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Fermo Pesca 2025: calendario, novità e indennità per i pescatori italiani

Il fermo pesca è una misura fondamentale per garantire la sostenibilità delle risorse marine e la tutela dell’ecosistema. Nel 2025, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha introdotto nuove disposizioni per regolamentare i periodi di interruzione temporanea delle attività di pesca. Questo articolo fornisce una panoramica completa sul fermo pesca 2025, incluse le date, le novità normative e le informazioni sull’indennità per i pescatori.​

Cos’è il Fermo Pesca?

Il fermo pesca è un’interruzione temporanea e obbligatoria delle attività di pesca, finalizzata a:​

  • Consentire il ripopolamento delle specie marine
  • Preservare l’equilibrio dell’ecosistema marino
  • Garantire la sostenibilità a lungo termine del settore ittico​

Questa misura è regolamentata annualmente dal MASAF, in collaborazione con le autorità marittime locali e le associazioni di categoria.​

Durata e tempistiche: La durata del fermo pesca può variare a seconda della specie di pesce, della zona e dell’obiettivo ecologico da raggiungere. Alcuni fermi possono durare solo alcune settimane, mentre altri possono estendersi anche a 2-3 mesi. Le tempistiche sono spesso decise in base alla stagione di riproduzione di particolari specie marine.

Il fermo pesca rappresenta una misura fondamentale per la protezione delle risorse marine e per garantire la sostenibilità a lungo termine del settore ittico. Questo periodo di sospensione temporanea delle attività di pesca obbligatorie, stabilito dalle autorità competenti, è pensato per permettere alle specie marine di riprendersi e ripopolarsi, assicurando così che gli stock ittici restino abbondanti per le generazioni future. Oltre alla protezione ecologica, il fermo pesca ha anche un impatto economico significativo, in quanto le imprese di pesca possono beneficiare di supporti economici, come la cassa integrazione guadagni speciale (CIGS), per affrontare il periodo di sospensione. Durante il fermo, infatti, i pescatori non sono tenuti a lavorare, ma possono richiedere sussidi per compensare la mancanza di reddito derivante dalla fermata obbligatoria. Tuttavia, il fermo pesca non riguarda solo gli aspetti economici: rappresenta anche una sfida per le imprese che devono adattarsi a questa pausa, cercando soluzioni alternative, come la manutenzione delle attrezzature da pesca o l’investimento in pratiche di pesca sostenibile. In aggiunta, le autorità di controllo, come la Guardia Costiera, sono impegnate nel monitoraggio delle attività per garantire che le normative vengano rispettate, con sanzioni previste in caso di violazioni. In alcune regioni, l’applicazione di fermo pesca può essere anche su base locale, rispondendo alle specifiche necessità ecologiche del territorio, integrando così le misure nazionali con azioni mirate a tutela delle risorse locali.

Differenza tra fermo obbligatorio e non obbligatorio

Il fermo pesca obbligatorio è un periodo in cui le autorità competenti (come il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, MASAF) stabiliscono che tutte le imbarcazioni di pesca devono sospendere le attività per garantire il ripopolamento delle risorse marine e la conservazione dell’ecosistema. Questo tipo di fermo è imposto a livello nazionale o regionale, a seconda delle esigenze ecologiche, e non può essere evitato dalle imprese di pesca.

Il fermo pesca non obbligatorio, invece, è una misura facoltativa che le singole imprese di pesca possono decidere di attuare. In questi periodi, le imbarcazioni possono scegliere di fermarsi per motivi economici o per rispettare periodi di riposo biologico, ma non sono obbligate a farlo. In genere, le decisioni sui periodi di fermo non obbligatorio dipendono dalle politiche aziendali e dalle condizioni di mercato.

Calendario del Fermo Pesca 2025

Il decreto ministeriale n. 0124436 del 18 marzo 2025 stabilisce i periodi di fermo pesca per le diverse aree geografiche italiane. Le date variano in base alla zona e agli attrezzi utilizzati.

Mar Adriatico (GSA 17 e 18)

  • Trieste ad Ancona: dal 31 luglio al 13 settembre 2025
  • San Benedetto del Tronto a Bari: dal 16 agosto al 29 settembre 2025​

Mar Ionio, Mar Tirreno e Mar Ligure (GSA 8, 9, 10, 11, 18 e 19)

  • Brindisi, Gallipoli, Taranto, Corigliano Calabro, Crotone, Reggio Calabria, Bagnara Calabra, Vibo Valentia, Gioia Tauro, Napoli, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Salerno, Gaeta, Roma Fiumicino, Civitavecchia, Livorno, Porto Ferraio, Marina di Carrara, Viareggio, Genova, Imperia, Savona, La Spezia, Milazzo, Palermo, Trapani, Cagliari, Oristano, Porto Torres, La Maddalena, Olbia: dal 1° ottobre al 30 ottobre 2025​

Questi periodi si applicano alle unità da pesca autorizzate all’utilizzo di reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi e reti gemelle a divergenti .​Qdpnews

Novità del Decreto Fermo Pesca 2025

Il decreto 2025 introduce importanti novità per il settore:​

  • Flessibilità nella scelta dei periodi di fermo: le imprese di pesca possono scegliere autonomamente i periodi di fermo, adattandoli alle proprie esigenze operative e alle condizioni meteo-marine locali .
  • Nuovo sistema di calcolo dello sforzo di pesca: è stato adottato un nuovo sistema per calcolare lo sforzo di pesca, al fine di garantire una gestione più sostenibile delle risorse ittiche .
  • Possibilità di pescare nei fine settimana: confermata la possibilità di pescare anche il sabato e la domenica, eliminando i giorni obbligatori di fermo pesca .​

Indennità per il Fermo Pesca

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I lavoratori dipendenti delle imprese di pesca marittima possono richiedere un’indennità di sostegno al reddito durante il periodo di fermo pesca. Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite il nuovo portale “Fermo Pesca” dal 23 aprile al 16 giugno 2025 .​

Requisiti per l’indennità

Presentare la domanda entro i termini stabiliti​

Essere dipendenti di imprese adibite alla pesca marittima

L’impresa deve essere soggetta al fermo pesca obbligatorio o non obbligatorio

I

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai
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