La razza pastinaca o trigone – Dasyatis pastinaca

Il trigone, razza o pastinaca (Dasyatis pastinaca), è un elasmobranco parente prossimo degli squali che vive in Mediterraneo, in Atlantico e nel golfo di Guinea.

Si tratta di una specie prevalentemente costiera piuttosto frequente tra i 10 ed 50 metri anche se può arrivare sino ai 100 metri di profondità. Ama cercare le prede nascoste su fondali sabbiosi anche se si avvicina spesso alle foci dei fiumi per predare i molluschi e i crostacei nascosti sotto la sabbia.

La razza pastinaca ha un corpo appiattito dorso-ventralmente e possiede due grandi pinne pettorali. Puo’ superare il metro di lunghezza e pesare sino a 20 Kg. Ad oggi la lunghezza massima nota di questo pesce è di 2.50m.

La coda , che rappresenta il 60% della lunghezza totale, ha un aspetto simile ad una frusta e, a un terzo della sua base si trova un prolungamento della colonna vertebrale, un vero e proprio aculeo detto dardo collegato a ghiandole velenose sottocutanee. La superficie dorsale è grigio bluastra o color ruggine, a volte con macchie bianche.
Gli occhi si trovano sulla superficie dorsale mentre la bocca, le narici e le fessure delle branchie (cinque fessure su ciascun lato) sono sul lato ventrale. Accanto agli occhi, una valvola per inalazione, chiamata spiracolo, porta l’acqua nelle branchie. I denti sono numerosi e piccoli, appuntiti nei maschi, conici nelle femmine.
La coda funge da semplice timone e non viene utilizzata per il nuoto. Sono invece le grandi pinne pettorali che permettono il nuoto alla razza pastinaca. Le pinne pettorali permettono anche alla razza pastinaca di “scomparire” sotto la sabbia in pochi decimi di secondo.

Dasyatis pastinaca

La pastinaca comune si nutre di granchi, gamberi e altri crostacei che vivono sul fondo ma anche di piccoli pesci piatti. Caccia sepolta nella sabbia tendendo delle vere e proprie imboscate alle sue prede.

Riproduzione

La fecondazione è interna. Le pinne pelviche del maschio si trasformano in appendici copulatorie, chiamate pterygopodi, forniti di uncini che afferrano la femmina durante l’accoppiamento. Una volta completato il trasferimento dello sperma, il maschio secerne un’altra sostanza che chiude l’apertura genitale della femmina, evitando ulteriori accoppiamenti. La pastinaca è ovovivipara.  Le femmine danno alla luce dai 4 ai 9 piccoli due volte all’anno dopo una gestazione di quattro mesi.

Il veleno del trigone pastinaca

Il veleno del trigone ha effetti emolitici, neurotossici e cardiovascolari. È termolabile. Il dolore causato dal dardo è immediato e cresce rapidamente, con irradiazione e formazione di edema. La guarigione è molto lenta. Il veleno provoca nell’uomo l’ittiocantossina e provoca effetti simili alla cancrena e al tetano. Non è un animale aggressivo se non si sente attaccato.

La pesca del trigone

Questo pesce non ha nessun interesse economico. Viene catturato per errore nelle reti da posta o nei palamiti derivanti per pesci pelagici.

Curiosità

L’aculeo di un trigone nel settembre del 2006 si è conficcato nel petto del celebre documentarista australiano Steve Irwin portandolo alla morte dopo pochi secondi. Sembra che l’aculeo abbia colpito una delle arterie vicino al cuore.

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