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Pesca estrema: a caccia dei pericolosi serpenti di mare

Ogni anno 80 tonnellate di serpenti di mare velenosi vengono catturati nel Golfo della Thailandia, un business pericoloso per l’uomo ma anche per i serpenti.


Ogni giorno i pescatori del golfo dellaThailandiarischiano la vita per catturare i serpenti di mare. Un’azione rischiosa per entrambe le parti: i serpenti rischiano l’over-fishing, l’uomo rischia il morso velenoso.
Adesso le associazioni ambientaliste stanno chiedendo un programma di monitoraggio per valutare l’impatto sull’ecosistema della cattura dei serpenti di mare.
La rivista Conservation Biology ha pubblicato un report nel 2014 che vede un netto calo della popolazione dei serpenti di mare rispetto al decennio precedente. L’articolo scientifico “Sea Snake Harvest nel Golfo di Thailandia” cita:

Ogni anno, 82 tonnellate, approssimativamente pari a 225.500 individui di serpenti marini vivi vengono catturati e . Si tratta di una delle più grandi attività di raccolta di serpenti velenosi e rettili marini .


NGUYEN VAN CAO,  NGUYEN THIEN TAO,  AMELIA MOORE,  ALFRED MONTOYA,  ARNE REDSTED RASMUSSEN,  KENNETH BROAD,  HAROLD K. VORIS,  ZOLTAN TAKACS

I pescatori di serpenti di mare vanno a caccia di serpenti di notte a bordo di piccole imbarcazioni con piccoli equipaggi. Grazie ad una fonte luminosa con cui attirano i calamari, i pescatori riescono ad attirare anche i serpenti di mare.

Il commercio degli ultimi anni è cresciuto notevolmente. Se 20 anni fa c’erano 20 pescherecci che praticavano questa tecnica, oggi, nel golfo della Thailandia se ne contano più di 700, che catturano ogni anno fino a 80 tonnellate di serpenti di mare. In particolare la preda preferita è l’ Hardwick, un serpente di mare nero con delle fasce nere sul corpo.


A riva i serpenti vengono rapidamente pesati e ordinati per taglia. Un commerciante può selezionare 20-30 kg di serpenti in pochi minuti. Dato che un piccolo serpente pesa circa 500 g, uan sessantina di serpenti passano nelle mani dei commercianti in pochi minuti. A volte camminano anche a piedi nudi in grandi bacini pieni di serpenti marini vivi.

Naturalmente il vantaggio economico è superiore al rischio di essere morsi, e il commercio del serpente di mare trova sempre più operatori. Il serpente viene consumato come cibo, bevanda o anche medicina, sia in Thailandia che in Cina e Vietnam. Si dice che la carne sia una prelibatezza e viene cucinato sia in zuppe che fritto.

A volte il serpente viene immerso in vino di riso e servito come bevanda. Il sangue può anche essere miscelato con l’alcol. La gente crede che porti benefici alla salute. Viene anche preparato un medicamento che combatterebbe anoressia, insonnia e mal di schiena.

I serpenti di mare

I serpenti marini vivono principalmente delle coste dell’oceano Pacifico ed Indiano sia vicino la costa che in mare aperto. Amano le zone coralline dove vanno alla ricerca di prede, pesci in particolare.

Il veleno dei serpenti marini è estremamente potente. Rispetto ai serpenti terrestri, quest’ultimo riesce ad assorbire attraverso la superficie della pelle il 25% del fabbisogno di ossigeno.

In Mediterraneo i serpenti non sono presenti (almeno non ancora).

Credit : bbc.com
Immagini :Zoltan Takacs

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