In questa edizione incontriamo il Comandante di Lungo Corso Paolo Pignalosa, fondatore e figura guida di OCEANIS Srl, una realtà italiana che guarda al mare con sguardo scientifico, operativo e visionario. Più che formazione, innovazione. Più che consulenza, trasformazione. E tutto con un chiaro obiettivo: rendere la pesca più efficiente, tracciabile e sostenibile.
D: Comandante Pignalosa, qual è il cuore pulsante di OCEANIS?
Pignalosa:
OCEANIS è nata per sviluppare e diffondere tecniche innovative e sostenibili nel settore della pesca, dell’acquacoltura e della gestione delle risorse marine. Non puntiamo a cambiare genericamente il mondo della pesca, ma a cambiare il modo in cui si pesca nel mondo. E questo lo facciamo con approccio scientifico, multidisciplinare e collaborativo, coinvolgendo l’intera filiera: pescatori, tecnici, amministrazioni, ricercatori e industrie.











D: Qual è il vostro ruolo nelle grandi campagne internazionali come quelle sul tonno rosso?
Pignalosa:
Siamo attivi su tutta la filiera della raccolta e gestione dati nelle campagne ICCAT e collaboriamo con soggetti istituzionali per definire standard tecnici operativi, valutare video stereoscopici di pesce in gabbia e sviluppare sistemi di monitoraggio e marcatura altamente professionali. Non è solo una questione di controllo, ma di costruzione di fiducia tra operatori, autorità e mercati.
D: Si parla spesso di sostenibilità. Ma in concreto, come si applica alla vostra attività?
Pignalosa:
Per noi sostenibilità significa conoscenza scientifica, tecnologia e cooperazione. Non ci limitiamo a promuovere buone pratiche: sviluppiamo modelli innovativi, realizziamo valutazioni tecniche di fattibilità, supportiamo progetti pilota e promuoviamo trasferimenti tecnologici tra paesi e regioni. Il nostro focus è sul creare strumenti replicabili e misurabili, applicabili sia alle grandi marinerie che alle piccole flotte artigianali.
D: Avete anche una forte impronta europea e internazionale. Come si concretizza?
Pignalosa:
Partecipiamo a progetti di ricerca e sviluppo a scala comunitaria e globale, dalla progettazione alla diffusione dei risultati. Organizziamo eventi, coordiniamo reti di lavoro e contribuiamo alla circolazione del sapere tra territori e professionisti. Oggi, la pesca non è più locale: è un fenomeno globale che richiede soluzioni sistemiche, condivise e tecnicamente solide.
D: In un settore spesso diviso tra tradizione e innovazione, dove si colloca OCEANIS?
Pignalosa:
Al centro. Rispettiamo il mare e chi ci lavora da generazioni, ma riteniamo che la tradizione non possa sopravvivere senza innovazione. Il nostro obiettivo non è creare regole astratte, ma strumenti concreti: dalla gestione digitale delle flotte, al supporto logistico per gli osservatori scientifici, fino allo sviluppo di procedure per garantire tracciabilità e trasparenza nella filiera del pescato.
D: Qual è il prossimo orizzonte per OCEANIS?
Pignalosa:
Continuare ad essere un ponte tra la ricerca e la pratica, e tra chi il mare lo studia e chi lo vive ogni giorno. Ci muoviamo tra mare e scienza, tra progetto e realtà, sempre con la consapevolezza che una pesca moderna deve essere giusta, intelligente e condivisa. Non cerchiamo di cambiare il mondo della pesca: vogliamo cambiare la pesca nel mondo. E ci stiamo riuscendo.
🧭 A cura della redazione de Il Giornale dei Marinai
📌 Per approfondimenti: www.oceanissrl.it
Molto corretto e formativo.
Nando