La tartaruga verde - Chelonia mydas 

La tartaruga verde – Chelonia mydas 

La tartaruga verde (Chelonia mydas), una delle specie di tartarughe marine più iconiche e diffuse al mondo, è un abitante maestoso degli oceani. Nota per la sua colorazione unica e il suo stile di vita affascinante, la tartaruga verde svolge un ruolo cruciale negli ecosistemi marini, contribuendo alla salute delle praterie di fanerogame e dei fondali marini. Sebbene sia venerata e protetta in molte culture, la tartaruga verde deve affrontare numerose sfide per la sua sopravvivenza, spesso a causa delle attività umane.

Caratteristiche fisiche

La tartaruga verde è una delle più grandi tartarughe marine, con adulti che possono raggiungere una lunghezza di oltre 1 metro e un peso compreso tra 150 e 200 chilogrammi.

La tartaruga verde - Chelonia mydas 

Il nome “verde” non deriva dal colore del guscio, che varia dal marrone scuro al verde oliva, ma piuttosto dalla colorazione verde del loro grasso, dovuta alla loro dieta erbivora.

Il carapace della tartaruga verde è liscio e presenta un profilo aerodinamico, che le consente di nuotare efficacemente. I loro arti anteriori sono trasformati in potenti pinne, adatte per lunghe migrazioni oceaniche, mentre quelli posteriori fungono da timoni per la direzione. I giovani esemplari, quando nascono, hanno un carapace scuro con margini bianchi, che si evolve nella colorazione tipica degli adulti man mano che crescono.

Distribuzione e habitat

Le tartarughe verdi sono presenti in tutti gli oceani tropicali e subtropicali del mondo. Si trovano in acque costiere e lagune, dove prediligono habitat ricchi di fanerogame marine e alghe, che costituiscono la loro principale fonte di alimentazione. Gli esemplari giovani, invece, sono più frequentemente avvistati in aree pelagiche, dove trascorrono i primi anni di vita in un periodo noto come “fase pelagica”, durante il quale si nutrono di plancton e piccoli organismi marini.

Le tartarughe verdi effettuano lunghe migrazioni tra le aree di alimentazione e le aree di nidificazione. Le femmine, in particolare, compiono viaggi che possono coprire migliaia di chilometri per raggiungere le spiagge dove sono nate, un comportamento noto come “fedeltà al sito di nidificazione”. Le principali aree di nidificazione si trovano in regioni tropicali, come le isole dei Caraibi, l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico, ma anche lungo le coste del Mar Rosso e del Mediterraneo Orientale.

Alimentazione

La dieta della tartaruga verde varia significativamente durante la sua vita. I giovani sono onnivori, consumando una varietà di organismi marini tra cui piccoli pesci, meduse e crostacei. Tuttavia, man mano che maturano, le tartarughe verdi diventano principalmente erbivore, nutrendosi di alghe e fanerogame marine. Questo cambiamento dietetico è cruciale per il loro ruolo ecologico, poiché contribuisce al mantenimento della salute degli ecosistemi marini, in particolare le praterie sottomarine, che sono importanti per la cattura del carbonio e la protezione delle coste.

Riproduzione

La riproduzione della tartaruga verde è un evento spettacolare che avviene su spiagge sabbiose, spesso durante la notte. Le femmine adulte ritornano sulla spiaggia dove sono nate per deporre le uova, un comportamento noto come natal homing. Dopo un viaggio a volte lungo centinaia di chilometri, le femmine scavano una buca nella sabbia con le loro pinne posteriori e depongono tra 80 e 120 uova per nido. Questo processo può essere ripetuto più volte durante una singola stagione di nidificazione.

Le uova si schiudono dopo circa 45-70 giorni, e i piccoli emergono durante la notte per ridurre il rischio di predazione. Una volta raggiunta l’acqua, iniziano una lunga e pericolosa fase della loro vita, cercando di sopravvivere agli attacchi di predatori come uccelli, pesci e granchi. Solo una piccola percentuale dei neonati raggiungerà l’età adulta.

Conservazione e minacce

La tartaruga verde è classificata come “in pericolo” dalla Lista Rossa della IUCN, a causa del declino delle sue popolazioni globali. Le principali minacce includono:

  • Caccia: La caccia per la carne, le uova, e in alcune culture, anche per il grasso e il guscio della tartaruga verde, è una delle cause principali della riduzione delle popolazioni.
  • Inquinamento marino: I rifiuti di plastica rappresentano un rischio significativo, poiché le tartarughe spesso ingeriscono sacchetti di plastica scambiandoli per meduse, causando soffocamento o blocco intestinale. L’inquinamento chimico, come metalli pesanti e pesticidi, può influire negativamente sulla loro salute e capacità riproduttiva.
  • Perdita di habitat: La distruzione delle spiagge di nidificazione a causa dello sviluppo costiero, delle infrastrutture turistiche e dell’erosione costiera riduce gli spazi sicuri dove le femmine possono deporre le uova.
  • Cambiamenti climatici: L’innalzamento del livello del mare e l’aumento delle temperature della sabbia influiscono sulla proporzione dei sessi dei piccoli, dato che la temperatura di incubazione determina il sesso delle tartarughe. Temperature più elevate possono portare a una prevalenza di femmine, compromettendo la futura riproduzione della specie.

Ruolo ecologico e importanza culturale

Le tartarughe verdi svolgono un ruolo ecologico fondamentale. Come erbivore, aiutano a mantenere in equilibrio le praterie di fanerogame, prevenendo l’eccessiva crescita di alghe che potrebbe soffocare altre forme di vita marina. Inoltre, le tartarughe contribuiscono alla dinamica dei nutrienti negli ecosistemi marini, favorendo la biodiversità e la produttività.

Dal punto di vista culturale, le tartarughe verdi sono considerate simboli di longevità e saggezza in molte culture. In alcune tradizioni, sono viste come guide spirituali e sono oggetto di numerose leggende e storie. Il loro significato spirituale e la loro bellezza naturale le rendono protagoniste di molti programmi di conservazione e di turismo sostenibile.

Iniziative di conservazione

Esistono numerosi sforzi a livello globale per proteggere le tartarughe verdi. Questi includono:

  • Aree Marine Protette: La creazione di riserve marine e aree protette in cui la pesca è regolamentata o vietata, protegge gli habitat cruciali per la sopravvivenza delle tartarughe.
  • Programmi di sensibilizzazione: Educare le comunità locali sull’importanza delle tartarughe verdi e sui metodi di pesca sostenibili contribuisce alla loro conservazione.
  • Regolamentazione della pesca: Modificare le pratiche di pesca per ridurre il bycatch (catture accidentali) delle tartarughe, come l’uso di ami circolari al posto degli ami a J.
  • Protezione delle spiagge di nidificazione: Le spiagge di nidificazione sono spesso protette e monitorate, e le comunità locali vengono coinvolte nella loro gestione.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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