), suggerendo che anche la presentazione fisica dell’esca influisce molto.


⏱️ Il tempo è tutto

I dati mostrano che la maggior parte delle tanute si avvicina all’esca nelle prime ore di immersione della trappola. Questo suggerisce che tempi brevi di immersione possono ottimizzare la pesca evitando il rischio di fuga o scarsa efficacia dell’esca col tempo.


♻️ Verso esche più sostenibili

I risultati dello studio sono stati usati per sviluppare una esca semisintetica a base di polvere di cannolicchio, incorporata in un bioplastico biodegradabile. Un passo importante verso esche sostenibili e replicabili per la pesca artigianale.


Questo studio dimostra che conoscere le preferenze alimentari della tanuta è fondamentale per una pesca più mirata, selettiva e sostenibile. Trappole ben progettate e esche scelte con attenzione possono aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale.


📌 Hai mai pescato una tanuta? Quale esca ha funzionato meglio per te?
Scrivilo nei commenti!
Fonte : https://pdf.sciencedirectassets.com/271306/1-s2.0-S0165783625X00047/1-s2.0-S016578362500092X/main.pdf

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai
Leave a Comment

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *