Muskie pesce

I muskies sono veramente i pesci da 10.000 lanci ? Uno studio svela perchè sono cosi difficili da catturare

Per i pescatori sportivi del Nord America, il Muskie sono tra le prede più difficili da catturare. Come il luccio, il muskie si pesca a spinning con artificiali. Questo pesce, sogno di tantissimi pescatori, è conosciuto come il pesce dai 10.000 lanci, proprio perché è difficilissimo da catturare con gli artificiali.

Un gruppo di ricercatori dell‘Università dell’Illinois, ha cercato di capire per quale motivo questo pesce è cosi sfuggente agli artificiali. I ricercatori hanno passato gli ultimi 2 mesi con la canna in mano cercando di catturare più esemplari possibili.

Dopo aver cresciuto in vasca 68 esemplari, i ricercatori li hanno liberati in uno stagno praticando la pesca con gli artificiali ogni giorno.

“I risultati mostrano chiaramente che la cattura non è casuale. Ci sono tratti comportamentali che predispongono questi pesci alla cattura. Dobbiamo utilizzare le migliori pratiche ed i migliori artificiali per poterli catturare.

Dopo 35 giorni di pesca intensiva, ed aver provato tutte le combinazioni di artificiali possibili, i ricercatori ammettono che il muskie è veramente un pesce da 10.000 lanci. Infatti i ricercatori sono riusciti a catturare solamente 7 pesci in tutto questo lasso di tempo.  Inoltre, abbiamo visto che i tassi di cattura diminuiscono molto, molto rapidamente dopo i primi giorni”

Esox masquinongy, conosciuto comunemente come Muskellunge o Muskie, è un grande pesce predatore d’acqua dolce, simile al luccio europeo appartenente alla famiglia Esocidae. Questo pesce è molto diffuso nel continente Nordamericano: bacino fluviale del Mississippi, del Saint Lawrence e nei Grandi Laghi (fino agli estuari nella Baia di Hudson). È stato introdotto nei decenni passati in numerosi corsi d’acqua americani.
Abita le acque calme e limpide e ricche di vegetazione di laghi, stagni e fiumi. E’ stato dichiarato specie protetta in Ohio e Tennessee

In natura questi pesci sono meno aggressivi rispetto agli esemplari della stessa taglia allevati in vasca. John Bieber, uno dei ricercatori dice che il modello è in linea con la strategia di alimentazione dei muskies.

“Sono predatori molto sospettosi, il che significa che passano parte della loro vita sotto un tronco di un albero o sul fondo del fiume finché non arriva qualcosa che stimola l’attacco”. «Solo allora si attivano per catturare la preda. I muskies esploratori non attaccheranno perché vagano per il bacino cercando di trovare riparo o mettersi più a loro agio.

I ricercatori consigliano ai pescatori di affinare le loro tecniche e di evitare di lanciare a caso. Bisogna trovare i pesci pronti a sferrare l’attacco. Nel caso vediate un pesce che nuota, è inutile lanciargli l’artificiale, non attaccherà mai.

Se i pescatori finalmente possono essere felici di apprendere che non è colpa loro se i muskies sono così difficili da catturare, la ricerca ha implicazioni più profonde.

Poiché il comportamento dei pesci può essere trasmesso dai genitori alla prole, i pescatori hanno un interesse a cercare pesci grandi che non amano esplorare . Questi tratti rendono i muskies più propensi a seguire le esche artificiali. 

“La cattura e il rilascio sono fondamentali”, affermano i ricercatori. “E poi ci sono le migliori pratiche come pescare il pesce velocemente e rilasciarlo in un modo che riduca al minimo l’impatto della cattura sul pesce.

I muskies imparano a non farsi catturare

I ricercatori notano che la maggior parte dei pescatori sta catturando pesce in questi giorni, ma la pesca può essere intrinsecamente stressante per i pesci, portando a mortalità accidentale. Se accade abbastanza e gli individui vulnerabili alla cattura vengono rimossi dalla popolazione, altri comportamenti – quelli non compatibili con la cattura – possono diventare dominanti tra i muskies non catturati.

Secondo i ricercatori, le attuali osservazioni sul comportamento sono solo una componente dei tassi di cattura del muskie.

Perché i muskies sono il pesce da 10.000 lanci? Sono sedentari e si nascondono, quindi i pescatori devono inannzitutto scovarli. E abbiamo prove aneddotiche che questi pesci sembrano imparare quando i pescatori sono in giro ed evitano attivamente le esche. E poi c’è il contesto storico. Anni fa, la gente pescava questi pesci. I pesci vulnerabili sono stati eliminati e rimangono solamente pesci difficili da catturare.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *