Il blennide viviparo: il pesce che sfida la natura con la sua riproduzione unica

Il blennide viviparo: il pesce che sfida la natura con la sua riproduzione unica

Scheda del Blennide Viviparo (Zoarces viviparus)

Nome Comune: Blennide Viviparo
Nome Scientifico: Zoarces viviparus
Famiglia: Blenniidae
Distribuzione: Mare del Nord, Nord Atlantico, coste della Norvegia, Scozia, Danimarca e Inghilterra settentrionale
Habitat: Fondali marini freddi, acque profonde (fino a 300 metri)
Dimensioni: Lunghezza massima di 25 cm
Longevo: Fino a 6-7 anni

Caratteristiche Fisiche

Il Blennide viviparo è un pesce dal corpo allungato e cilindrico, con una testa grande e occhi sporgenti. Il suo aspetto è piuttosto discreto, caratterizzato da una pelle liscia e priva di scaglie visibili. La colorazione di questo pesce varia dal grigio al marrone chiaro, con sfumature che gli permettono di mimetizzarsi con i fondali rocciosi e fangosi dove abita. La pinna dorsale è lunga e continua lungo tutta la lunghezza del corpo, mentre la pinna caudale è arrotondata.

Comportamento e Alimentazione

Il Blennide viviparo è una specie bentonica, che vive vicino al fondale marino. Si nutre principalmente di invertebrati bentonici come crostacei, molluschi, piccoli anellidi e detriti organici. La sua dieta opportunistica gli consente di adattarsi ai cambiamenti delle risorse alimentari nei suoi ambienti.

Riproduzione: Viviparità

Una delle caratteristiche più affascinanti del Blennide viviparo è il suo metodo di riproduzione vivipara. A differenza di molti altri pesci che depongono uova, questa specie porta i suoi piccoli vivi, simile a quanto avviene nei mammiferi. La femmina di Blennide viviparo ha una gestazione che può durare tra i 6 e i 9 mesi, a seconda delle condizioni ambientali. Durante questo periodo, i piccoli si sviluppano all’interno del corpo materno, nutrendosi attraverso un funicolo simile alla placenta. Alla fine della gestazione, la femmina partorisce piccoli completamente formati, pronti per affrontare la vita nei fondali marini.

Adattamenti Evolutivi

La viviparità del Blennide viviparo rappresenta un vantaggio significativo in ambienti marini freddi e profondi, dove la deposizione di uova potrebbe esporre i piccoli a un rischio maggiore di predazione e danni ambientali. La protezione che la madre offre durante la gestazione aumenta le probabilità di sopravvivenza della prole. Inoltre, i piccoli nascono già in uno stadio avanzato, pronti a trovare cibo e riparo nei fondali marini.

Distribuzione e Habitat

Il Blennide viviparo è tipico delle acque fredde del Mare del Nord e delle regioni settentrionali del Mare d’Irlanda e del Mare del Nord Atlantico. Si trova principalmente su fondali rocciosi e fangosi a profondità che variano dai 50 ai 300 metri. Predilige acque fredde, con temperature comprese tra i 5 e i 15°C, un habitat che gli consente di prosperare grazie alla sua adattabilità alle condizioni di bassa temperatura e alle risorse alimentari abbondanti sul fondale.

Conservazione e Minacce

Attualmente, il Blennide viviparo non è considerato una specie a rischio, ma la salute delle sue popolazioni potrebbe essere influenzata da fattori come l’inquinamento e il cambiamento climatico, che alterano la temperatura delle acque e la disponibilità di habitat naturali. Monitorare le sue popolazioni è cruciale per garantire che questa specie continui a prosperare nel suo ambiente naturale.

Curiosità

  • Il Blennide viviparo è uno dei pochi pesci ossei che pratica la viviparità, un fenomeno che lo rende particolarmente interessante per gli studi evolutivi e riproduttivi.
  • La sua riproduzione vivipara è simile a quella di alcuni mammiferi, il che lo rende un caso raro nel regno dei pesci.
  • Nonostante la sua piccola taglia, il Blennide viviparo gioca un ruolo ecologico importante nei fondali marini, contribuendo al bilancio delle popolazioni di invertebrati bentonici.

Rilevanza per la Biodiversità

La presenza del Blennide viviparo nel suo habitat naturale sottolinea l’importanza di conservare gli ecosistemi marini freddi e profondi. La sua riproduzione unica e il suo adattamento agli ambienti estremi lo rendono un esempio affascinante di come la natura possa evolversi per rispondere a sfide ambientali complesse. La protezione di questa specie è quindi cruciale per il mantenimento della biodiversità marina.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai
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