Senza padre e senza marito. Non si tratta del primo caso di partenogenesi negli elasmobranchi. Era già accaduto in passato e sembra anche che non sia un evento cosi raro in natura, e puo’ addirittura continuare di generazione in generazione.

Lo squalo zebra (Stegostoma fasciatum) ospitato nell’Acquario del Queensland, lo scorso aprile aveva  deposto delle uova, con lo stupore dei curatori della struttura dato che viveva senza alcuna compagnia e l’ultimo accoppiamento risaliva a tre anni prima. I ricercatori dellUniversity of Queensland (che hanno pubblicato i propri risultati sulla rivista “Scientific reports) hanno in un primo momento ipotizzato che lo squalo zebra avesse potuto conservare gli spermatozoi ancora attivi del suo ultimo compagno. Tuttavia al test del DNA sono rimasti sorpresi di vedere che i piccoli avevano lo stesso corredo cromosomico della mamma.

uova di squalo zebra stegostoma fasciatum
Credit: dailymail.co

Lo squalo, secondo i ricercatori, si sarebbe adattato ad un ambiente ostile e solitario come quello di una vasca d’acquario riproducendosi senza alcun partner. Adesso si aspetta di capire se i piccoli saranno capaci di riprodursi con un partner o la partenogenesi continuerà in maniera spontanea.

Marcello Guadagnino
Marcello Guadagnino - Biologo Marino Biologo marino (Università di Palermo/Camerino) con 10 anni di esperienza nella pesca professionale in Francia per Pacific Peche. Collabora con Oceanis e enti di ricerca scientifica francesi per comunicazione e ricerca. Oltre 500 immersioni scientifiche nel Mediterraneo. Consulente scientifico ed esperto di pesca professionale. Linkedin : Visita il mio profilo LinkedIn
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