gav giubbotto assetto variabile

Il Gav : giubbotto ad assetto variabile

Gav è l’acronimo di giubbotto ad assetto variabile. Si tratta di vera e propria camera d’aria utilizzata dal subacqueo per regolare il proprio assetto durante le immersioni. In base alla quantità di aria contenuta all’interno del gav/jacket il subacqueo equilibra il proprio assetto per rimanere ad una quota evitando di risalire o scendere in profondità per effetto della variazione del volume di aria.

Il funzionamento del jaket per immersioni è semplice e si basa sul volume di aria presente nella camera d’aria. Una volta in acqua il subacqueo, grazie ai comandi che collegano il gav alla bombola d’aria, sarà in grado di gonfiare o sgonfiare il jacket premendo semplicemente due bottoni.

Differenti modelli di Gav per immersioni

Esistono diversi modelli di giubetto ad assetto variabile. Ci sono i modelli a sacca posteriore, i modelli a sacca singola e quelli a sacca doppia.

Il bilanciamento del subacqueo

Il peso del subacqueo deve essere bilanciato con il giusto volume di aria per equilibrare la spinta idrodinamica. Il subacqueo infatti una volta zavorrato tende a scendere rapidamente in profondità superati i primi 5 metri. Il jacket per immersioni cosi permette di mantenere una certa quota giocando poi soltanto con i polmoni, che sott’acqua hanno la stessa funzione del gav. La respirazione del subacqueo diventa cosi una micro regolazione dell’assetto.

Come funziona un jacket per immersioni

cressi jacket Gav giubbotto assetto variabile

Il Gav è collegato alla bombola d’aria grazie ad una frusta ad bassa pressione che grazie ad una valvola riesce a liberare aria all’interno della sacca del gav. Tale sacca possiede un corrugato che grazie ad un pulsante a valvola o a pistone è in grado di svuotare il jacket del tutto. L’assetto del subacqueo normalmente neutro diventa negativo scendendo in profondità. L’aria spinta nel giubetto allora contrasta la spinta negativa mantenendo l’assetto del subacqueo neutro. Durante la fase di risalita la pressione idrostatica diminuisce e l’aria presente nel Gav farà risalire il sub troppo velocemente. Grazie alla valvola di scarico il sub allora svuoterà il giubbotto jacket cercando di mantenere l’assetto neutro ad ogni metro durante la risalita.

Oltre al pulsante per lo sgonfiamento presente sul corrugato il gav presenta altri due scarichi di sicurezza che permettono di svuotarlo rapidamente ad esempio in caso di pericolo di risalito troppo rapida. Al contrario in caso di gonfiaggio repentino superiore ai 2 Bar una valvola è in grado di bloccare il flusso di aria.

Gav tasche e cinchie

Il gav da immersioni viene assicurato al corpo del subacqueo grazie ad un sistema di cinghie a clip che permettono un ottimo confort durante l’immersione. Tasche ed anelli poi permettono di poter trasportare tranquillamente lavagne subacquee, lampade assicurate con moschettoni o anche zavorre supplementari. Realizzato esteriormente in tessuto poliestere (dai 400 ai 1200 danari ) il jacket è resistente agli strappi ed alle esposizioni al sole ed alle alte temperature. Per evitare di caricare la schiena all’interno del gav è presente un’armatura fatta da uno schienalino in PVC rigido.

gav cressi

Come effettuare la manutenzione di un gav

Dopo ogni immersione, in particolare in acqua salata, il gav deve essere lavato in acqua dolce e svuotato poi totalmente dell’acqua che vi rimane all’interno della sacca. Lavate le valvole ed il corrugato, eliminate la sabbia e richiudete ogni volta le valvole raccordo con il tappo di plastica. Per evitare che la sacca si deformi potete anche gonfiare leggermente il gav prima di conservarlo per i periodi di non utilizzo.

Un po’ di storia

Evoluzione del giubbotto salvagente il giubbotto ad assetto variabile ha cominciato a far parte dell’attrezzatura subacquea tra il 1960 ed il 1970. Modelli semplici erano spesso riempiti a bocca o con delle piccole bombole da 400 cm³. Il Gav ha comunque migliorato in meglio la vita del subacqueo che sino al suo avvento doveva portare con se il peso della bombola montata su di uno schienalino. L’invenzione del jacket per immersioni sembra sia nata dall’utilizzo dei subacquei corallari che per evitare di rimanere schiacciati sul fondo portavano con loro dei sacchi di plastica che gonfiavano con l’aria della bombola per aiutarsi nella raccolta dei coralli.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

1 Comment

  1. Francesco

    Buongiorno sono un medico-legale e per motivi professionali vorrei, se possibile, scambiare qualche informazione con lei, grazie.

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