La primavera, caratterizzata da cambiamenti climatici e stagionali significativi, esercita un impatto significativo sugli ecosistemi marini. Questo articolo scientifico esplora gli effetti della primavera in mare, concentrandosi su aspetti chiave come temperatura dell’acqua, fitoplancton, fauna marina e dinamiche oceanografiche. Attraverso la revisione della letteratura scientifica e l’analisi di dati oceanografici, si cerca di comprendere come questi cambiamenti stagionali influenzino la biodiversità e la salute complessiva degli ambienti marini.
Ma cosa succede sott’acqua in primavera? Come sulla terraferma anche il mare subisce profondi mutamenti durante l’anno. Il lungo inverno sta passando e il mare che è stato influenzato da correnti di aria fredda, ha perso tutto il calore che aveva immagazzinato con le calde temperature della bella stagione. La temperatura dell’ acqua che è scesa prepotentemente con l’inizio dei primi freddi ha indotto in uno stato di torpore la vita subacquea, molte specie ittiche si sono rifugiate nelle grandi profondità del Mediterraneo, dove l’acqua è più calda, aspettando l’ arrivo della primavera.
La primavera rappresenta un periodo di transizione cruciale per gli oceani, segnato da cambiamenti nelle condizioni atmosferiche e nella luce solare. Questi cambiamenti stagionali hanno impatti diretti e indiretti sugli organismi marini e sulle dinamiche oceanografiche. L’obiettivo di questo articolo è esplorare e analizzare gli effetti della primavera in mare, evidenziando le connessioni tra vari componenti dell’ecosistema marino.

Una murena
Mentre i primi raggi tentano di scaldare le acque, gli strati superficiali della colonna d’acqua, con una temperatura più bassa rispetto ad acque più profonde, affondano sotto il loro stesso peso. Si ha un inversione di masse d’acqua, con una risalita delle acque profonde più calde e ricche di elementi nutritivi. Questo fenomeno di risalita delle acque profonde è detto Upwelling. Il primo effetto si osserva sul fitoplancton, che ricopre un ruolo fondamentale: Il fitoplancton costituisce il cibo dello zooplancton erbivoro, il quale a sua volta è attivamente predato dallo zooplancton carnivoro e da pesci planctivori, questi ultimi, a loro volta, preda dei grandi piscivori.
Uno degli impatti più evidenti della primavera in mare è la variazione delle temperature dell’acqua. L’aumento della luce solare porta ad un riscaldamento graduale delle acque superficiali, influenzando la distribuzione delle specie marine e le dinamiche termiche dell’oceano. Questi cambiamenti possono influire sulla migrazione di alcune specie e sulla disponibilità di nutrienti.
La primavera è caratterizzata da un aumento della disponibilità di luce, stimolando la crescita del fitoplancton. Questi microorganismi fotosintetici costituiscono la base della catena alimentare marina e sono essenziali per la produzione di ossigeno. L’aumento del fitoplancton può avere impatti a cascata sulla fauna marina, influenzando le popolazioni di zooplancton, pesci e mammiferi marini.

Ascidie colorate
Le piccole diatomee si riproducono a ritmi sbalorditivi, aumentando il loro volume ed il loro numero. Non è possibile osservarle senza binoculare, ma sono così tante da intorbidire le acque. Si innesca cosi quella che in ecologia prende il nome di catena trofica : gli erbivori approfittano di questo immenso pascolo acquatico e si radunano a flotte nella colonna d’acqua più ricca di fitoplancton, fitte schiere di carnivori attirati dal banchetto degli erbivori si radunano anch’essi per nutrirsi degli erbivori.
Tutto questo movimento non può far altro che richiamare i grandi pelagici predatori, e dopo l’inverno passato in altre acque i nostri mari ritornano ad essere ricchi di vita .

Una seppia
Sospese nella colonna d’ acqua oltre che miliardi e miliardi di organismi fitoplanctonici vi sono una moltitudine di larve di organismi grandi e piccoli generate per nascere e crescere nello stesso tempo a questa grande fioritura algale, approfittando di questa grande abbondanza di nutrimento,importantissimo nei primi stadi del ciclo vitale. In tantissimi ritornano verso la costa, tornano le sardine, gli sgombri si aggregano in fitti banchi, i tonni si riuniscono per riprodursi come anche pagelli, saraghi e occhiate. Maturano anche le olive di mare ovvero i frutti della Posidonia.
Le variazioni nelle condizioni ambientali durante la primavera influenzano la distribuzione e il comportamento della fauna marina. Molti organismi marini, compresi i pesci migratori, rispondono ai cambiamenti stagionali nella temperatura dell’acqua e nella disponibilità di cibo. La primavera può quindi rappresentare un periodo cruciale per la riproduzione, la migrazione e la nutrizione di numerose specie marine.
La primavera gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche oceanografiche globali. I cambiamenti nella temperatura e nella salinità dell’acqua influenzano la circolazione oceanica e la formazione di correnti. Questi processi, a loro volta, hanno impatti sulla distribuzione di nutrienti e sulla biodiversità in diversi habitat marini.
Questo è solo un accenno di quello che succede in mare per spiegare che come ogni anno arriva inesorabilmente la PRIMAVERA.