Trovata tossina nociva per l’uomo nelle pinne di squalo
Il Finning uccide milioni di squali ogni anno, determinando l’estinzione di questi animali. Attenzione, questi animali potrebbe vendicarsi, anche dopo la loro morte …
Le pinne di squalo contengono una tossina, la BMMA (beta-N-metilammino-L-alanina) appunto, in grandi quantità. Questa tossina è coinvolta nella insorgenza di malattie neurodegenerative.
Questa tecnica di pesca permette di catturare gli squali per ricavarne solamente le pinne pinne. Una volta recuperate le pinne gli squali vengono ributtati in acqua andando incontro a morte certa. Ogni anno vengono uccisi circa 73000000 individui con questa crudele tecnica di pesca. Il mercato di vendita e acquisto delle pinne di squalo è senz’altro quello asiatico, dove le pinne vendono vendute essiccate, sotto forma di medicamenti o di cosmetici per la pelle.
Gli scienziati dell’Università di Miami, guidati da Kiyo Mondo hanno valutato il bioaccumulo di questa tossina lungo la catena alimentare. Gli scienziati hanno misurato organismi marini di alto livello trofico come gli squali. Le concentrazioni di BMMA nelle pinne di questi animali sono uguali o superiori a volte in gran parte da quelli presentati nei pazienti con malattia di Alzheimer o morbo di Lou Gehrig. Mangiare la carne di squalo è dunque altamente rischioso per la salute umana.
Il prezzo delle pinne è proporzionale alle loro dimensioni ed alla quantità di carne che contengono. In media, un chilo costa circa $ 700 . I campioni sono stati raccolti nel sud della Florida studiando in particolare la pinna dorsale di alcune specie di squali: lo squalo dormiente (Ginglymostoma cirratum), lo squalo pinna nera (Carcharhinus limbatus), il grande squalo martello (Sphyrna mokarran) Lo squalo toro (Carcharhinus leucas) , lo squalo dal muso nero (Carcharhinus acronotus), lo squalo limone (brevirostris Negaprion) ed il piccolo squalo martello (Sphyrna tiburo). Le analisi tossicologiche sono state effettuate utilizzando moderne tecniche cromatografiche.
Uno studio medico condotto da Deborah Mash nel 2009 ha mostrato che i pazienti che muoiono di malattia di Alzheimer e Charcot hanno livelli anormali di BMMA nel cervello, una media di 256 ng per mg. Nei pazienti sani non si riscontrano valori di BMMA. Questa tossina è quindi la causa principale della comparsa di malattie neuro degenerative come quella di Guam, un’isola nel Pacifico occidentale, collegata agli Stati Uniti. Le concentrazioni di questa tossina nelle pinne di squalo è di 144-1836 ng per mg.
I consumatori sono avvertiti!