Ecco come si sbiancano i coralli
Il fenomeno dello sbiancamento dei coralli chiamato comunemente con il nome inglese di bleaching è un evento che avviene quando i parametri biologici delle acque cambiano. I coralli duri che compongono le barriere coralline vivono in simbiosi con delle alghe unicellulari chiamate zooxantelle, microrganismi foto sintetici unicellulari. Una condizione chiamata endosimbiosi dato che la zooxantella vive all’interno della struttura esterna del corallo. Il corallo possiede uno scheletro costituito da carbonato di calcio, cristallizzato sotto forma di calcite. Le zooxantelle trovano spazio tra i micropori dello scheletro del corallo dando allo stesso la principale caratteristica del colore.
In base alla quantità di zooxantelle presenti il colore cambia da vivido a meno vivido. Le zooxantelle eseguendo la fotosintesi creano nutrimento per la colonia di popoli corallini, allo stesso tempo il corallo dona protezione alle zooxantelle che non possono essere predate.
Coralli e zooxantelle
La qualità della acque di deflusso sempre più acide ed il cambiamento climatico sta mettendo in difficoltà le barriere coralline. I coralli infatti si stanno sbiancando ovvero stanno perdendo il loro colore dato da delle piccole alghe unicellulari chiamate zooxantelle simbionti dei coralli. Lo sbiancamento dato dall’allontanamento delle zooxantelle equivale infatti alla morte dei coralli.
Corallo in buona salute
Corallo stressato
Corallo morto
In caso di acque acide, di cambiamenti di salinità o di aumento della temperatura delle acque (anche un aumento di 1.5° puo’ sviluppare il fenomeno) le zooxantelle muoiono portando alla morte anche il corallo per mancanza di nutrimeno. Il primo fenomeno visibile è quello della perdita di colore da parte del corallo. Lo scheletro in origine di colore bianco riprende il colore dello scheletro nudo.
Il bleaching
Lo sbiancamento dei coralli colpisce in particolare i reef che si trovano a basse profondità. Questa forma di stress ambientale ha molte domande e poche risposte. Ad essere messo in caso è sicuramente il riscaldamento globale, ma anche l’inquinamento è tra le cause del bleaching. Anche la variazione di un corso d’acqua dolce che sfocia in una laguna ove è presente una barriera corallina può portare a questo fenomeno.
La grande barriera corallina Australiana
Ad oggi la grande barriera corallina Australiana e la barriera corallina che compone gli atolli delle Maldive sono tra le più colpite dal fenomeno. Alle Maldive a seguito delle condizione climatiche estreme causate dal Nino nel 1998, sembra che non ci siano segni di ripresa da parte dei coralli.
Cosa accade se si sbiancano i coralli
I ricercatori hanno notato che il fenomeno avviene se i parametri dell’acqua cambiano e durano per qualche settimana. Se il corallo comincia ad espellere le alghe simbiontiche allora si innesca una degradazione irreversibile. Una volta cominciato il processo anche se i valori dell’acqua tornano ad essere normali, il corallo non sarà più in grado mantenere a se le zooxantelle portando alla morte la colonia. Una volta morto il corallo diventa preda di pesci pappagallo e dell’erosione del mare. In poche settimane la barriere si sgretola e l’ecosistema va in tilt.