Perché alcuni granchi e gamberi camminano all’indietro

Perché alcuni granchi e gamberi camminano all’indietro

Il comportamento dei granchi e dei gamberi che camminano all’indietro ha suscitato interesse per decenni, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a comprendere le ragioni biologiche e evolutive di questo comportamento insolito. Questo movimento, che può sembrare controintuitivo rispetto al comportamento di altre specie animali, rappresenta un affascinante esempio di adattamento evolutivo.

Biomeccanica del movimento retrogrado

Il movimento all’indietro nei decapodi (il gruppo di crostacei a cui appartengono granchi e gamberi) è il risultato di una complessa interazione tra la struttura anatomica degli arti e il sistema nervoso. La morfologia dei granchi e dei gamberi, con arti posteriori più forti e più mobili rispetto agli altri arti, è ottimizzata per un movimento che avviene principalmente all’indietro. Questo tipo di cammino è il più efficiente in ambienti dove la velocità di fuga è fondamentale per la sopravvivenza.

Un adattamento evolutivo alla selezione naturale

Dal punto di vista evolutivo, il movimento retrogrado è strettamente legato alla selezione naturale. Le pressioni predatori e la necessità di evitare il pericolo in ambienti marini instabili sono le principali forze che hanno favorito lo sviluppo di questo comportamento.

  • Efficacia della fuga: Il movimento all’indietro consente a questi crostacei di spostarsi rapidamente, mantenendo la protezione sul loro corpo, che è orientato verso il predatore. Questo meccanismo di difesa è vantaggioso, soprattutto per quelle specie che abitano ambienti in cui la visibilità è ridotta e i predatori sono numerosi.
  • Navigazione nei fondali complessi: Granchi e gamberi vivono spesso in ambienti marini che presentano fondali complessi e irregolari, come rocce o fessure sabbiose. In questi contesti, camminare all’indietro consente loro di muoversi agilmente tra ostacoli senza dover cambiare la direzione o compromettere la propria velocità.

Le specie che camminano lateralmente: adattamento alla velocità e alla sicurezza

Il granchio verde(Carcinus maenas) è un esempio di specie che cammina lateralmente. Questo granchio, molto comune lungo le coste sabbiose e rocciose dell’Europa, ha una morfologia ottimizzata per il movimento laterale. Le sue gambe, disposte simmetricamente, gli consentono di muoversi rapidamente a destra e a sinistra, il che lo rende un predatore e una preda altamente adattabile. Questo comportamento gli permette anche di evitare i predatori, spostandosi rapidamente tra rocce e detriti.

Un altro esempio di granchio che cammina lateralmente è il granchio rosso delle Galapagos, che vive in simbiosi con le iguane marine delle Galápagos. La sua capacità di muoversi lateralmente è fondamentale per spostarsi agilmente tra le rocce vulcaniche delle isole e per sfuggire velocemente ai predatori, che lo cacciano anche durante i suoi spostamenti tra le fessure rocciose.

Questo movimento laterale non è solo una questione di velocità, ma anche di strategia difensiva. Infatti, spostarsi lateralmente permette a questi granchi di mantenere il corpo protetto rispetto a predatori provenienti da tutte le direzioni, mentre si avventurano lungo le coste o tra i rifugi naturali.

Altri granchi che camminano in avanti: l’efficienza evolutiva

Anche se la camminata laterale è comune, non tutte le specie di granchi seguono questa strategia. Alcuni granchi, come il granchio soldato australiano (Mictyris longicarpus), preferiscono camminare principalmente in avanti. Questa specie è nota per la sua abilità nel costruire complessi rifugi sabbiosi lungo le coste australiane. Il movimento in avanti permette a questi granchi di avanzare più velocemente in spazi relativamente liberi da ostacoli, come le spiagge sabbiose, per raggiungere i loro rifugi e nutrirsi.

Un altro esempio di granchio che cammina principalmente in avanti è il Libinia emarginata, un granchio che si trova in acque più profonde e che tende a spostarsi in linea retta per entrare e uscire rapidamente dalle tane. La sua capacità di camminare in avanti gli consente di coprire distanze più lunghe rispetto ai granchi laterali, e di rispondere rapidamente a situazioni di pericolo.

Adattamenti neurologici e muscolari

Le funzioni neurologiche di granchi e gamberi sono anch’esse adattate per il movimento retrogrado. Questi animali possiedono una rete di gangli che consente loro di controllare i movimenti in modo particolarmente efficiente. La stimolazione neuronale per il movimento all’indietro è coordinata da un circuito nervoso che, in risposta a segnali di pericolo, attiva un pattern motore specifico per la fuga immediata.

Inoltre, le articolazioni delle loro gambe sono progettate per consentire una flessione rapida e potente, facilitando movimenti veloci ed efficaci. Questo permette loro di raggiungere velocità notevoli in breve tempo, un fattore critico quando si devono evitare i predatori.

Il comportamento dei granchi e dei gamberi che camminano all’indietro non è solo una curiosità biologica, ma un esempio straordinario di adattamento evolutivo. La selezione naturale ha forgiato un comportamento che permette a queste specie di rispondere in modo rapido ed efficace alle minacce ambientali, garantendo la loro sopravvivenza in ambienti marini complessi e spesso pericolosi.

Gli studi futuri, che indagheranno ulteriormente la biomeccanica e i processi neurologici coinvolti, potrebbero svelare ancora più dettagli su come questi animali siano riusciti a sviluppare una tale abilità unica. In ogni caso, il movimento all’indietro rimane un’affascinante testimonianza della perfezione adattativa della natura.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai
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