pescare scorfani

Come pescare gli scorfani dalla barca

Consigli ed esperienze per pescare gli scorfani dalla barca.

In realtà non esiste un tecnica specifica per pescare gli scorfani. Lo scorfano è spesso specie unica del carniere. Specie molto solitaria non ama la vita diurna, ne tantomeno si solleva dal fondale, dove vive per gran parte del ciclo vitale. Le prede solitamente sono catturate dall ‘ultimo amo quello radente il fondale.

Forse soltanto a scopo riproduttivo o chissà per quale altro ignoto motivo, gli scorfani si radunano raramente per cui bisogna essere fortunati per pescarne diversi nella stessa battuta. Per pescare gli scorfani su fondali importanti è d’obbligo l’utilizzo dei mulinelli elettrici e di canne da bolentino almeno da 12-14 libre. Prima di collegare il terminale con il filo in bobina è utile sempre inserire una lampada stroboscopica per rendere il calamento più visibile ed attirare le prede attorno agli ami.

pescare scorfani

Dove abbiamo pescato gli scorfani

Il banco di Graham dista circa 30 miglia dal porto di Marinella di Selinunte, il fondale che li separa degrada molto dolcemente, per circa 3- 4 miglia il fondale non si solleva dai 40-45 metri di profondità indicando sugli ecoscandagli una vastissima prateria di Posidonia Oceanica. Graham è una vasta piattaforma rocciosa, che costituisce la bocca di un vulcano sommerso. Nel 1968 con il terremoto della valle del Belice fece ribollire le acque di Graham e si pensò che l’isola stesse per riemergere. Viste le diatribe politiche del ‘800 a scanso di equivoci la Regione Siciliana pose una targa sulla quale si legge “L’isola Ferdinandea era e resta dei Siciliani”.

Le migliori esche per pescare gli scorfani

Un ampio range di esche nel frigo, calamari a pezzetti, polpo spellato e sardine non devono mancare mai tra le esche del bolentinista. Sul fondo arrivano 5 ami, quello più prossimo al fondo innescato con un tocco di sardina rivestito dal mantello del calamaro, per stimolare due sensi della preda, l’olfatto e la vista. Gli ami più in alto invece innescati con piccoli calamaretti interi (una delle prede preferite per gli occhioni) ed il quinto amo, (foto amo cernia) quello più in alto, innescato con un mix molto voluminoso, calamari, sardine innescate dalla testa a grappolo ed uno sgombro tagliato a metà, questo per sperare di far incuriosire qualche cernia.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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