La pesca del pagello fragolino viene praticata prevalentemente a bolentino. Vediamo dove scovarlo e quali attrezzature utilizzare in pesca.
Quella al pagello fragolino e’ una pesca a prima vista semplice e che non ha bisogno di troppi accorgimenti. Ma e’ proprio cosi? Basta gettare in mare la propria canna per vederli abboccare?
Direi proprio di no! Il pagello e’ un pesce sospettoso che non si fa scovare tanto facilmente. Il pagello vive sotto costa a profondità variabili tra i 10 ed i 150 metri nello stesso areale per la maggior parte del periodo dell’anno. I pagelli piu’ giovani sono soliti abitare zone costiere mentre gli adulti prediligono acque più profonde. Si nutrono su fondali spesso fangosi, dove da buoni sparidi, vanno alla ricerca di cibo sotto la sabbia. Una volta che il branco trova una zona fangosa ricca di cibo (invertebrati e piccoli pesci) difficilmente si sposterà mantenendosi in zona anche per la riproduzione. Il pagello fragolino si riproduce in tarda primavera emettendo uova pelagiche nel periodo estivo. E’ un pesce prevalentemente ermafrodita proteroginico, vale a dire che nasce femmina per poi cambiare sesso con l’accrescimento anche se alcuni maschi sono primari (maschi per tutta la vita).
Il pagello fragolino e’ un pesce che ama predare con il buio della notte motivo per cui per pescarlo le ore ideali sono quelle dell’alba e del tramonto.
Come trovare il branco di pagelli?
Ed ecco che la tecnologia viene a nostro supporto: sebbene si possa andare alla ricerca del pagello con le “prove di calata” l’ecoscandaglio riuscirà a segnalarci i profili del fondale piu’ interessanti, vale a dire dove il fondale fangoso si incontra con ambienti rocciosi o limitrofi alle praterie di posidonia.
Peschiamo i pagelli a bolentino
La migliore tecnica per catturare il pagello fragolino e’ sicuramente la pesca a bolentino costiero.
A bordo della nostra imbarcazione non possono mancare delle canne da bolentino lunghe 3/4 metri. Canne rigide ma con vettini sensibilissimi per percepire le “microtoccate” del pagello che poi non sono altro che i primi “assaggi” dell’esca. Il pagello infatti non si fionda sull’amo con voracità ma la aspira delicatamente ed a volte non ci accorgiamo nemmeno che il pagello gira attorno al nostro terminale. La canna deve corredata da un mulinello a frizione morbida molto reattivi.
Il terminale per la pesca ai pagelli fragolino puo’ essere a due o tre ami. Se vengono montati soltanto due ami il piombo solitamente verrà inserito appena al di sopra dell’amo che pesca a contatto con il fondale con l’amo piu’ alto a circa 70/80 cm. I braccioli dovranno essere lunghi almeno 40 cm. Nel caso dovessimo optare per tre ami allora co troveremo ad avere un calamento fatto da amo-piombo-amo-amo rispettivamente dall’alto verso il basso. I braccioli dovranno essere distanziati di almeno 80 cm l’uno dall’altro. Per la pesca al pagello dovremo usare poi in bobina una lenza madre con spessore dello 0,30-0,35 se nylon. Il multifibra e’ un’ottima soluzione ed in caso di suo utilizzo andrà bene uno spessore dello 0.15/0.17. Il terminale verrà poi piombato con pesi che andranno dai 30 ai 100 grammi. Il pagello fragolino e’ solito annunciarsi con robusta testata. Difficilmente il pagello dopo aver ingoiato l’esca potrà liberarsi motivo per cui si potrà procedere al recupero. Unico problema, il pagello, se di grosse dimensioni o se abbiamo avuto una abboccata multipla puo’ riuscire a rompere il calamento. Il consiglio e’ di agire con prudenza nei primi momenti della salpata.
Pesca al pagello: meglio ancorati o a scarroccio?
Se non abbiamo punti di riferimento per catturare il pagello fragolino possiamo pescare sicuramente a scarroccio. Un’ancora galleggiante potrà fare al caso nostro per cercare di rallentare il movimento della barca in corrente. Una volta individuato il branco e’ fortemente consigliato ancorarsi dato che i pesci non seguiranno le esche calate in mare.
Le esche del mitico pesce rosa
Per la pesca a bolentino del pagello fragolino, le esche migliori sono il gambero di paranza e il cannolicchio, anche se il pesce non disdegna vermi e piccoli molluschi come cappuccetti e calamari a strisce. Spesso anche il paguro dà ottimi risultati, anche se reperirlo non è mai piuttosto semplice. Altre ottime esche sono il muriddu, il verme coreano e il cappuccetto (piccolo mollusco simile a una seppia). Anche il paguro è annoverato tra le esche con una maggiore resa, per reperire questa esca ci si può rivolgere a un pescatore che utilizzi i tramagli e che può mettere da parte la nostra esca dopo la salpata delle reti. Il bolentino per i pagelli, a prima vista, può sembrare una pesca semplice, ma a volte la ricerca dei migliori spot è l’unico modo per tornare in porto soddisfatti.
L’esca con la maggiore resa per insidiare il pagello è considerata, in molte zone d’Italia, il gambero di paranza, l’unico neo è che questa esca è molto costosa e di difficile reperimento.
Altre ottime esche sono il muriddu, il verme coreano, il cappuccetto (Piccolo mollusco simile ad una seppia). Anche il paguro e annoverato tra le esche con una maggiore resa, per reperire questa esca ci si può rivolgere ad un pescatore che utilizzi i tramagli e che può mettere da parte la nostra esca dopo la salpata delle reti. Il bolentino per i pagelli a prima vista può sembrare una pesca semplice, ma a volte la ricerca dei migliori spot e’ l’unico modo per tornare in porto soddisfatti.
Una risposta
L’ha ribloggato su imarinai.