Una guida per principianti per iniziare la pesca a traino e pescare i primi pesci.
Si tratta di una tecnica divertente e praticata da buona parte dei diportisti. Basta una buona canna, un buon mulinello ed un artificiale per praticare questa pesca. Ma non sono tutte rose e fiori, la pesca a traino (o pesca alla traina) deve essere praticata in zone o in periodi dove il pesce è presente.
Cosa è la pesca a traina
La pesca al traino costiera è la tecnica per insidiare le spigole nel sottocosta, i tonnetti alletterati, le lampughe, le palamite, gli sgombri, ect
. Trainando a meno di 6 miglia dalla costa difficilmente si potranno effettuare cattura di taglia maggiore (anche se la pesca non è una scienza esatta) motivo per cui il materiale per la traina costiera sarà piuttosto leggero.
Quali attrezzature utilizzare per la pesca a traina
In generale si utilizzano canne da pesca con una potenza non superiore alle 30 libbre e mulinelli a tamburo fisso caricati con nylon dello 0,30/0,40.
I consigli per praticare questa tecnica ed evitare i cappotti
Consigliato è l’uso del porta canne che permette stabilità durante l’azione di pesca. Una volta scelto l’artificiale si comincia lasciando filare in mare i terminali. Il consiglio è quello di utilizzare più canne e di posizionarle a distanze differenti dallo specchio di poppa. Qualora si volesse testare anche la pesca a fondo esistono in commercio dei piombi affondanti che permettono agli artificiali di pescare a diverse profondità.
Fondo o superficie
La traina costiera comunque è una tecnica prevalentemente di superficie. Una volta filati in mare gli artificiali si procederà ad una velocità che sarà dettata proprio dal nuoto di questi ultimi. In generale si va dai 6 ai 10 nodi ma alcuni artificiali a bavetta permettono di pescare anche a velocità più elevate.
I mulinelli devono essere tarati prima della partenza con il cicalino aperto che permette di sentire le abboccate grazie ad un segnale sonoro.