Riconoscere il pesce fresco è fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti che consumiamo. Un pesce fresco non solo offre un sapore superiore, ma è anche ricco di nutrienti essenziali come proteine, omega-3 e vitamine.
Tuttavia, individuare un pesce fresco può rivelarsi una sfida, considerando la varietà di specie ittiche e le pratiche di conservazione. Diversi fattori contribuiscono a determinare la freschezza del pesce, e un consumatore attento deve prendere in considerazione aspetti quali gli occhi chiari e brillanti, le branchie umide e rosate, la pelle elastica e luminosa, e l’odore marino pulito.
Esaminare le squame e verificare la presenza di macchie o odori sgradevoli sono ulteriori indicatori di freschezza. Inoltre, la provenienza del pesce e il metodo di cattura possono influire sulla sua qualità, poiché pesci pescati in modo sostenibile e provenienti da fonti affidabili spesso offrono una garanzia di freschezza e integrità.
Chi acquista pesce nei grandi centri o nelle pescherie di città non ha la fortuna di vedere arrivare in porto il pescatore con il pescato. Per tale motivo questa guida vuole fare chiarezza su come scegliere il pesce da comprare e soprattutto sfatare alcuni miti che potrebbero portarvi a fare un acquisto erroneo.
Conoscere la provenienza del pesce
Per prima cosa chiedete al vostro venditore la provenienza del pesce o cercate di leggerlo nell’etichetta. Un pesce che non proviene dal Mar Mediterraneo ed in particolare dalle zone FAO 37 non è un pesce fresco dato che ha dovuto viaggiare diversi chilometri prima di arrivare sul bancone. Probabilmente si tratta di pesce congelato a bordo o addirittura surgelato ma non è pesce fresco. E, lo si capisce dal prezzo. Un prezzo alto spesso ci suggerisce proprio la freschezza dello pescato.
Sono i vostri sensi a farvi comprendere la freschezza del pesce. Mai piu’ sogliole molli o merluzzi che puzzano di ammoniaca. Affidatevi dunque all’olfatto, al tatto ed alla vista.
Riconoscere il pesce fresco è alla portata di tutti
L’odore del pesce
Il pesce non deve puzzare, non deve avere odore di marcio ma piuttosto un odore salmastro e tenue, deve ricordare l’odore del mare. Un pesce che puzza di per se sta andando in decomposizione. Questo avviene a causa di un composto organico chiamato trimetilammina che contiene una buona parte di azoto. La trimetilammina viene prodotta dai microrganismi che si trovano sulle squame del pesce in breve tempo. Se il pesce non è a contatto con il ghiaccio la temperatura tende a far proliferare i i microrganismi aumentando sempre di piu l’odore nauseabondo.
L’occhio de pesce
Osservate bene l’occhio del pesce e capirete subito se si tratta di un prodotto ittico fresco o meno. L’occhio deve essere ancora vivido, in rilievo e brillante. Un occhio di colore bianco è segno di pesce che sta andando a male. Diffidate se il pesce è già stato decapitato e mancano la testa e le branchie. Si tratta di una tecnica usata dai commercianti poco onesti per cercare di vendere i prodotti invenduti nei giorni precedenti. Per questo motivo quando andate nelle pescherie o nei mercati trovate sempre la testa dei grossi pesci come tonni e pesci spada accanto al corpo, serve proprio a far vedere al cliente la freschezza del pesce.
Le branchie
Devono essere di colore rosso acceso e devono ancora essere umide. Il colore delle branchie ci indica il colore del sangue che ancora non ha subito alterazioni.
La pelle
Deve essere ancora tonica, elastica ed umida. Deve essere presente in buona quantità ancora del muco cutaneo che ha una consistenza acquosa e di colore trasparente.
L’addome o peritoneo
Deve essere abbastanza rigido deve aderire ai muscoli del pesce.
Il tatto
Possiamo poi toccare il pesce, solo dopo quest’ultima prova possiamo dare il nostro responso. Un pesce fresco risulta avere una carne molto soda ed elastica. Lo si può verificare premendo con un dito sul pesce. Teniamo dunque il nostro dito sul pesce per circa 2 secondi. Dopodiché osserviamo il punto di pressione. Se sul pesce rimane un’impronta o una fossetta allora il pesce che state visionando non e’ fresco. Un ultima prova che potete fare (soltanto se avete il pesce in casa) e’ la prova dell’immersione. Il pesce fresco immerso in acqua non affonda.
Quando un pesce NON è fresco
Un pesce non fresco ha un occhio non in rilievo e la pupilla è di colore scuro tendente al nero. Le branchie perdono il colore rosso e si ingialliscono, comincia a formarsi una sorta di muco. Anche l’odore delle branchie saprà di marcio. La pelle comincia a perdere colore da subito e le squame si staccheranno con facilità dalla pelle se il pesce sta andando in decomposizione.
Come sapere invece se molluschi e crostacei sono freschi?
Per crostacei e molluschi i parametri cambiano; i molluschi (calamari, polpi e seppie) devono avere occhi brillanti e di colore scuro e il corpo deve restare umettato. L’odore non deve essere acidulo. Per quanto riguarda i molluschi bivalvi ( buona regola vuole che vengano acquisti vivi ) bisogna osservare il corpo carnoso e come aderisce alla conchiglia. Diffidate se vi trovate dinanzi molluschi già aperti con il piede carnoso posto all’esterno. E’ un segno di non freschezza del prodotto. Anche per i crostacei vale la regola che bisogna acquistarli vivi. Se non fosse possibile non esitate a toccare e ad odorare ed affidatevi ai vostri sensi.
Adesso occhio vivo e annusate. Siete in grado di riconoscere il pesce appena pescato sul bancone del pescivendolo.