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  • Ultima modifica dell'articolo:16 Luglio 2021

Vi è un pensiero comune che è quello che gli squali fagocitino tutto quello che passa sotto il loro muso. Questo non è affatto vero, molti squali sono carnivori, cioè e si cibano di prede sempre proporzionate alle loro dimensioni. Tartarughe, calamari, pesci, foche e crostacei sono per lo più le prede preferite da tali carnivori compreso il grande squalo bianco. Altri squali sono filtratori planctofagi (come il balena e il cetorino) che si nutrono di piccoli organismi che fanno parte del plancton. L’unica eccezione è quella dello squalo tigre che per pura curiosità spesso divora “pietanze” non proprio indicata nella sua dieta (sono stati ritrovati nello stomaco di un tigre: Una targa di un auto proveniente dalla California, una batteria d’auto, parti in metallo di imbarcazioni). E’ bene quindi distinguere le prede ed i metodi di caccia degli squali. Ricordiamo che molti di essi sono filtratori, altri detritivori e solo alcuni carnivori.

I denti degli squali

Come già detto esistono circa 500 specie di squali, con diete e dentature diverse. Spesso gli squali ingoiano il cibo senza masticarlo, e quindi i denti affilati non servono alla masticazione, ma per afferrare, dilaniare o stritolare. Squali bentonici come il palombo, si cibano di piccoli pesci, di granchi o di vongole, i loro denti non sono affilati ma assomigliano a delle piastre apppiattite molto simili a schiaccianoci. Altri squali come lo squalo toro o il mako hanno dei denti simili a spilli che servono a catturare prede molto veloci o viscide come i calamari.

Squalo Balena
Lo squalo balena si nutre di plancton, gamberetti, piccoli pesci e calamari. Quando si alimenta, questo squalo si avvicina alla superficie e apre la bocca, muovendo la testa ritmicamente da destra a sinistra per far defluire l’acqua e il nutrimento alle branchie, dove degli apparati filtranti simili a setacci fermano le prede. A questo punto l’animale compie dei singulti (da 7 ai 28 al minuto), necessari per convogliare le prede all’esofago. Si stima che per nutrirsi filtri 2 milioni di litri d’acqua all’ora.

Marcello Guadagnino

Web Editor : Marcello Guadagnino, biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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