La Storia del Canale di Suez

La Storia del Canale di Suez

Gli storici concordano sul fatto che il faraone egiziano Sesostri III fu il primo a pensare di costruire un canale che collegasse il Mar Rosso al Mediterraneo. Tuttavia, la vera storia del Canale di Suez inizia con i diritti di concessione, portando al processo di scavo che iniziò il 25 aprile 1859, quando il primo colpo di piccone fu dato nel Canale di Suez nella città di “Pelusio” (attualmente “Tell el-Farama”, un sito a Port Said) con la partecipazione di circa 20.000 lavoratori egiziani che svolsero il loro compito in condizioni umane estremamente difficili.

Dal momento della sua apertura il 17 novembre 1869, il Canale ha vissuto fasi storiche e grandi evoluzioni ed eventi, tra i quali il più significativo è stata la decisione di nazionalizzazione che ha restituito i diritti ai suoi proprietari, la chiusura del Canale dopo la guerra del 1967 e la sua riapertura nel giugno 1975. Di seguito sono riportati i più importanti di questi eventi:

1. Il Canale di Suez: Le radici dell’idea e i primi inizi

È noto, come riportano i libri di storia, che il faraone Sesostri III della XII dinastia fu il primo a pensare di collegare indirettamente il Mar Rosso e il Mediterraneo attraverso il Nilo e i suoi affluenti, al fine di promuovere il commercio e facilitare il trasporto tra Est e Ovest.

Le navi provenienti dal Mediterraneo transitavano attraverso il Nilo fino a Zagazig e da lì al Mar Rosso attraverso i laghi Amari che erano collegati a quel tempo. Tracce di questo canale sono ancora presenti oggi a Ginevra, vicino a Suez.

Il riscavo del Canale (610 a.C)

Nel 610 a.C., il canale fu riempito di sabbia, formando una barriera terrestre che isolava i laghi Amari dal Mar Rosso a causa della mancanza di manutenzione. Il faraone Necho II (noto anche come Nikos) fece un grande sforzo per scavare di nuovo questo canale e riuscì a collegare il Nilo ai laghi Amari, ma non riuscì a collegarli al Mar Rosso.

Nel 510 a.C., Dario I, re dei Persiani, mostrò un grande interesse per questo canale. Riuscì a ricollegare il Nilo ai laghi Amari, ma non riuscì, come i suoi predecessori, a collegarli al Mar Rosso se non con piccoli canali navigabili solo durante la stagione delle inondazioni del Nilo.

Nel 285 a.C., Tolomeo II superò tutte le difficoltà incontrate dai suoi predecessori e riuscì a ripristinare la navigazione lungo l’intero canale, dopo aver scavato la parte tra i laghi Amari e il Mar Rosso per sostituire i piccoli canali.

I Romani ritenevano che le esigenze del commercio richiedessero il riutilizzo del canale per la navigazione, così l’imperatore romano Traiano scavò un nuovo canale (98 d.C.) che partiva dal Cairo e si concludeva ad Abbassa, collegato con l’antico ramo di Zagazig.

Durante l’epoca bizantina (400 d.C.), il canale fu nuovamente trascurato e si riempì di detriti fino a diventare completamente inutilizzabile.

Nel 641 d.C., Amr Ibn Al-Aas ristabilì la navigazione nel canale, e lo chiamò Canale dell’Emiro dei Credenti. Ebbe l’idea di scavare direttamente un canale che collegasse il Mediterraneo al Mar Rosso, ma il califfo Omar Ibn al-Khattab lo dissuase, ritenendo che un tale scavo avrebbe potuto esporre l’Egitto alle inondazioni del Mar Rosso.

Nel 760 d.C., il califfo abbaside Abu Jaafar al-Mansur distrusse il canale per impedire che fosse usato per trasportare forniture agli abitanti della Mecca e Medina, che si erano ribellati al suo regime. La navigazione tra i due mari fu interrotta per circa undici secoli, durante i quali furono utilizzate rotte terrestri per il commercio egiziano.

Nel 1820, Muhammad Ali riparò una parte del canale per irrigare la zona tra Al-Abbassa e Al-Qassassine.

2. Il Canale di Suez: Dal firmato di concessione del 1854 fino alla cerimonia di inaugurazione del 1869

La vera storia del Canale di Suez iniziò con il primo firmato di concessione e i firmati successivi, passando per il primo colpo di piccone dei lavori di scavo fino alla fine dello scavo (il 18 agosto 1869), culminato con la cerimonia di inaugurazione il 17 novembre 1869.

Il primo firmato di Concessione:

Il primo firmato di concessione che diede a Ferdinand De Lesseps il diritto di costituire una società per la costruzione del Canale di Suez fu emesso il 30 novembre 1854. Questo firmato stabiliva nel primo articolo che De Lesseps dovesse costituire e gestire una società, e nel secondo articolo che il direttore della società fosse nominato dal governo egiziano, e nel terzo articolo che la durata della concessione fosse di novantanove anni dalla data di apertura del Canale. Nel quinto articolo, il governo egiziano avrebbe ottenuto annualmente il 15% dei profitti netti della compagnia. Questo firmato stabiliva anche che le tariffe di navigazione nel Canale fossero determinate di comune accordo tra il Khedivè e la compagnia, e che tutti i paesi fossero trattati allo stesso modo senza discriminazioni o privilegi, e che alla scadenza della concessione, il governo egiziano avrebbe preso il controllo del Canale e di tutte le sue installazioni.

Il secondo firmato di Concessione:

Il secondo firmato fu emesso il 5 gennaio 1856 e comprendeva 23 articoli che chiarivano le disposizioni del primo firmato . In particolare, gli articoli 14 e 15 del secondo firmato stabilivano chiaramente la neutralità del Canale. L’articolo 14 stabiliva: “Il Grande Canale Marittimo che si estende da Suez a El-Tina e i suoi porti resteranno sempre aperti come transito neutrale per tutte le navi mercantili.”

Creazione della Compagnia Universale del Canale Marittimo di Suez:

La Compagnia Universale del Canale Marittimo di Suez fu creata il 15 dicembre 1858 con un capitale di 200 milioni di franchi (8 milioni di sterline egiziane), diviso in 400.000 azioni, ciascuna del valore di 500 franchi. La compagnia destinò un certo numero di azioni a ciascun paese, con l’Egitto che ottenne 92.136 azioni, mentre gli Stati Uniti, l’Austria e la Russia ne ottennero 85.506. Tuttavia, questi paesi rifiutarono completamente di partecipare alla sottoscrizione. In risposta al loro rifiuto, l’Egitto fu costretto a prendere in prestito 28 milioni di franchi (1.120.000 sterline egiziane) a un interesse elevato per acquistare le loro quote, rispondendo all’insistenza di De Lesseps e desiderando sostenere il progetto per farlo riuscire. Di conseguenza, il numero totale di azioni possedute dall’Egitto raggiunse le 177.642 azioni, del valore di circa 89 milioni di franchi (3.560.000 sterline egiziane), ovvero quasi la metà del capitale della società.

Inizio dei lavori di scavo del Canale di Suez:

Il 25 aprile 1859 iniziarono i lavori di scavo del Canale di Suez, nonostante le obiezioni dell’Inghilterra e della Sublime Porta. Il 18 novembre 1862, l’acqua del Mediterraneo affluì nel lago Timsah, che a quel tempo era una terra bassa circondata da dune di sabbia e situata a metà strada tra Port Said e Suez. Il 18 agosto 1869, i due mari (il Mar Rosso e il Mediterraneo) si incontrarono per formare l’arteria vitale della navigazione mondiale. Questo grande progetto terminò dopo 10 anni di lavoro, con la rimozione di 74 milioni di metri cubi di detriti. I costi di questo progetto raggiunsero i 433 milioni di franchi (o 17.320.000 LE), quindi il doppio del valore stimato per la sua realizzazione.

L’inaugurazione del Canale in una cerimonia leggendaria (17 novembre 1869):

L’inaugurazione del Canale di Suez, avvenuta il 17 novembre 1869, è ricordata come uno degli eventi più sfarzosi e grandiosi del XIX secolo. Questa cerimonia non solo segnò l’apertura di una delle opere ingegneristiche più significative dell’epoca, ma rappresentò anche un simbolo di modernizzazione e di ambizione imperiale.

Preparativi e partecipanti illustri

La cerimonia fu organizzata con grande fasto dal Khedivè Isma’il Pasha, che desiderava farne un evento memorabile, capace di mettere l’Egitto al centro dell’attenzione mondiale. Furono invitati sovrani, principi e dignitari da tutto il mondo. Tra i partecipanti più illustri vi era l’Imperatrice Eugenia di Francia, moglie di Napoleone III, che fu l’ospite d’onore dell’evento. La presenza di Eugenia, nota per la sua eleganza e il suo carisma, contribuì ad accrescere il fascino e l’importanza della cerimonia.

Oltre a Eugenia, l’evento vide la partecipazione di rappresentanti della nobiltà europea e di altre personalità di spicco, tra cui il Principe ereditario d’Austria, il Principe Reale dei Paesi Bassi, e il fratello dello Zar di Russia, oltre a diplomatici e alti funzionari di molti paesi.

Sfarzo e spettacolo

Il Canale di Suez fu inaugurato con una serie di celebrazioni che durarono diversi giorni. Il culmine dell’evento fu una sontuosa processione di navi che attraversarono il nuovo canale, seguita da festeggiamenti spettacolari, tra cui banchetti, balli e spettacoli di fuochi d’artificio.

La cerimonia d’inaugurazione iniziò a Port Said, alla presenza dei dignitari e delle personalità invitate, che assistettero al passaggio delle prime navi attraverso il Canale. La flotta inaugurale comprendeva diverse navi da guerra e yacht reali, tutti splendidamente decorati per l’occasione. Le navi solcarono le acque del Canale sotto lo sguardo ammirato dei presenti, attraversando il deserto che ora, grazie a quest’opera, era stato trasformato in un collegamento vitale tra il Mediterraneo e il Mar Rosso.

Il raddoppio del Canale di Suez, noto anche come “Nuovo Canale di Suez,” è stato un progetto di ampliamento e modernizzazione significativo che ha avuto un impatto notevole sull’efficienza e sulla capacità della via d’acqua. Ecco una panoramica dettagliata del progetto:

Raddoppio del canale

  • Lancio: Il progetto è stato annunciato nel 2014 dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
  • Inaugurazione: Il Nuovo Canale di Suez è stato inaugurato ufficialmente il 6 agosto 2015.
  • Struttura: Il progetto ha visto la costruzione di un canale parallelo di 35 chilometri e l’ampliamento di 37 chilometri della sezione esistente, per un totale di 72 chilometri di lavori.

2. Obiettivi del Progetto

  • Aumento della Capacità: Il raddoppio ha permesso al Canale di accogliere un maggior numero di navi, aumentando la capacità da circa 49 a 97 navi al giorno.
  • Riduzione dei Tempi di Attesa: Prima del raddoppio, le navi spesso dovevano attendere in lunghe code per attraversare il Canale. Con il nuovo canale, il tempo medio di attraversamento è stato ridotto da 18 a 11 ore.
  • Miglioramento della Competitività: L’aumento della capacità e la riduzione dei tempi di attesa hanno reso il Canale di Suez più competitivo rispetto ad altre rotte marittime globali.

3. Impatto Economico

  • Entrate Incrementate: Le entrate annuali del Canale sono aumentate grazie alla capacità di gestire un maggior volume di traffico marittimo. L’obiettivo era quello di raddoppiare le entrate del Canale entro il 2023.
  • Occupazione e Sviluppo: Il progetto ha creato migliaia di posti di lavoro durante la fase di costruzione e ha stimolato ulteriori investimenti nelle infrastrutture locali e regionali.
  • Costi: Il costo stimato del progetto era di circa 8 miliardi di dollari, finanziati principalmente attraverso una campagna di obbligazioni destinata ai cittadini egiziani.

L’ostruzione del Canale di Suez nel 2021

Nel marzo 2021, il Canale di Suez, uno dei più importanti snodi commerciali al mondo, fu al centro dell’attenzione globale a causa di un evento straordinario: l’ostruzione del Canale da parte della nave portacontainer Ever Given. Questo incidente ha evidenziato la vulnerabilità di un’infrastruttura cruciale per il commercio internazionale, suscitando preoccupazioni e provocando conseguenze economiche significative a livello globale.

L’incidente

Il 23 marzo 2021, durante un viaggio dalla Cina ai Paesi Bassi, l’Ever Given, una delle navi portacontainer più grandi al mondo, lunga circa 400 metri e con una capacità di oltre 20.000 TEU (unità equivalente a venti piedi), si incagliò lateralmente nel Canale di Suez, bloccando completamente il traffico navale in entrambe le direzioni. Le condizioni meteorologiche avverse, con forti venti e una tempesta di sabbia, furono inizialmente indicate come la causa principale dell’incidente, anche se successive indagini considerarono anche possibili errori umani o tecnici.

Conseguenze immediate

L’ostruzione del Canale provocò un ingorgo marittimo senza precedenti: più di 400 navi rimasero bloccate in attesa di poter attraversare il Canale, causando ritardi significativi nel commercio globale. Tra le navi in attesa c’erano petroliere, navi cargo e navi che trasportavano beni di consumo essenziali, materie prime e persino bestiame.

La chiusura temporanea del Canale ebbe un impatto immediato sui mercati globali, facendo aumentare i costi del trasporto marittimo e i prezzi del petrolio, e causando interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali. Molte aziende si trovarono costrette a ritardare le consegne o a cercare rotte alternative, come circumnavigare l’Africa, una soluzione che però comportava notevoli aumenti di tempo e costi.

Il salvataggio e la riapertura

Dopo sei giorni di intensi sforzi di salvataggio, che coinvolsero rimorchiatori, draghe e l’assistenza di esperti internazionali, l’Ever Given fu finalmente disincagliata il 29 marzo 2021. Il successo delle operazioni di salvataggio fu accolto con sollievo a livello globale, e il Canale fu riaperto al traffico, permettendo il passaggio delle navi in attesa.

Nonostante la riapertura, le conseguenze dell’incidente si fecero sentire per settimane, con il traffico marittimo che richiese del tempo per tornare alla normalità. L’incidente sollevò anche interrogativi sulla sicurezza e la gestione del Canale, spingendo le autorità egiziane a considerare progetti per l’allargamento e il miglioramento della navigabilità del Canale.

Il Canale di Suez è una delle vie d’acqua più importanti e strategiche al mondo, sia dal punto di vista geopolitico che economico. Situato in Egitto, collega il Mar Mediterraneo al Mar Rosso, fornendo la rotta marittima più breve tra l’Europa e l’Asia. Questa posizione lo rende cruciale per il commercio globale. Ecco alcuni dati economici rilevanti:

1. Traffico e Volume di Merci

  • Percentuale del commercio mondiale: Circa il 12% del commercio globale passa attraverso il Canale di Suez.
  • Numero di navi: Nel 2022, circa 23.851 navi hanno attraversato il Canale, con una media giornaliera di circa 65 navi.
  • Tonnellaggio netto: Il tonnellaggio netto delle navi che attraversano il Canale è stato di oltre 1,4 miliardi di tonnellate.

2. Entrate Economiche

  • Entrate totali: Nel 2022, le entrate generate dal Canale di Suez hanno raggiunto circa 8 miliardi di dollari, rappresentando un’importante fonte di valuta estera per l’Egitto.
  • Tariffe di transito: Le tariffe variano a seconda del tipo e delle dimensioni della nave. Nel 2022, l’Autorità del Canale di Suez (SCA) ha incrementato le tariffe di transito per alcune categorie di navi, riflettendo l’aumento dei costi operativi e l’inflazione globale.

3. Ruolo nel Commercio Energetico

  • Petrolio e Gas: Una porzione significativa delle merci trasportate attraverso il Canale include petrolio e gas naturale liquefatto (GNL). Circa il 7-8% del petrolio mondiale e il 10% del GNL mondiale passano attraverso il Canale ogni anno.
  • Rotta per l’energia: Il Canale è una rotta vitale per l’energia, collegando i principali produttori di energia del Medio Oriente ai mercati in Europa e oltre.

4. Impatto sull’Economia Egiziana

  • Contributo al PIL: Le entrate del Canale di Suez costituiscono una parte significativa delle entrate governative egiziane e contribuiscono direttamente al PIL del paese.
  • Investimenti e Modernizzazione: L’Egitto ha intrapreso diversi progetti di ampliamento e modernizzazione del Canale negli ultimi anni, incluso il progetto del Nuovo Canale di Suez, completato nel 2015, che ha aumentato la capacità del Canale e ha ridotto i tempi di attesa per le navi.

5. Futuro e Sviluppo

  • Progetti di espansione: L’Egitto ha annunciato piani per ulteriori espansioni e miglioramenti per aumentare la capacità del Canale e adattarsi alla crescita del commercio globale.
  • Sfide: Nonostante l’importanza economica, il Canale di Suez deve affrontare sfide legate alla sicurezza marittima, al cambiamento climatico e alla competizione con altre rotte, come la rotta artica che potrebbe diventare navigabile a causa del riscaldamento globale.
pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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