sagri nero

Il sagrì nero – Etmopterus Spinax

Il mondo sottomarino è un luogo di meraviglia e mistero, popolato da creature straordinarie che sfidano la nostra comprensione. Tra queste creature enigmatiche, il Sagrì Nero (Etmopterus spinax) emerge come una delle presenze più affascinanti e misteriose. Conosciuto anche come “squalo lanterna nero”, questo abitante delle profondità marine incarna la bellezza oscura e il fascino delle zone più remote degli oceani.

Caratteristiche Distintive

Il Sagrì Nero è un piccolo squalo appartenente alla famiglia Etmopteridae. Le sue dimensioni sono relativamente modeste, raggiungendo comunemente una lunghezza di circa 40-60 centimetri. La sua colorazione nerastra è una delle sue caratteristiche più distintive, fornendo un camuffamento perfetto nelle oscure profondità in cui vive.

Ambiente Naturale

Questo misterioso squalo è prevalentemente distribuito nelle acque profonde dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo, ma è stato avvistato anche in altre parti degli oceani mondiali. Le sue abitudini rendono difficile l’osservazione diretta, poiché predilige le profondità comprese tra i 200 e i 1.000 metri. Vive in un ambiente in cui la luce solare è scarsa o addirittura assente, sottolineando la sua adattabilità a condizioni estreme.

Bioluminescenza: Il Segreto delle Luci nel Buio

Uno degli aspetti più affascinanti del Sagrì Nero è la sua capacità di produrre luce propria attraverso la bioluminescenza. Questa caratteristica distintiva è presente in piccole fotofore situate lungo il corpo dello squalo. La bioluminescenza svolge un ruolo cruciale nelle strategie di caccia del Sagrì Nero, attirando piccoli pesci e prede nell’oscurità, dove lo squalo può colpirli con precisione.

Alimentazione e Strategie di Caccia

Il Sagrì Nero è un predatore abile, cacciando principalmente piccoli pesci, calamari e crostacei. La sua bioluminescenza funge da esca, attirando le prede nelle vicinanze prima di colpire con velocità e agilità. Questa strategia di caccia è cruciale nelle profondità oscure in cui abita, consentendo allo squalo lanterna nero di sopravvivere e prosperare in un ambiente ostile.

Adattamenti alla Vita Profonda

Le caratteristiche fisiche del Sagrì Nero sono adattate alla vita nelle profondità marine. Il suo corpo snodato e le pinne allungate gli conferiscono una manovrabilità straordinaria, consentendogli di navigare abilmente attraverso l’oscurità delle profondità oceaniche. Inoltre, la sua struttura corporea gli permette di resistere alle pressioni estreme delle profondità.

Minacce e Conservazione

Nonostante la sua affascinante adattabilità, il Sagrì Nero non è immune alle minacce ambientali. La pesca eccessiva, la distruzione degli habitat marini e i cambiamenti climatici rappresentano potenziali pericoli per questa specie. La conservazione degli ambienti marini profondi e delle creature che li abitano è cruciale per garantire la sopravvivenza del Sagrì Nero e di altre specie affascinanti che popolano le profondità oceaniche.

Un Capolavoro Oscuro della Natura

Il Sagrì Nero, con la sua bioluminescenza e il suo stile di vita misterioso, incarna la bellezza e la diversità del mondo sottomarino. Questo squalo lanterna nero continua a ispirare la curiosità e a spingere gli studiosi a esplorare le profondità inesplorate degli oceani. Proteggere il suo habitat naturale è fondamentale per preservare questo capolavoro oscuro della natura e garantire che le generazioni future possano continuare a maravigliarsi di fronte a creature così straordinarie.

E. spinax è una specie con scarso interesse commerciale che viene pescata solo come cattura accessoria con reti a strascico.

I dati del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico centro-meridionale orientale indicano che la specie è presente edgli stock in buono stato. Tuttavia, lo sfruttamento eccessivo degli stock ittici ha spinto molte attività di pesca a sfruttare le risorse marine a profondità oceaniche sempre maggiori e questa specie è adesso considerata vulnerabile alla pesca eccessiva a causa della sua maturità tardiva. Il ciclo riproduttivo in E. spinax dura da due a tre anni prima di dare alla luce i piccoli, il che suggerisce che questa specie ha una bassa fecondità. 

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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