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Oloturie

Le oloturie o cetroli di mare sono echinodermi, parenti strettissimi di ricci e stelle marine.

Sono animali dal corpo allungato rivestiti da un tessuto coriaceo che serve come arma di difesa. Le oloturie hanno alle parti opposte del corpo rispettivamente bocca e cloaca. La bocca delle oloturie è composta da dei tentacoli che in realtà sono dei pedicelli ambulacrali modificati che servono per portare cibo alla bocca. Le oloturie sono animali marini bentonici (tranne Pelagothuria natatrix, l’unico echinoderma pelagico che vive negli abissi. ), vivono infatti su fondali sabbiosi o rocciosi dove passano la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo. Le oloturie sono organismi detritivori, questa caratterista li porta ad essere utilizzati negli allevamenti di acquacultura per tenere pulito il fondale.

Tipiche degli ambienti costieri mediterranei, le oloturie abitano però tutte le acque costiere del pianeta. Spesso possono essere presenti in grandi numeri. In Mediterraneo la specie piu’ rappresentativa è Holoturia tubulosa, che vive a basse profondità, altre specie invece possono vivere sino agli 8000m di profondità. Organismi ben adattati alla vita estrema, le oloturie possiedono una simmetria bilaterale ma conservano un ricordo della simmetria pentaraggiata tipica del phylum¹.

struttura di un oloturia

Si muovono sul fondo grazie a pedicelli ambulacrali che funzionano come dei pistoni ad acqua. Le oloturie come le stelle marine hanno una grande capacità rigenerativa, ad esempio per difendersi da un predatore sono in grado di emettere dalla cloaca l’intestino ed i polmoni acquiferi per poi rigenerarli in breve tempo. Un altro organo di difesa sono i tubi di cuvier che possono emettere del filamenti appiccicosi che bloccano il predatore.

L’oloturia e la pesca

L’oloturia per noi europei non ha alcun interesse economico se non per qualche appassionato di pesca con il palamito che la utilizza per catturare le orate. Vengono spesso catturate con le reti da posta e rigettate in mare.

In Asia invece le oloturie sono molto apprezzate in cucina tanto che ad oggi le popolazioni di oloturie starebbero scomparendo.  In Cina un Kg di oloturie essiccate costerebbe intorno ai 100 dollari al Kg. Il prezzo elevato e’ dettato dalla scarsità degli esemplari, sempre piu’ difficili da reperire lungo le coste cinesi a causa di un pesca eccessiva.

Ma i cinesi hanno trovato la soluzione: importarli dall’estero. Ed in Italia hanno trovato terreno fertile, complici pescatori di frodo che li catturano in immersione. Una  pesca sub semplice, le oloturie infatti pascolano sul fondale in gruppi. Il subacqueo non deve far altro che prenderla con le mani e metterla nel retino. Soltanto che tutto cio’ e’ illegale.

Quali sono i reati commessi da chi pesca le oloturie destinate al mercato asiatico?

  1. Ogni pescatore puo’ catturare al massimo 5 Kg pro-capite
  2. La pesca con autorespiratori e’ vietata
  3. E’ assolutamente vietato vendere i risultati di una battuta di pesca sportiva

Delle regole spesso sconosciute che hanno portato diversi pescatori di frodo ad affollare le acque dei litorali per dedicarsi a questa pratica. Complice anche la crisi e la mancanza di lavoro, sono stati  e sono in tanti a cercare di convertire in denaro i risultati della loro pesca.

Un pericolo concreto per tutto l’ecosistema marino

Secondo uno studio del Cnr-Iamc si tratta di un pericolo concreto per l’ambiente marino. Le oloturie sono organismi detritivori per eccellenza. Fungono da biorimediatori naturali, capaci di depurare in maniera “eco-friendly” l’ambiente marino. La loro assenza porterebbe a degli squilibri importanti negli ecosistemi. A tal motivo i militari della Guardia Costiera stanno monitorando questo fenomeno preoccupante dettato da una forte richiesta dai mercati asiatici. Un fenomeno che potrebbe mettere in ginocchio un Mare Mediterraneo sempre piu’ in difficoltà.

¹ Fonte Doris.fr

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