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Vermi marini, i padroni del fondo

I vermi marini sono gli animali marini più presenti sul nostro pianeta, lavorati instancabili, che grazie alla loro peculiarità di nutrirsi a partire dalla catena del detrito mantengono in buono stato la composizione dei fondali. Questi animali si sono evoluti dalle zone costiere per poi man mano colonizzare gli ambienti più profondi.

I meccanismi nutritivi di questi animali sono differenti a seconda delle specie: tanti di essi sono filtratori, prelevando dall’ acqua filtrata elementi nutritivi, altri sono dei veri e propri predatori. Anche i meccanismi riproduttivi sono diversi e differenti a seconda delle specie, si conta che tra tutti i vermi esistano da 8 a 10 strategie riproduttive differenti.

Un gruppo di animali presenti sulla terra da circa 500 milioni anni, a cui l’evoluzione ha giocato un brutto scherzo differenziandoli in tantissime specie, talmente tante che ad oggi non si possono classificare tutte ma una stima sommaria dice che possono essere da 25.000 a qualche milione.

Nel 1700 Carlo Linneo classificò tutti gli animali con il corpo allungato e piatto in un’unica categoria definita Vermi, oggi questa classificazione è stata modificata creando un piccolo gruppo a cui fanno parte i vermi piatti o platelminti ed un gruppo più folto soprannominato Anellidi a cui appunto appartengono tutti i vermi segmentati. Il nome deriva dal fatto che questi animali presentano una evidente metameria di tutto il corpo, che appare suddiviso in molti anelli pressoché identici; deriva dal latino anellus (diminutivo di anulus) ossia piccolo anello.

Il verme spaghetto

Lanice conchilega

Lanice conchilega, chiamato anche verme spaghetto appartiene ad una delle migliaia di specie che popolano l’oceano. Il suo corpo è protetto in un tubo costruito con sabbia e muco. I sui tentacoli rimangono fluttuanti catturando detriti o microrganismi.

Il cetriolo di mare

Themiste lageniformis

Themiste lageniformis chiamato anche cetriolo di mare per la sua strana forma, vive tra le colonie di corallo o tra le rocce. Grazie alla tua corona di tentacoli si nutre filtrando gli elementi nutritivi disciolti nell’acqua.

Eunice o verme bobbit

Eunice

Le specie di Eunice possono raggiungere ragguardevoli dimensioni, con corpo lungo fino ad un metro. Sono organismi onnivori che si comportano come predatori o saprofaghi e vivono sotto le pietre, nella sabbia e nella fanghiglia delle zone costiere marine e oceaniche. A sorpresa attaccano prede di dimensioni anche maggiori di esse stesse per poi divorarli.

Pherecardia, un verme detritivoro e necrofago

Pherecardia

La riproduzione di Pherecardia striata avviene in piena notte, con l’alta marea e sotto l’influenza della luna piena. Sperma e uova secernono una neurotossina che protegge dai predatori. Questi vermi vivono in zone rocciose nutrendosi di crostacei ed anemoni

Il vermocane

vermocane

Hermodice carunculata è un polichete, un verme marino conosciuto anche con il nome di verme di fuoco o verme cane. I subacquei ed i pescatori in apnea lo conoscono bene. Il vermocane infatti è dotato di setole urticanti che rilasciano aghi ad uncino. Il risultato dell’attacco di un vermocane è una dolorosa irritazione della pelle.

Il verme albero di Natale

Verme albero di Natale

Le caratteristiche del verme albero di Natale sono le branchie colorate che si avvolgono a spirale. Questa caratteristica ne da appunto il nome dato che assomiglia ad un albero di Natale addobbato

Lo spirografo

spirografi

Lo spirografo vive all’interno di un tubo che viene prodotto dallo stesso animale dentro cui si ritira in caso di pericolo. È munito nella zona cefalica di branchie filiformi ricoperte di cilia e di ghiandole mucose, la cui funzione è di invischiare le particelle alimentari.

I vermi marini sono creature incredibilmente interessanti che svolgono un ruolo importante nell’ecosistema marino. Questi animali vivono in vari habitat acquatici, tra cui spiagge, fondali sabbiosi e corallini. In questo articolo, esploreremo i vermi marini, il loro ruolo nell’ecosistema marino e l’uso dei vermi marini nella pesca.

I vermi marini sono invertebrati che si nutrono principalmente di detriti organici e di altri organismi marini. Esistono molti tipi di vermi , ma tutti hanno un corpo allungato e una testa con una bocca circolare che può essere retratta all’interno del corpo. I vermi marini possono variare in lunghezza da pochi millimetri a diversi metri.

I vermi marini svolgono un ruolo importante nell’ecosistema marino come decompositori. Essi consumano materiali organici morti o in decomposizione, come foglie, alghe e carcasse di altri organismi marini. In questo modo, i vermi marini contribuiscono a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi marini, aiutando a mantenere pulite le acque e ad eliminare i rifiuti organici.

La raccolta di vermi marini può essere un’attività divertente e stimolante per i pescatori. Per raccogliere i vermi marini, è necessario scavare nella sabbia o nel fango sulla spiaggia o in altre zone costiere. I vermi marini possono essere individuati guardando i segni della loro attività, come i fori sulla superficie della sabbia o la presenza di materiale organico in decomposizione.

Tuttavia, è importante sottolineare che la raccolta di vermi marini dovrebbe essere svolta in modo responsabile per minimizzare l’impatto sull’ambiente marino. È importante seguire le normative locali sulla raccolta dei vermi marini e raccoglierli solo in quantità limitate. Inoltre, assicurarsi che l’area di raccolta non sia contaminata da sostanze chimiche o inquinanti.

Caratteristiche

  1. Morfologia: I vermi marini possono presentare una vasta gamma di forme e dimensioni. Alcuni sono lunghi e sottili, mentre altri possono essere corti e robusti. Possono avere segmenti distinti o essere privi di segmentazione. Alcuni vermi marini possono avere un corpo cilindrico, mentre altri possono essere appiattiti.
  2. Struttura del corpo: I vermi marini possono avere un corpo diviso in segmenti o possono essere privi di segmentazione. Hanno tipicamente una testa che può essere ben sviluppata con organi sensoriali come antenne o proboscide.
  3. Habitat: I vermi marini si trovano in una varietà di habitat marini, come fondali sabbiosi, scogliere coralline, fondali fangosi o addirittura in organismi come spugne o tubi di vermi. Alcuni vermi marini scavano gallerie nel sedimento o si nascondono tra le rocce o i coralli.
  4. Alimentazione: I vermi marini possono essere erbivori, carnivori o detritivori. Alcuni si nutrono di detriti organici, altri filtrano il cibo dall’acqua o si nutrono di organismi più piccoli presenti nel sedimento marino.
  5. Riproduzione: La riproduzione dei vermi marini può avvenire sia sessualmente che asessualmente. Alcuni vermi marini sono ermafroditi, ossia hanno organi riproduttivi sia maschili che femminili nello stesso individuo. Altri vermi marini possono avere sessi separati.
  6. Adattamenti specializzati: Alcuni vermi marini hanno sviluppato adattamenti specializzati per sopravvivere nel loro habitat. Ad esempio, alcuni vermi marini possono avere branchie o organi per scambiare ossigeno con l’acqua, mentre altri possono avere setole o ventose per muoversi nel sedimento o attaccarsi a superfici.
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