Il progetto di Citizen science “SharkApp” arriva dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn per coinvolgere attivamente pescatori, bagnanti e appassionati del mare nella tutela di questa preziosa e vulnerabile componente della biodiversità marina.
Da oggi, quando sarete a pesca o magari al mare, sia in spiaggia che in barca o durante un’immersione, se avvisterete uno squalo potrete usare Sharkapp per segnalarlo alla scienza e contribuire così alla salvaguardia dell’ambiente marino.
SharkApp è un progetto della Stazione Zoologica Anton Dohrn che, grazie ad un team di sviluppatori di eccellenza dell’Università Federico II di Napoli, ha pensato ad un prodotto scaricabile gratuitamente e specifico per le ricerche in mare. Le informazioni possono essere inviate in modo anonimo o con una registrazione, e tutti i dati e le informazioni saranno utilizzate solo dall’Ente e a fini esclusivamente scientifici.
L’obiettivo è di sensibilizzare cittadini sulla necessità di preservare il mare e i suoi abitanti – a partire proprio da quelli ingiustamente più temuti, ma al tempo stesso più vulnerabili. Gli squali sono in cima alla catena trofica e sono proprio loro a bilanciare e garantire l’equilibrio delle risorse di tutti gli oceni, compreso il Mar Mediterraneo. Il progetto raccoglie le segnalazioni da parte di tutti i fruitori “amanti” del mare e, coinvolgendoli, aumenta le conoscenze scientifiche. L’incremento della consapevolezza dell’opinione pubblica passerà attraverso un’importante attività di e-learning, per svelare la ricca biodiversità di specie presenti nel nostro mare con schede e immagini dedicate.
“L’iniziativa – afferma Massimiliano Bottaro, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn e coordinatore del progetto SharkApp insieme al collega Marco Signore – ha il fine di acquisire informazioni sugli squali dei nostri mari e di fare conoscere questi animali tanto preziosi quanto minacciati a cittadini ed addetti ai lavori”.
Massimiliano Bottaro
“Auspichiamo che questa azione di citizen science susciti interesse curiosità e voglia di partecipare a questa importante raccolta di dati” – continua Bottaro – e siamo già pronti ad estendere l’iniziativa a tutti gli altri grandi organismi marini del Mediterraneo (come cetacei e tartarughe), rafforzando le collaborazioni con altri organismi e istituzioni nazionali e internazionali come la FAO – che ha fornito gran parte delle immagini per le schede, insieme anche ad alcuni grandi fotografi subacquei – il CIESM ed il RAC/SPA: in questo contesto SharkApp sarà già un importante strumento nel progetto LIFE ELIFE dedicato alla salvaguardia degli squali, finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e coordinato dal nostro Ente, in collaborazione con CNR, UNIPD, le AMP di Tavolara e delle Pelagie, Costa Edutainment, Legambiente, Consorzio Mediterraneo, Algowatt e MER Lab”.