L’erogatore subacqueo, un dispositivo cruciale per gli appassionati di immersioni, rappresenta un elemento chiave nella sicurezza e nell’esperienza subacquea complessiva. Questo articolo scientifico offre una panoramica completa dell’erogatore subacqueo, esaminando le tecnologie sottostanti, i principi di funzionamento e le implicazioni ambientali dell’uso di questo dispositivo.
L’immersione subacquea è una delle attività più affascinanti che l’essere umano possa intraprendere. La possibilità di esplorare gli abissi dell’oceano richiede, però, un’attenta preparazione e l’uso di attrezzature specializzate, tra cui l’erogatore subacqueo. Questo dispositivo è responsabile della fornitura continua di aria o miscela di gas respirabile ai subacquei, consentendo loro di respirare sott’acqua in modo sicuro.
L’erogatore subacqueo è una complessa combinazione di ingegneria, che garantisce un flusso costante di aria o gas respirabile sotto pressione. Esistono diversi tipi di erogatori, tra cui erogatori ad erogazione continua (o a pistone) e erogatori ad erogazione bilanciata. Gli erogatori a pistone utilizzano un pistone per regolare il flusso d’aria, mentre quelli bilanciati utilizzano una serie di camere e meccanismi per mantenere una pressione costante, indipendentemente dalla profondità.
Un’altra tecnologia chiave è la valvola di sovrapressione, che protegge il subacqueo da eventuali aumenti di pressione improvvisi. Inoltre, il secondo stadio dell’erogatore, che il subacqueo tiene in bocca, è dotato di una valvola di demanda che regola il flusso d’aria in base alla respirazione del subacqueo.
L’erogatore subacqueo é l’elemento che permette al subacqueo di attingere alla risorsa di aria o di altre miscele contenute nella bombola. L’erogatore permette infatti di erogare i gas trasformando la pressione elevata contenuta nella bombola ad una pressione più simile possibile a quella dell’ambiente.
L’aria contenuta nella bombola subacquea viene compressa sino a piu di 200 atmosfere, questo permette di aumentare la quantità del gas contenuto all’interno riducendone al massimo il volume.
Questo permette di avere un’autonomia d’ immersione subacquea che varia in base alla profondità. Regolato dalla legge fisica di Boyle-Mariotte :
«A temperatura costante, il volume di una certa quantità di gas varia in modo inversamente proporzionale alla pressione a cui viene sottoposto.»
All’aumento della profondità si ha un conseguente aumento della pressione con una diminuzione del volume dei gas. Il gruppo di erogazione riduce la pressione in uscita permettendo cosi al subacqueo di ricevere respirabile con una pressione simile all’ambiente (o alla profondità) in cui si trova.
Il gruppo d’erogazione si suddivide in 2 parti, la prima chiamata primo stadio ed una seconda chiamata secondo stadio.

Il primo stadio
Il primo stadio, collegato direttamente alla rubinetteria della bombola tramite attacco DIN (a vite) o attacco INT (a staffa). Il primo stadio é il componente fondamentale che permette una riduzione della pressione dell’aria contenuta nella bombola da 200/300 atmosfere ad una pressione di gas simile all’ambiente esterno.
La pressione in mare aumenta di circa 1 bar (un’atmosfera) ogni 10m, ma la pressione reale che arriva nella bocca del subacqueo sarà comunque piu’ elevata rispetto alla pressione ambientale. Accade dunque che a 10 metri di profondità la bassa pressione fornita dal primo stadio sarà di 1 bar (pressione in superficie)+ 1 bar (pressione a 10 metri) + 7/10 bar che pervengono dal primo stadio.
Il primo stadio puo’ essere costruito sia a pistone che a membrana.
Un primo stadio “bilanciato a pistone” è costituito da due camere interne che si trovano all’interno dell’apparato costruito in acciaio inossidabile. La prima camera è in diretta comunicazione con il gas che vengono dalla bombola (camera di alta pressione); la seconda è chiamata “camera intermedia”. Dalla camera intermedia arriva il gas richiamato durante l’inspirazione del subacqueo.
Il primo stadio a membrana funziona con lo stesso principio del primo stadio a pistone dal quale si differenzia per la presenza di una membrana che isola completamente la camera intermedia dalla molla che fornisce la spinta di taratura.
Il secondo stadio
Grazie a delle fruste ad alta pressione, dei tubi polimerici flessibili, l’aria viene trasferita dal primo stadio al secondo stadio. Il secondo stadio non é nient’altro che l’apparato che il subacqueo porta alla bocca per ricevere l’aria della bombola. Il secondo stadio permette di abbassare ancora la pressione del gas sino a portarla alla stessa pressione di quella dell’ambiente. Il funzionamento è semplice ed automatico e negli erogatori di nuova generazione, grazie a particolari accorgimenti (quali tubi di Venturi, membrane sovradimensionate ecc.) permette al subacqueo di respirare a qualsiasi profondità in sicurezza e senza il minimo sforzo polmonare.

Principi di Funzionamento
Il funzionamento dell’erogatore subacqueo è basato su principi fisici fondamentali. Quando il subacqueo respira attraverso il secondo stadio dell’erogatore, la pressione nell’ambiente circostante è maggiore rispetto alla pressione all’interno del secondo stadio. Ciò fa sì che la valvola di demanda si apra, consentendo all’aria di fluire dal serbatoio al subacqueo. Quando il subacqueo smette di inspirare, la valvola di demanda si chiude, impedendo all’acqua di entrare nell’erogatore.
Il bilanciamento delle pressioni e la regolazione del flusso d’aria sono aspetti cruciali per garantire che il subacqueo possa respirare senza sforzo a qualsiasi profondità e in qualsiasi situazione.
L’octopus
Primo stadio e secondo stadio sono sempre coadiuvati da un manometro, da una frusta che viene collegata al GAV e da un secondo erogatore di soccorso. Montati insieme, vista la forma a polpo, il gruppo d’erogazione viene chiamato anche octopus.
Le marche
Oggi le marche più conosciute per gli erogatori subacquei sono Cressi, Beuchat, Scubapro, Mares, Apex, Seac Sub, Aqualung, ect
L’erogatore subacqueo è uno strumento fondamentale per gli amanti dell’immersione subacquea, garantendo la loro sicurezza e comfort sott’acqua. La sua complessità tecnica richiede una comprensione approfondita dei principi di funzionamento e delle tecnologie sottostanti. Inoltre, è essenziale che i subacquei siano consapevoli delle implicazioni ambientali dell’immersione e agiscano in modo responsabile per preservare gli ecosistemi marini.
La ricerca continua e lo sviluppo tecnologico nell’ambito degli erogatori subacquei promettono miglioramenti futuri nell’efficienza e nella sostenibilità dell’attrezzatura, contribuendo a preservare le meraviglie degli oceani per le generazioni future.