Un rarissimo esemplare di squalo Megamouth si è spiaggiato nelle Filippine. Probabile incidente causato dall’uomo
Uno squalo megamouth di circa 5 metri è stato ritrovato spiaggiato da alcuni pescatori vicino al porto di Pio Duran nelle Filippine. Si tratterebbe del 63° avvistamento conosciuto. Lo squalo, classificato per la prima volta nel 1976, è anche conosciuto con il nome di squalo boccagrande (Megachasma pelagios). L’esemplare rinvenuto era privo della pinna caudale, il che fa pensare che si tratti di un incidente di pesca, impigliato magari in una rete. La morfologia di questo animale è alquanto particolare: un corpo fusiforme ed una testa dalle dimensioni spaventose. Ma lo squalo non è pericoloso per l’uomo ma si nutre di plancton e piccoli crostacei a grande profondità. Sembra che questi animali vivano a grandi profondità e risalgano in superficie soltanto nelle ore notturne per catturare il plancton che staziona nelle acque meno profonde.
Il 30 agosto del 1998 due ricercatori italiani, Pietro Pecchioni e Carla Benoldi, sono stati testimoni di un attacco di 3 grossi capodogli ad uno squalo.
Stavamo studiando una popolazione di balene con un gruppo di volontari del WWF Italia lungo le coste dell’Isola di Naim, nell’arcipelago di Bunaken (124° 50 3 N, 1° 46 W), quando fummo testimoni di un evento eccezionale. Cercando dei cetacei incontrammo tre esemplari di Capodoglio (Physeter macrocephalus) che attaccavano uno squalo, i quali nuotarono via non appena approcciammo verso di loro con la nostra barca da una distanza di 10-12 metri.
A questo punto vedemmo chiaramente il profilo di un grande squalo (circa 5 metri). La base della pinna dorsale e le branchie mostravano i segni dell’attacco dei capodogli e lo squalo stava nuotando lentamente ed ancora piuttosto confuso in superficie. Probabilmete era uno squalo mangiatore di plancton con una testa grande in proporzione al resto del corpo. Aveva dei segni bianchi sulle estremita’ delle pinne e sulla bocca e uno scuro e triangolare sotto la gola. Il lobo superiore della pinna caudale era molto grande: avevano trovato un esemplare espremamente raro di squalo Megamouth (Megachasma pelagios)!