Phallusia mammillata, conosciuta comunemente come pigna di mare, rappresenta un membro della famiglia Ascidiidae nell’ordine degli Ascidacea.
Questa specie si trova su superfici molto diverse, fondali rocciosi, sabbiosi o fangosi, dalla superficie (2 a 3 m di profondità) fino a 200 m.
DESCRIZIONE: Forma solitaria di ascidia che può raggiungere un’altezza di 20 cm, questa specie ha un corpo rivestito da una spessa tunica cartilaginea, con numerose protuberanze rotonde disposte irregolarmente. Il suo colore è bianco, traslucido con riflessi bluastri. La sua forma è diritta, fissata al substrato dalla base. È attraversata da parte a parte dall’acqua attraverso due sifoni: inalante ed esalante.
SPECIE SIMILI: Styela plicata condivide gli stessi biotopi. La sua tunica, anch’essa rigonfia, e il suo colore talvolta simile a quello di Phallusia mammillata possono causare confusione con questa specie.
ALIMENTAZIONE: Questo animale è un filtratore attivo: l’acqua entra attraverso l’orifizio buccale, il sifone buccale, munito di una corona di tentacoli sensoriali capaci, per contrazione, di chiudere l’ingresso agli oggetti aspirati troppo grandi. Il liquido che entra sbocca all’interno di una sacca branchiale, per essere trasportato attraverso fessure chiamate trémas. Passerà quindi nella cavità chiamata peribranchiale prima di uscire attraverso il sifone cloacale, il sifone esalante. Le particelle contenute nell’acqua vengono trattenute alle fessure del filtro. Saranno avvolte da muco e formeranno un aggregato nutritivo che verrà portato allo stomaco attraverso l’esofago grazie al movimento dei ciglia. La digestione è facilitata dall’azione della ghiandola digestiva adiacente allo stomaco. I rifiuti della digestione saranno eliminati da un intestino abbastanza lungo con un ano che sbocca vicino al sifone esalante.
RIPRODUZIONE : È sessuata. Gli ovuli fecondati dagli spermatozoi daranno origine a una larva particolare che occupa un posto speciale e distintivo in questo phylum, proprio prima dei vertebrati. Infatti, ogni larva, planctonica, assomiglia a un girino munito di un asse: la corda dorsale, equivalente di una colonna vertebrale. Questa larva libera si attaccherà rapidamente alla testa al substrato per trasformarsi progressivamente nella forma adulta. Durante questa modifica di aspetto, la coda e la corda regrediranno.
DIVERSITÀ BIOLOGICA: La tunica che ricopre il corpo delle ascidie è composta da sostanze organiche e inorganiche, in particolare la tunicina chiamata “cellulosa animale”. Queste ascidie, come gli animali appartenenti al sotto-phylum dei Tunicati, sono le uniche a possedere questa sostanza che caratterizza il regno vegetale.
ORIGINE DEI NOMI: Origine del nome in italiano Ascidia bianca: dal greco [ascid] = piccola bisaccia, e bianca a causa del suo colore comune.
Origine del nome scientifico Phallusia, phallus: organo riproduttivo maschile, allusione alla sua forma e alla sua posizione; mammillata: mammellata (Rémy Perrier IX), per allusione alla sua foggia